martedì 26 marzo 2019
sabato 23 marzo 2019
A Vito Falco il riconoscimento di Custode dell'Identità Territoriale
nucciatornatore
Durante l’evento itinerante” Mangiare è un atto agricolo: Alimentarsi bene per vivere meglio” organizzato dall’ESA e la LILT, con il patrocinio del Comune di Menfi e della coop la Goccia d’Oro, è stato consegnato il prestigioso riconoscimento di "Custode dell'Identità Territoriale" a Vito Falco scrittore di Menfi
Ricevere il riconoscimento di "CUSTODE DELL'IDENTITÀ TERRITORIALE" è stata una inaspettata emozionante sorpresa. Grazie al Direttore della Libera Università Rurale Saper&Sapor Nino Sutera, al Sindaco Marilena Mauceri e gli Assessori Nadia Curreri e Saverio Ardizzone e al Nicola Lombardo del direttivo della LILT di Menfi, ha affermato Vito Falco
Il riconoscimento di "Custode dell'Identità Territoriale" fa parte del percorso Borghi GeniusLoci De.Co. è viene attribuito a chi si spende quotidianamente per la salvaguardia e la valorizzazione della tradizione e dell’identità dei territori anche sotto l’aspetto colturale, come appunto Vito Falco, che a breve presenterà il suo ultimo libro Caramelle Carubba.
I “Custodi dell’identità territoriale” sono destinati ad assolvere a un ruolo fondamentale, comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore e del viaggiante, che ritrova nel territorio, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari. Il nostro obiettivo è accompagnare la valorizzazione dei simboli della nostra terra, il profumo del nostro mare, uniti alle bellezze ambientali, storiche e culturali, ha affermato Nino Sutera
Il Comune di Menfi ha avviato da tempo il percorso Borghi GeniusLoci De.Co. di valorizzazione dell’identità del territorio
Un evento culturale di vera
educazione al consumo consapevole, e ai stili di vita sani.
L’Ente di Sviluppo Agricolo e la Lega Italiana Lotta Tumori, hanno avviato una iniziativa itinerante inedita, a favore della prevenzione oncologica. 10 eventi in tutta la Sicilia, dedicati alla sensibilizzazione sui corretti stili di vita da adottare quotidianamente per ridurre il rischio di ammalarsi non solo di tumore ma anche di altre malattie. Almeno un terzo dei tumori sono prevenibili.
Ecco perché è così
importante diffondere le informazioni che possono salvare la vita e ridurre l'impatto
sulla spesa sanitaria.
Protagonista e testimonial di diffusione della cultura della prevenzione come metodo di vita è l’olio extra vergine di oliva, prodotto presso l’Azienda Sperimentale campo Carboj dell’ESA.
I lavori moderati da Nadia Curerri, Assessore al Comune di Menfi, dopo i saluti istituzionali del Sindaco Marilena Mauceri, e di Fabio Marino, Direttore Generale dell’ESA, gli interventi qualificati dell’Assessore Saverio Ardizzone, di Nicola Lombardo del Direttivo della LILT AG, Lillo Sardo, consigliere dell’ESA, Carmen Bonfante Tecnico esperto degustatore e componente del panel ufficiale IGP Sicilia presso IRVO, Giuseppe Bivona Presidente della Libera Università Rurale, Mario Liberto, giornalista scrittore di enogastronomia, autore di diverse pubblicazioni, Accursio Alagna direttore della la Goccia d’Oro, Vito Falco Dietologo Prof presso l’Alberghiero Pagliarelli di Palermo, ma anche scrittore, Nino Sutera, Funzionario responsabile Azienda Sperimentale Carboj
Chiediamo
a Nino Sutera, Che cos’è un Borgo GeniusLoci De.Co.?
E’
un percorso culturale, al francese “terroir”, preferiamo il latino “genius
loci”, un equilibrio di forze ed energie caratteristico di un luogo definito e
pertanto irripetibile. Il percorso Borghi GeniusLoci De.Co.,
prevede un modello dove gli elementi essenziali di relazionalità
sono Territorio-Tradizioni-Tipicità-(intesa come specificità)-Tracciabilità e
Trasparenza, che rappresentano la vera componente innovativa, da condividere
con il territorio e per il territorio. Si tratta di un percorso che vuole
salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della
globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Nelle arti
e non solo, il “GeniusLoci” rappresenta concettualmente quello “spirito”
percepibile, quasi tangibile, che rende unici certi luoghi ed irripetibili
certi momenti, uno spazio, un edificio o un monumento. Non solo: il Genius Loci
è anche nelle immagini, nei colori, nei sapori e nei profumi dei paesaggi
intorno a noi, che tanto spesso, anche all’improvviso, ci stupiscono ed emozionano.
