mercoledì 26 marzo 2025

firmato l’accordo tra l’Unione Europea (UE) e il Mercato Comune del Sud MERCOSUR

Abbonderanno le opportunità?

vediamo quali 

Dopo oltre 25 anni di negoziati, il 6 dicembre 2024 è stato firmato l’accordo tra l’Unione Europea (UE) e il Mercato Comune del Sud (MERCOSUR), dando vita alla più grande area di libero scambio del mondo. Entrambe le parti hanno promosso pubblicamente l’accordo come una grande opportunità commerciale e politica. Tuttavia, si tratta di un accordo controverso, che fin dall’inizio ha incontrato l’opposizione di alcuni attori. Vediamo perché.

Il principale ostacolo all’accordo è stato rappresentato dagli agricoltori europei, che temono che i loro prodotti vengano soppiantati dalle importazioni dal Mercosur a prezzi più bassi e che sono un attore abbastanza forte da garantire che Paesi come la Francia si siano storicamente sempre opposti all’accordo.

È importante altresì chiarire rapidamente alcuni concetti. Da un lato, il MERCOSUR è un processo di integrazione regionale tra Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, con la Bolivia in fase di adesione e il Venezuela temporaneamente sospeso. Si tratta di un processo di integrazione aperto, in continua evoluzione, il cui obiettivo principale è creare un mercato comune che favorisca opportunità commerciali e di investimento tra gli Stati membri, ma anche un inserimento congiunto nel mercato internazionale. Considerato come blocco commerciale, il MERCOSUR rappresenta la quinta economia mondiale.

Dall’altro lato, un’area di libero scambio è una regione costituita da almeno due Stati che cooperano per ridurre i dazi doganali e aumentare il commercio di beni e investimenti tra di loro. Pertanto, l’accordo tra UE e MERCOSUR è un grande trattato di libero scambio che creerà uno spazio comune per il commercio e gli investimenti, impegnandosi a facilitare i termini di scambio. Va sottolineato che l’accordo è stato firmato dagli Stati del MERCOSUR, ma è ancora in attesa di ratifica, il che significa che potrebbe incontrare ostacoli prima di entrare in vigore.

Critiche all’accordo commerciale tra MERCOSUR e UE

Le esportazioni di tutti gli Stati del MERCOSUR (verso Paesi esterni al blocco, ossia esportazioni extra-MERCOSUR) consistono essenzialmente in prodotti primari, tra cui spiccano minerali di ferro, soia e suoi derivati in olio, petrolio greggio, mais, zucchero e diverse tipologie di carne. In misura minore si esportano anche caffè, grano, frutta e verdura (dati del 2022). Al momento, l’UE non è il principale partner commerciale del MERCOSUR, ma l’entrata in vigore del trattato potrebbe portare a un grande cambiamento nelle dinamiche commerciali, creando la più grande area di libero scambio del mondo.

In questo contesto, entrambi i blocchi risparmierebbero milioni di dollari in tasse doganali e avrebbero accesso a grandi mercati di consumatori per esportare i propri prodotti. Da un lato, l’UE esporterebbe servizi finanziari e prodotti industriali; dall’altro, il MERCOSUR esporterebbe principalmente prodotti agricoli.

Gli agricoltori sostengono che, sebbene l’UE possa trarre vantaggio dall’accesso a un ampio mercato, saranno loro a subire le conseguenze più negative. Il settore agricolo esprime forte preoccupazione per l’afflusso massiccio di prodotti a costi di produzione e vendita inferiori. Inoltre, sottolineano che questi prodotti non saranno soggetti agli stessi rigorosi controlli fitosanitari e di qualità previsti per quelli europei. Il settore prevede quindi significative perdite economiche e una riduzione della qualità alimentare, definendo l’accordo come un ulteriore ostacolo alla sopravvivenza dell’agricoltura europea  

Infine, bisogna considerare anche le conseguenze non puramente economiche, come la perdita di modelli di produzione locale e agroecologica su piccola scala, che contribuiscono alla resilienza dei modelli di consumo sostenibili, salutari e rispettosi del territorio. Allo stesso modo, esiste una forte resistenza da parte dei movimenti sociali dell’America Latina, i quali si oppongono all’accordo, sostenendo che avrà un impatto negativo sulle comunità contadine di sussistenza e sulla loro sovranità alimentare, favorendo invece le grandi aziende di monocoltura per l’esportazione.

In definitiva, se l’accordo di libero scambio tra UE e MERCOSUR entrerà in vigore, modificherà le dinamiche del commercio mondiale e avrà conseguenze significative per coloro che resistono ai grandi modelli agroalimentari globali e alle loro ripercussioni territoriali e sociali.

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