Daniela Torcia
Diego Planeta e Gian Arturo Rota hanno ricevuto i riconoscimenti di Ambasciatore dell'Identità Territoriale e Custode dell’Identità Territoriale, dal percorso Borgo Genius Loci De.Co.
La consegna è avvenuta a margine del convegno «Identità e territorio, da Veronelli al Genius Loci» che ha aperto, a Casa Planeta, la 19/esima edizione di Inycon, la rassegna dedicata al vino siciliano.
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Luigi Veronelli e il Rinascimento dell’Enogastronomia Italiana: dal “Genius Loci” alla De.Co.
Luigi Veronelli ha rappresentato, e rappresenta tuttora, il vero Rinascimento dell’enogastronomia italiana in tutte le sue espressioni. È stato un innovatore, un pioniere capace di aprire una strada nuova, di inventare un genere, di vivere e tracciare la via per l’affermazione dei territori. Con il suo pensiero e la sua azione ha lottato contro i poteri forti, difendendo i piccoli produttori, gli artigiani del gusto e i custodi della terra.
La sua eredità, intellettuale e morale, arriva fino ai nostri giorni come una lezione di dedizione, onestà e sana partigianeria. È un esempio per chi oggi sceglie di lavorare nel mondo del cibo, un settore dove la passione si intreccia con le sfide dell’etica, dell’ambiente e della sostenibilità.
Celebre la sua affermazione: «Sono un contadino che per errore ha fatto il giornalista».
Con la sua penna colta e tagliente, Veronelli ha creato la figura del gastronomo moderno, colui che non si limita a raccontare il gusto ma ne interpreta la cultura. I suoi racconti di vino, i suoi viaggi, il suo “camminare la terra” hanno ispirato generazioni di studiosi e appassionati. Ha difeso donne e uomini che presidiano i territori, che custodiscono le agricolture locali, che salvaguardano un Paese fragile e bellissimo come l’Italia.
Oggi, certamente, Veronelli sarebbe ancora in prima linea: contro gli organismi geneticamente modificati, contro l’agricoltura intensiva e contro l’oblio che minaccia la civiltà contadina.
Fu tra i primi a portare in tribunale una multinazionale come la Coca-Cola, per pretendere trasparenza sull’etichettatura degli ingredienti. E fu lui a ideare la Denominazione Comunale (De.Co.), intuendo già negli anni Ottanta la necessità di valorizzare le piccole produzioni locali e garantire un prezzo equo al produttore.
Alla parola francese terroir, preferiva il latino genius loci: quell’equilibrio di forze ed energie che rende un luogo unico, irripetibile, custode di una memoria collettiva.
La De.Co. non è un marchio di qualità, ma un processo culturale. È la carta d’identità di un prodotto, un riconoscimento che lega in modo anagrafico una produzione, un evento o una tradizione al luogo storico di origine. In questo contesto, disciplinari, commissioni e regolamenti mutuati dai marchi europei (DOP, IGP, DOC, ecc.) risultano non solo superflui, ma anche dannosi: la De.Co. è una scelta di libertà e di appartenenza, non di burocrazia.
Su questa visione si fonda il percorso “GeniusLoci De.Co.”, ideato dalla Libera Università Rurale Saper&Sapor Onlus.
Un modello virtuoso riconosciuto dal Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio – “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori” – per la sua capacità di integrare Territorio, Tradizioni, Tipicità, Tracciabilità e Trasparenza in un unico sistema di relazioni. Il format è stato presentato in sedi prestigiose come il Forum PA di Roma e Valore Paese – Economia delle Soluzioni di ItaliaCamp a Reggio Emilia.
Il GAL ISC Madonie è stato il primo in Italia ad adottare il percorso GeniusLoci De.Co., coinvolgendo un’area vasta di 33 Comuni siciliani e promuovendo numerose iniziative fino all’Expo 2015.
Da Veronelli al Genius Loci: le nuove frontiere dell’identità territoriale
Nel solco di questo pensiero, la Sicilia ha reso omaggio a Luigi Veronelli nel corso del convegno «Identità e territorio, da Veronelli al Genius Loci», ospitato nella suggestiva cornice di Casa Planeta, a Menfi, in occasione della 19ª edizione di Inycon, la rassegna dedicata al vino siciliano e alla cultura mediterranea del convivio.
A margine dell’incontro, il percorso Borghi Genius Loci De.Co. ha voluto riconoscere due figure emblematiche dell’enogastronomia e della cultura del vino:
Diego Planeta, imprenditore illuminato e padre della rinascita vitivinicola siciliana, e Gian Arturo Rota, giornalista e biografo di Veronelli, tra i massimi interpreti del suo pensiero.
A entrambi sono stati conferiti i riconoscimenti di Ambasciatore dell’Identità Territoriale e Custode dell’Identità Territoriale, simboli di un impegno culturale e umano volto alla salvaguardia del patrimonio materiale e immateriale dei territori.
In Planeta si riconosce la visione di chi ha saputo coniugare tradizione e modernità, aprendo la Sicilia al mondo senza snaturarne l’anima.
In Rota si celebra invece la memoria viva di Veronelli, la capacità di continuare a diffondere la sua eredità morale, fatta di passione, libertà di pensiero e amore per la terra.
Ci sono luoghi in cui il genius loci si manifesta attraverso un monumento, un personaggio, un piatto o un profumo. Ma il suo vero respiro appartiene alle persone che ne hanno coscienza: chi custodisce un ricordo, un affetto, un sapore.
Recuperare l’identità di un luogo attraverso le sue prelibatezze e unicità significa dunque restituire vita e dignità alla memoria collettiva.
La De.Co. rappresenta oggi un’opportunità per salvaguardare e valorizzare l’identità dei territori, contrapponendosi all’omologazione della globalizzazione. Nelle arti, come nella cultura materiale, il Genius Loci è quello “spirito” percepibile e quasi tangibile che rende certi luoghi unici, e certi momenti irripetibili.
Il percorso GeniusLoci De.Co. si sviluppa attraverso 12 tappe, tra cui le figure dell’Ambasciatore dell’identità territoriale e del Custode dell’identità territoriale: ruoli fondamentali nel comunicare e tramandare i valori del territorio.
Chi visita, chi degusta, chi racconta — in questo sistema — non è semplice spettatore, ma partecipe di un racconto identitario che unisce persone, prodotti e paesaggi.
Un progetto inedito che mette a sistema l’azione del D.A. n. 77 del 26 luglio 2005 sul Registro delle Eredità Immateriali (REI) e la visione innovativa di promozione dei territori attraverso la De.Co., un atto politico e culturale nelle prerogative del Sindaco, ma soprattutto un atto d’amore verso la propria terra.