Le persone “respirano” il genius loci di un luogo, di un ambiente quando ne
hanno piena coscienza. Ognuno di noi è attaccato ad un luogo d’infanzia, ad un
ricordo, ad un affetto, a un dolce, ad un piatto. Ecco, l’obiettivo è
recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e
culturali del territorio. Il percorso è stato inserito tra gli esempi virtuosi
del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il
paesaggio, difendiamo i territori” Il format è stato presentato: * Poster
Session del Forum P.A. di Roma; * VALORE PAESE economia delle soluzioni,
organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia; * Premio nazionale Filippo Basile
dell’AIF · XXVI
Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo. EXPO2015
MILANO
Qual
è la mission? Il percorso Borghi GeniusLoci De.Co.,
mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al
fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.
Il Genius Loci rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso
appartengono le immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi.
Obiettivo del Percorso GeniusLoci De.Co. è recuperare l’identità di un luogo,
attraverso anche le valorizzazione delle produzioni di eccellenza e delle
tradizioni storiche e culturali dello stesso, al fine di ottimizzarne la
competitività.
Il percorso innovativo “Borghi Genius Loci De.Co.”,
attraverso il quale si intende incrementare il turismo enogastronomico puntando
sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni
locali, in grado di esprimere l’essenza più autentica e di “raccontare” la
storia di un territorio finalizzato a rafforzare l’identità del territorio
attraverso l’esaltazione delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base
dell’assunto che una pietanza non serve solo a soddisfare l’appetito ed a
fornire all’organismo apporti calorici e nutrizionali, ma riesce anche a
“raccontare” la cultura, i valori e le tradizioni dell’ambiente in cui la si
cucina e, prima di tutto, la si “pensa”.
Qual
è la differenza rispetto agli altri strumenti?
«La denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico,
nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato,
un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto
nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito,
costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale,
specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e
piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del
visitatore.
Illuminante,
al riguardo, la definizione che il compianto Luigi Veronelli ideologo
delle De.Co. ha dato del “genius loci”: esso è da intendere
come “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura
produttiva.
Qual
è la vision? La bellezza e
l'unicità del paesaggio, gli insediamenti storici, la rigogliosa natura ha
regalato diversi elementi attrattivi ereditati dalla tradizione ed in grado di
affascinare i cosiddetti “viaggiatori del gusto”, ossia quei tanti turisti
intelligenti e colti alla ricerca della buona tavola, non solo per apprezzarne
le qualità gastronomiche, ma anche per l’intimo e profondo legame tra essa ed
il territorio.
In
conclusione Dr Sutera quali sono i contenuti Genius Loci?
L’
effetto GeniusLoci è la capacità che deve avere un territorio, di
« produrre », grazie al saper fare dell’uomo che possiede il
gusto del territorio nel quale riconosce in modo permanente la singolarità ed
il valore.
Mentre
i contenuti innovativi sono: l’originalità, dal latino oriri,
derivare, non solo da un punto di vista topografico, ma culturale, vuol dire
non distorcere la voce del territorio di provenienza.
La
naturalità, produrre senza interventi estranei
all’azione del territorio.
L’Identità dal latino Idem, uguale che non cambia nel
tempo, quindi facilmente riconoscibile, perché è il senso del luogo.
Infine la specificità, nel
significato dato da Max Weber nel 1919 di qualcosa facilmente riconoscibile per
le sue caratteristiche originali (un dolce, un piatto, un evento una
tradizione)
Infine,
quali sono i requisiti che i comuni debbono possedere per far parte del
circuito dei Borghi GeniusLoci De.Co.?
Per
garantire la sostenibilità del percorso occorrono dei principi inderogabili e
non barattabili, innanzitutto la storicità e l'unicità, l’interesse
collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero. Il mito che
circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una
favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti
importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci De.Co. all’interno
di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle
peculiarità territoriali.
martedì 12 marzo 2019
Menfi 22 Marzo ore 18.00
Mangiare è un atto agricolo
Alimentarsi bene per vivere meglio
«Siamo ancora consapevoli che non possiamo essere
liberi se qualcuno controlla la nostra mente e la nostra voce… ma abbiamo
dimenticato che non possiamo neppure essere liberi se qualcuno controlla il
nostro cibo e le sue fonti». Dunque, «mangiare in modo responsabile significa
anche essere liberi». E’ in queste poche parole che si può concentrare il senso
di quarant’anni di scritti del romanziere, critico, pacifista ecologista ed
agricoltore Wendell Berry
L’ESA e la LILT hanno avviato una iniziativa
itinerante inedita, a favore della prevenzione oncologica. 10 eventi in tutta
la Sicilia, dedicati alla sensibilizzazione sui corretti stili di vita da
adottare quotidianamente per ridurre il rischio di ammalarsi non solo di tumore
ma anche di altre malattie. Almeno un terzo dei tumori sono prevenibili.
