lunedì 30 giugno 2025

Quando il trasferimento di conoscenze e dell’innovazione non sono da considerarsi un’ opzional.

                                         NinoSutera


I sistemi di conoscenza e innovazione agricola (AKIS) in tutta Europa si stanno evolvendo, con progetti correlati che svolgono un ruolo chiave nel rafforzare i flussi di conoscenza e promuovere la collaborazione. Garantire che informazioni preziose raggiungano in modo efficiente agricoltori, silvicoltori e consulenti è essenziale per guidare l'innovazione e la resilienza.

 

In Sicilia, l’Assessorato all’Agricoltura ha istituto con DDG n 2639   del 17-7-2021 la Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura, coordinata dall'Osservatorio Neorurale  

 

https://terra.regione.sicilia.it/lo-sviluppo-del-territorio-passa-anche-dalla-conoscenza-parlano-gli-esperti/

"Gli EU Agri-Food Days, tenutisi  a Bruxelles, hanno segnato una pietra miliare significativa includendo per la prima volta nell'agenda la ricerca e i sistemi di conoscenza e innovazione agricola (AKIS). Questo evento annuale ha riunito oltre 800 stakeholder da tutta l'UE per discutere delle ultime tendenze agricole, opzioni politiche e sviluppi di mercato.

La conferenza ha ospitato una sessione dedicata su "Quadrare il cerchio: ricerca e innovazione per un'agricoltura competitiva, sostenibile e resiliente", evidenziando il legame critico tra agricoltura e ricerca. Diego Canga Fano, vicedirettore generale facente funzione della DG AGRI, ha sottolineato il lavoro in corso della Commissione per colmare il divario tra ricerca e pratica, semplificare i requisiti amministrativi e supportare la condivisione delle conoscenze. Ciò è stato ulteriormente evidenziato da un panel composto da ricercatori, consulenti agricoli e professionisti. Inoltre, durante la sessione sono stati presentati sia modernAKIS che EU-FarmBook.

L'inclusione della ricerca e dell'AKIS nell'agenda sottolinea la crescente importanza dell'innovazione e del trasferimento di conoscenze nel dare forma al futuro dell'agricoltura europea. Questa attenzione è in linea con l'impegno dell'UE nello sviluppo di un settore agricolo più sostenibile, competitivo e resiliente."

OBIETTIVI DEL PROGETTO

La visione del progetto modernAKIS è che l'approccio AKIS diventerà uno strumento indispensabile ed efficace per tutti gli attori nei sistemi agroalimentari degli Stati membri dell'UE per sviluppare forme di agricoltura e uso delle risorse sostenibili, a prova di cambiamento climatico e multifunzionali. L'adozione dell'approccio AKIS contribuirà a rimuovere le barriere istituzionali alle trasformazioni necessarie e a superare disuguaglianze e blocchi nella politica e nella società.

Pertanto, l'obiettivo principale del progetto è quello di migliorare le capacità degli attori AKIS di sfruttare le risorse individuali, organizzative e sistemiche necessarie per la trasformazione verso sistemi AKIS più coerenti, efficaci ed efficienti e la transizione verso una gestione e un uso più sostenibili delle risorse naturali nell'agricoltura e nella silvicoltura.

I dieci obiettivi specifici (OS) interrelati di modernAKIS sono:

S01

Costruire e promuovere una rete europea di almeno 1.000 attori chiave AKIS, compresi gli organismi di coordinamento AKIS, provenienti da tutti gli Stati membri dell'UE, che guideranno la trasformazione dei sistemi AKIS verso una governance più efficace e un settore agroalimentare europeo modernizzato

S02

Fornire una piattaforma completa per lo scambio di conoscenze con nuovo know-how e almeno 80 strumenti e metodi a supporto degli attori chiave dell'AKIS per migliorare i flussi di conoscenza e sviluppare un AKIS ben funzionante in linea con gli obiettivi politici pertinenti, ad esempio, il Green Deal, Farm2Fork, gli obiettivi di sviluppo sostenibile

S03

Rafforzare le capacità di almeno 1.000 attori chiave dell'AKIS verso la comprensione e l'impegno dei sistemi, consentendo loro di attuare cambiamenti di sistema a lungo termine che miglioreranno l'AKIS