Ecco
perché è così importante diffondere le informazioni che possono salvare la vita
e ridurre l'impatto sulla spesa sanitaria.
Protagonista e
testimonial di diffusione della cultura della prevenzione come metodo di vita è
l’olio extra vergine di oliva, prodotto presso l’Azienda Sperimentale Carboj
dell’ESA.
Diversi studi epidemiologici
dimostrano infatti che il consumo regolare di questo condimento/nutriente è
inversamente correlato a vari tipi di tumore. Non a caso alla Dieta
Mediterranea - ricca di frutta fresca, di verdura e povera di grassi – viene
riconosciuto il ruolo di “regina della prevenzione” e patrimonio UNESCO.
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giovedì 7 marzo 2019
Iniziative di promozione alla corretta alimentazione con l’olio EVO dell’Esa
Un vero proprio tour della salute in Sicilia che toccherà Palermo, Menfi, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Castelvetrano, Catania e Aidone.
Due le
direttrici su cui i relatori incentreranno i loro interventi: mangiare è un
atto agricolo e mangiare bene per vivere meglio.
«L’iniziativa si inserisce nel quadro
delle attività già intraprese dall’Amministrazione regionale nel campo della
prevenzione finalizzata ad evitare l’insorgenza di malattie o di contenerne gli
effetti e, nel contempo, diventa utile strumento per la promozione e
valorizzazione dei prodotti agricoli di qualità del territorio siciliano
attraverso una corretta informazione e conoscenza dei consumatori», afferma
Fabio Marino direttore generale dell’Esa.
Spinta motrice di questa iniziativa è la recente dichiarazione della Fda, Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che vigila sulla regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici da distribuire sul suolo americano. Essa ha, infatti, rivisitato la definizione di olio extravergine di oliva da alimento salutare a medicinale. L’olio evo fa talmente bene alla salute che deve essere considerato alla stregua di un farmaco.
Secondo l’Fda, è sufficiente
assumere ogni giorno due cucchiai di olio evo pari a circa 23 grammi (con un
apporto di poco più di 200 calorie), crudo e lavorato a freddo (con un
contenuto di acido oleico tra il 70 e l’80%), per garantire al nostro organismo
l’assunzione di almeno 17.5 grammi di acido oleico, un buon apporto di vitamina
E e di polifenoli, tra tutti l’oleocantale, il tirosolo, l’idrossitirosolo e
l’oleaceina.
L’azienda sperimentale Campo Carboj dell’Ente di Sviluppo Agricolo custodisce, tra gli altri, un enorme patrimonio: oltre 150 tra cultivar e accessioni del germoplasma olivicolo siciliano.
Il regolamento dell’Esa prevede che l’olio prodotto ogni anno dal raccolto del Campo Carboj vada donato ad istituti ed onlus enti che si occupano di assistenza pubblica come la Missione Speranza e Carità di Biagio Conte, la Caritas, il Banco Alimentare ecc.
La produzione del 2018, invece, verrà destinata alla raccolta di fondi da destinare alla prevenzione oncologica. L’Ente di Sviluppo Agricolo ha, infatti, sottoscritto un protocollo d’intesa con la Lilt, la Lega Italiana per la Lotta contro i tumori che la vedrà partner di diversi eventi divulgativi e informativi in Sicilia
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domenica 3 marzo 2019
OTTO MARZO VILLA NISCEMI
IN OCCASIONE DELLA
FESTA DELLA DONNA
FESTA DELLA DONNA
PRESSO VILLA NISCEMI a PALERMO
CONFERENZA
“MANGIARE BENE PER VIVERE MEGLIO”
RELATORI:
Fabio Marinodirettore generale dell’ESA
Lillo Sardo
consigliere dell’ESA
Giosuè Catania
presidente cooperativa olivicola APO
Nino Sutera
funzionario responsabile Azienda Sperimentale Carboj
Francesco Verderame
direttore UOC Oncologia A.O. Villa Sofia Cervello Palermo e vice presidente della LILT AG
Francesco Caruso
esperto dell’olio extravergine
Francesca Cerami
direttore IDIMED
Salvatore Lo Forte
nutrizionista
CON LA PARTECIPAZIONE DELL’ ATTORE
Totò Cascio
(NUOVO CINEMA PARADISO)
MOSTRA PERSONALE DI PITTURA DEDICATA ALLA DONNA
Ida Vivaldi
RECITAL POETICO
Leonardo Tuminello, Pippo Monteleone, Michele Campanozzi,
Pierangela Castagnetta, Antonella La Menza, Giustina Leone,
Francesca Luzzio, M. Elena Mignosi, Rosa Mingoia, Michele Sarrica,
Suor del Bell’Amore Antonella Sanfilippo
venerdì 1 marzo 2019
L'OLIO EVO SAPEVATE CHE...