S04

Co-progettazione di 1 strumento di benchmarking per confrontare vari tipi di AKIS nonché indicatori di riferimento che consentano agli Stati membri di valutare e monitorare i propri AKIS, identificare soluzioni di governance innovative e interventi adatti alla loro situazione individuale

S05

Rafforzare le capacità degli organismi di coordinamento AKIS e degli attori chiave AKIS degli Stati membri, utilizzando un approccio coerente, efficace e consapevole del contesto, accompagnato da esercizi riflessivi, consigli e coaching, per monitorare, misurare e migliorare l'organizzazione e il funzionamento dei loro AKIS e per migliorare l'interazione tra gli attori AKIS

S06

Fornire un forum per supportare gli organismi di coordinamento AKIS nell'identificazione dei problemi di gestione del cambiamento che sorgono attorno ai sistemi AKIS, inclusi i fattori di successo e le barriere multiformi, e consentire loro di trovare soluzioni di governance adeguate per migliorare la condivisione di conoscenze e innovazione

S07

Raccogliere e scambiare conoscenze orientate alla pratica su come i consulenti e il supporto all'innovazione possono essere integrati nell'AKIS e su come i ricercatori possono essere incentivati ​​a fornire ricerche e conoscenze pronte per la pratica

S08

Rafforzare le capacità degli attori chiave dell'AKIS e formarli per creare e sostenere comunità di pratica AKIS locali/regionali/nazionali in tutti gli SM, collegando progetti e professionisti della ricerca, dell'istruzione, della consulenza, della pratica agricola e dei gruppi operativi EIP per facilitare l'assorbimento di conoscenze e innovazione attraverso esperienze di apprendimento dinamiche tra pari

S09

Supportare la progettazione congiunta e lo sviluppo di approcci transfrontalieri per avviare e incentivare progetti di innovazione in 10 eventi transfrontalieri con comunità di pratica locali/regionali/nazionali e condividere le migliori pratiche attraverso la rete AKIS e il catalogo online dell'UE

S10

Fornire i risultati e i materiali del progetto sotto forma di 100 "abstract pratici" a EIP-AGRI, a MS AKIS e come documentazione digitale al bacino di conoscenze interattivo dell'UE

TITOLO

DESCRIZIONE

 

 

 

Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura

a)   Istituita   con DDG n 2639   del 17-7-2021  è  coordinata  dall’ Osservatorio Neorurale DDG N 5003 DEL 16-12-2021

b)   E’uno strumento di animazione territoriale,  

c)   E’ organizzata in Gruppi Tematici

d)   Il sistema della conoscenza e dell'innovazione in agricoltura  è un "insieme di organizzazioni e soggetti che operano in agricoltura, e di legami e interazioni fra loro, impegnati nella produzione, trasformazione, trasmissione, conservazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo della conoscenza e dell'informazione, con lo scopo di lavorare sinergicamente per supportare il processo decisionale e di risoluzione di problemi e l'innovazione in agricoltura".

     (Röling e Engel, IT from a knowledge system perspective: concepts and issues, 1991). 

e)   Combinazione di flussi organizzativi e di conoscenze tra persone, organizzazioni e istituzioni che utilizzano e producono conoscenza nel settore dell’agricoltura e in quelli correlati.

    (Regolamento UE 2115/2021 Articolo 3)

 

Sintesi delle Attivita’ 

MISAF

Partecipazione ai tavoli di lavoro (ricerca e consulenza) 

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9065

 

 

 

Rete Interregionale per la ricerca agraria, forestale, acquacoltura e pesca

 

La Rete interregionale, riconosciuta formalmente dalla Conferenza delle Regioni quale supporto tecnico.

  Promuove il coordinamento tra le Regioni e le Province autonome affinché queste possano concorrere unitariamente all’attuazione delle politiche dell’U.E. inerenti il sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura (SCIA) nonché rapportarsi verso i Ministeri competenti soprattutto al fine di condividere la definizione e l’attuazione dei Programmi Nazionali della ricerca, del Programma Strategico Nazionale per l’Innovazione e la Ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale, dei Piani di settore, dei programmi triennali ed annuali del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria e di ogni altro documento di programmazione delle attività inerenti la ricerca e il sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura (SCIA).

Abbiamo sempre partecipato alle attività di presenza e in remoto

 

CREA  Rete Rurale Nazionale

E’ un ente di diritto pubblico del MISAF  che supporta le amministrazioni regionali in termini di economia della conoscenza.

L’Assessorato attraverso il Dipartimento e la Rete, partecipa ad alcuni progetti del CREA

 

 

 

 

 

 

 

 

Rete Italiana Politiche locali del cibo

La Rete Italiana per le Politiche locali del cibo   è composta da persone interessate e variamente impegnate sul tema delle politiche locali del cibo - ricercatori, amministratori pubblici, attivisti e altri attori della società civile -, ed è aperta a tutte/i coloro che condividono tale interesse. È una rete di individui, ciascuno portatore di molteplici esperienze e potenziale moltiplicatore di quanto realizzato nella Rete.

La Rete intende rappresentare una piattaforma di interazione tra i partecipanti, nella quale possano essere veicolati in modo rapido diversi elementi:

  • ricerche che possano coinvolgere i partecipanti della Rete in quanto esperti dei sistemi del cibo;
  • organizzazione di incontri o di convegni e seminari nazionali – ed eventualmente internazionali – workshop, tavole rotonde, etc.;
  • elementi per lo sviluppo di progetti di ricerca congiunti;
  • organizzazione di gruppi di lavoro rivolti a specifici obiettivi di ricerca;
  • segnalazioni relative a convegni, conferenze, appuntamenti importanti riguardanti il mondo del cibo;
  • condivisione di documenti, articoli, pubblicazioni a tema;
  • dialogo/interazione tra la Rete italiana e altre reti internazionali attive in ambito di politiche locali del cibo;
  • scambi di informazioni e di punti di vista riguardanti esperienze di politiche del cibo che i singoli partecipanti (o gruppi di essi) svolgono in collaborazione con le realtà locali.

Osservatorio Nazionale sulle Politiche Locali del Cibo

Nasce come risultato di un Protocollo d’Intesa fra 31 enti, fra cui 27 Atenei, 2 Centri di Ricerca nazionali e due associazioni, a supporto della Rete Italiana Politiche locali del cibo

 

 

 

  

Comunicazione e divulgazione

Con l’obiettivo di divulgare e diffondere tutte le iniziative finanziate con risorse pubbliche la Rete si avvale di:

-BLOG  della Rete Regionale Sistema della conoscenza e dell’Innovazione https://osservatorioneorurale.blogspot.com/    

440 articoli pubblicati  nel 2024

- Gruppo Tematico sulla biodiversità  https://docs.google.com/forms/d/1Coruo52BUZQay9bNoMN6oWzPB9jLtmVax-Lr7yeDAoc/edit-

https://chat.whatsapp.com/EA7A3w7IxDDAd0C7SXmjrG

TERRA’ 

 https://terra.regione.sicilia.it/



 

  

domenica 29 giugno 2025

Rete Nazionale Borghi GeniusLoci De.Co

 NinoSutera


La De.Co. (Denominazione Comunale) nasce da un’idea semplice e geniale del grande Luigi Veronelli, che così affermava: - Attraverso la De.Co. il "prodotto" del Territorio acquista una sua identità, rappresenta un concreto strumento di marketing territoriale e, soprattutto, un’importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità e le unicità locali.   

 La Denominazione Comunale (De.Co.) è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che afferma il suo primato nel territorio,  

                 

  L’obiettivo  del  format  Borghi GeniusLoci DeCo punta sul fascino della fascia tricolore*, esaltando il ruolo del primo cittadino    attraverso  la De.Co. (Denominazione Comunale) quale  strumento   per valorizzare l’immenso giacimento enogastronomico del proprio territorio.    

Al fine di valorizzare i prodotti identitari e i loro territori meritevoli della Denominazione Comunale (De.Co.), la Rete Nazionale dei Borghi Genius Loci De.Co. è un’iniziativa rivolta ai Comuni che hanno adottato il percorso per la De.Co. o che hanno i requisiti per farlo.   