«Siamo ancora consapevoli che non possiamo essere liberi se qualcuno controlla la nostra mente e la nostra voce… ma abbiamo dimenticato che non possiamo neppure essere liberi se qualcuno controlla il nostro cibo e le sue fonti». Dunque, «mangiare in modo responsabile significa anche essere liberi». E’ in queste poche parole che si può concentrare il senso di quarant’anni di scritti del romanziere, critico, pacifista ecologista ed agricoltore Wendell Berry
Il nostro secolo ha ereditato il diabete2 epidemico
Oggi gli ammiratori di questo attivista
figlio di contadini che è volontariamente tornato ad arare la terra nel natio
Kentucky sono migliaia – negli Usa è venerato come scrittore di culto –, ma per
molti lustri i suoi profetici saggi sono stati irrisi o sottovalutati. E’
istruttivo riprenderli, o scoprirli, in un’epoca che fa i conti con la
degenerazione delle produzioni di massa, negli allevamenti come nei campi, in
uno squarcio di secolo che eredita dal ‘900 l’obesità e il diabete di tipo 2
divenuti epidemici negli Usa (fin dall’inizio degli Anni 80).
Assurdo non preoccuparsi di come si produce il cibo
Leggere oggi Wendell Berry è quasi come
fare un’iniezione di speranza, perché qualcosa sta cambiando: finisce l’era del
silenzio dei governi sul tema della sostenibilità delle produzioni agricole. E
si apre un’epoca di coscienza ambientalista concreta, legata ai nostri atti
quotidiani: tra questi, mangiare è davvero un atto agricolo, come recita il
titolo del libro di Wendell Berry, perché «preoccuparsi soltanto del cibo» che
ingeriamo «ma non della sua produzione è una palese assurdità».
L’agribusiness che schiaccia i piccoli contadini
I mercati contadini si moltiplicano ormai
anche nella città italiane, ma rimane forte il divario tra chi lotta per una
corretta remunerazione dei produttori attraverso la filiera corta e chi,
invece, sostiene l’agribusiness delle grandi proprietà fondiarie e della distribuzione
organizzata. Un sistema che minaccia l’equilibrio ambientale delle campagne e
contribuisce pesantemente all’aumento dell’inquinamento atmosferico. Occorre
interrogarsi sul perché il commercio di frutta e verdura in Italia ancora
impieghi migliaia di Tir che solcano le strade della penisola in lungo e in
largo portando pomodorini da Fondi a Milano e ritorno (magari solo per farne
lievitare il prezzo) o riso da Vercelli a Palermo, quando ci sarebbero
produzioni più vicine per rifornire i consumatori finali.
Consumatori consapevoli in difesa dell’ambiente
Sempre più consumatori si preoccupano
dell’impatto sull’ambiente dei propri stili di vita: fanno acquisti ragionati
quando si riforniscono di generi alimentari, sostengono le imprese bio,
talvolta scendono in piazza per difendere le piccole e medie imprese contadine.
Perché comprendono il collegamento profondo che c’è tra il cibo, la terra e il
lavoro degli agricoltori. Ma è una presa di coscienza recente per larga parte
degli italiani. Gli altri, i precursori (pochi per la verità), si erano
mobilitati fin dagli Anni Ottanta, con le prime comunità di agricoltori
custodi, nate a tutela non solo della salute degli uomini, ma anche di quella
delle campagne. All’epoca in cui Berry scriveva: «Per 50 o 60 anni ci siamo
cullati nell’illusione che finché avremo denaro avremo cibo. Ci siamo
sbagliati. Se continueremo a offendere la terra e il lavoro che ci consentono
di nutrirci, le scorte alimentari diminuiranno e ci ritroveremo con un problema
ben più grave del crollo di questa economia di carta».
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