Esaltare la nozione di identità nei prodotti del territorio, siano essi pietanze, dolci, saperi, eventi o lavori artigianali è l’obiettivo per cui nasce l’associazione “Borghi Genius Loci De.Co.”, come una nuova opportunità per recuperare e valorizzare le specificità locali, quali espressioni identitarie dei luoghi di provenienza.  

 Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico che, se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore.

Luigi Veronelli, enologo, gastronomo e scrittore lombardo, a cui si deve l’ideazione delle De.Co., ha rappresentato, e rappresenta ancora, il rinascimento dell’ ElaioEnoGastronomia italiana in tutte le sue espressioni; ha aperto una strada, inventato un genere, vissuto e tracciato la via per l’affermazione dei territori e dei prodotti identitari.

Il suo impegno è stato una lezione di dedizione, onestà intellettuale e sana partigianeria.

Divenendo l’antesignano della sovranità alimentare, Veronelli ha lottato contro i poteri forti a difesa dei piccoli produttori, a garanzia dei consumatori consapevoli.

È in questo scenario che 20 anni addietro è stato ideato il percorso Borghi GeniusLoci De.Co.. Un percorso culturale che mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.


 La De.Co. è un prodotto del territorio (un piatto, un dolce, un sapere, un evento, un lavoro artigianale, ecc.), con il quale una comunità si identifica, per elementi di unicità e caratteristiche identitarie. Deve essere considerata come una vera e propria attrazione turistica, capace di muovere un target di viaggiatori, che la letteratura internazionale definisce “foodies”, viaggiatori sensibili al patrimonio culinario locale e non solo.

Quando il cibo viene ancorato in maniera identitaria ad un territorio, smette di essere un momento culinario, per diventare esperienza sociale e storica.

Ogni cibo coinvolge immediatamente quattro sensi: vedere, annusare, gustare e toccare; ma quando un cibo è veramente l’espressione di una terra tocca anche l’udito e la mente, perché si racconta e racconta quel luogo con la sua storia e le sue tradizioni.

Quando arriva nel piatto, quel cibo ha detto tante cose e quando lo si assapora diventa esperienza avvolgente, coinvolgente e identitaria di quel luogo.  

 Il termine genius loci, di origine latina, definisce letteralmente il “genio”, lo spirito, l’anima di un luogo e caratterizza l’insieme delle peculiarità sociali, culturali, architettoniche, ambientali e identitarie di una popolazione oltre all’evoluzione di quest’ultima nel corso della storia.

Il “Genius Loci” è definito da Luigi Veronelli quale intimo e imprescindibile legame fra uomo-ambiente-clima e cultura produttiva.


È, pertanto, quell’unicum che caratterizza  quella particolare atmosfera che rende un posto speciale agli occhi del visitatore: l’ effetto Genius Loci, ossia  la capacità di un territorio di produrre, grazie al saper fare dell’uomo, l’anima del territorio nella quale si riconosce, in modo permanente, la singolarità ed il valore del luogo stesso. 

Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi, di eccezionalità e di unicità.

Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci De.Co. all’interno di un percorso culturale di un pensiero innovativo, volto alla difesa delle peculiarità territoriali.

Bisogna dire, infine, che non è un percorso per tutti e non tutti i Comuni hanno i requisiti necessari.

Per garantire la sostenibilità del percorso per ottenere la Denominazione Comunale di un prodotto, occorrono dei principi inderogabili e non barattabili: la storicità, l’unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso a burocrazia zero.

Il  percorso “Borgo Genius Loci De.Co.” si configura, quindi, come un’irrinunciabile opportunità per recuperare e valorizzare le specificità locali, espressione dei luoghi di provenienza e la Rete dei Borghi Genius Loci De.Co. ne ottimizza i risultati

https://www.youtube.com/watch?v=oMJzupSW2OE 

 In sintesi:

Cos'è un Borgo Genius Loci De.Co.?

Un Borgo Genius Loci De.Co. è molto più di un semplice paese. È un luogo dove storia, cultura, tradizioni e prodotti locali si intrecciano in un'unica, inconfondibile identità. Il termine "genius loci" (spirito del luogo) evoca l'anima profonda di un posto, il suo carattere unico e irripetibile. 


Perché sono così importanti?

 

  • Salvaguardia delle tradizioni: I Borghi Genius Loci De.Co. contribuiscono a preservare le antiche usanze, i saperi artigianali e le ricette tramandate di generazione in generazione.
  • Sviluppo sostenibile: Promuovendo un turismo lento e di qualità, questi borghi favoriscono uno sviluppo economico rispettoso dell'ambiente e delle comunità locali.
  • Valorizzazione del territorio: Ogni borgo ha una storia da raccontare e un patrimonio culturale da tutelare. I progetti De.Co. aiutano a valorizzare questi aspetti, rendendoli un'attrazione per visitatori da tutto il mondo.

 

Perché è importante la Rete dei Borghi Genius Loci De.Co.?

  • Salvaguardia delle tradizioni: I Borghi Genius Loci De.Co. contribuiscono a preservare le antiche usanze, i saperi artigianali e le ricette, tramandate di generazione in generazione.
  • Sviluppo sostenibile: Promuovendo un turismo lento e di qualità, questi borghi favoriscono uno sviluppo economico rispettoso dell'ambiente e delle comunità locali.
  • Valorizzazione del territorio: Ogni borgo ha una storia da raccontare, un patrimonio culturale da tutelare e i progetti De.Co. aiutano a valorizzare questi aspetti, rendendoli un'attrazione per visitatori da tutto il mondo.

Coloro che, con passione e dedizione, promuovono e valorizzano le caratteristiche uniche di un luogo sono custodi delle tradizioni, promotori dei prodotti identitari e locali e narratori delle storie che hanno forgiato un territorio.

In sostanza, sono ambasciatori di un'eredità culturale, che va preservata e tramandata alle future generazioni. Possono, quindi, essere definiti i Custodi dell’identità Territoriale e, pertanto, sono gli attori principali del percorso Borghi GeniusLoci De.Co., elaborato dalla Libera Università Rurale dei Saperi&Sapori Onlus

 

Il ruolo dei Custodi dell’identità Territoriale è cruciale per:

·         Preservare il patrimonio culturale: Tramandare tradizioni, dialetti, ricette, mestieri antichi e storie locali, feste popolari, evitando che vadano perdute nel tempo.

·         Valorizzare le produzioni locali: Promuovere i prodotti identitari, sostenere i produttori locali e far conoscere le eccellenze del giacimento enogastronomico   di un territorio.

·         Aumentare l'attrattiva turistica: Rendere un luogo più interessante agli occhi dei visitatori, offrendo loro esperienze autentiche e indimenticabili.

·         Rafforzare il senso di comunità: Creare un legame più profondo tra le persone e il territorio in cui vivono, favorendo lo sviluppo di un senso di appartenenza.

·         Il paesaggio: Salvaguardare l'ambiente naturale, i paesaggi rurali, i borghi antichi e i centri storici.

Perché è così importante essere custodi dell'identità territoriale?

Preservare l'identità territoriale è fondamentale per:

·         Rafforzare il senso di appartenenza: L'identità territoriale fornisce alle persone un senso di appartenenza a una comunità e un legame con il proprio passato.

·         Promuovere lo sviluppo sostenibile: Valorizzando le risorse locali e le tradizioni, si contribuisce a creare un modello di sviluppo economico più equo e sostenibile.

·         Aumentare l'attrattiva turistica: I luoghi che conservano la propria identità sono più attraenti per i turisti, che cercano esperienze autentiche e originali.

·         Contrastare l'omologazione: La tutela dell'identità territoriale aiuta a contrastare l'omologazione culturale e a preservare la diversità dei luoghi.

 


Esempi di Custodi dell'Identità Territoriale:

 

·         Sindaci: Mettono in atto politiche di valorizzazione del territorio e di tutela del patrimonio culturale, per tramandarlo alle generazioni future.

·         Cuochi e pasticcieri: Raccontano e salvaguardano la storia e le tradizioni culinarie di un territorio.

·         Scrittori, poeti  e giornalisti: Celebrano la bellezza di un luogo attraverso le loro inestimabile opere.

·         Associazioni culturali: Organizzano eventi e manifestazioni per promuovere le tradizioni locali.

·         Agricoltori e allevatori: Coltivano e allevano con metodi tradizionali e/o biologici rispettando l'ambiente.

·         Artigiani: Mantengono vive le antiche tecniche artigianali locali.

 

Come diventare Custode dell'Identità Territoriale?

Ognuno di noi può contribuire a valorizzare il proprio territorio in molti modi:

·         Condividere le proprie conoscenze: Raccontare le storie della propria famiglia, le tradizioni del proprio paese, le ricette della nonna.

·         Acquistare prodotti locali: Sostener l'economia locale e contribuire alla salvaguardia delle tradizioni alimentari.

·         Sostenere le imprese locali: Acquistando prodotti   identitari e locali e frequentando le botteghe artigiane.

·         Partecipare alla vita della comunità: Aderire a associazioni culturali, partecipare a eventi locali e collaborare con le istituzioni.

·         Promuovere il proprio territorio sui social media: Condividere foto, video e storie che raccontino la bellezza del proprio luogo.

·         Organizzare eventi: Creare occasioni di incontro e scambio per far conoscere le tradizioni locali.

·         Tramandare le tradizioni: Condividere le proprie conoscenze e le proprie esperienze con le nuove generazioni.

·         Diffondere la conoscenza del territorio: Parlare del proprio luogo di origine con orgoglio e promuoverlo all'esterno. 

 

Perché è importante essere Custodi dell'identità territoriale?

In un mondo sempre più globalizzato e omologato, preservare l'identità di un luogo significa:

·         Avere un'identità forte: Un territorio con una forte identità è più resiliente di fronte ai cambiamenti e alle sfide del futuro.

·         Offrire un'esperienza unica: I turisti sono sempre più alla ricerca di esperienze autentiche e originali.

·         Creare un futuro migliore: Valorizzare il patrimonio culturale significa investire nel futuro delle nuove generazioni.

 

In conclusione, progetti come Borghi Genius Loci De.Co.  sono un esempio concreto di come sia possibile valorizzare l'identità di un luogo attraverso la promozione dei prodotti locali e delle tradizioni.

 

 Il ruolo dei Sindaci*


Il "fascino della fascia tricolore" si riferisce all'importanza simbolica e all'impatto visivo della fascia indossata dal sindaco, un simbolo di rappresentanza e responsabilità verso la comunità. La fascia tricolore, con i colori della bandiera italiana, identifica il sindaco come figura istituzionale e rappresenta i valori di unità, democrazia e servizio alla comunità. 
La fascia tricolore è un simbolo potente che sottolinea il ruolo del sindaco come rappresentante della comunità locale e garante dei valori democratici. Indossarla durante eventi ufficiali, come la Festa della Repubblica o i matrimoni, evidenzia il legame tra il sindaco e la sua comunità, richiamando i principi di unità nazionale e democrazia. 
Ecco alcuni punti chiave sul fascino della fascia tricolore:
  • Simbolismo:
    La fascia tricolore rappresenta l'identità nazionale e i valori democratici che il sindaco è chiamato a incarnare e difendere. 
  • Rappresentanza:
    È un segno distintivo che rende immediatamente riconoscibile il sindaco come figura istituzionale e rappresentante della comunità. 
  • Responsabilità:
    Indossare la fascia tricolore non è solo un atto formale, ma anche un impegno a rappresentare e servire la comunità con integrità e dedizione. 
  • Cerimoniale:
    La fascia tricolore viene indossata in occasioni ufficiali, come eventi celebrativi o cerimonie, per sottolineare l'importanza dell'evento e il ruolo del sindaco. 
  • Distintività:
    Serve a differenziare il sindaco da altre figure pubbliche, evidenziando il suo ruolo specifico di rappresentante della comunità locale. 
In sintesi, la fascia tricolore è molto più di un semplice accessorio; è un simbolo ricco di significato che evoca valori importanti e sottolinea la responsabilità del sindaco nei confronti della sua comunità. 


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