martedì 1 ottobre 2024

Applicazione della tecnica dell’analisi sensoriale delle uve in epoca vendemmiale.

Giovanni Colugnati, Giuliana Cattarossi

Colugnati&Cattarossi SRL, Reana del Rojale (UD)

Partner Progetto Perricone


Il processo di maturazione delle uve è influenzato dai fattori climatici e dalle variazioni del quadro ormonale legate all’attività vegetativa e riproduttiva della vite caratterizzate da diverse fasi o periodi:

-periodo erbaceo (30-65 gg)

-periodo dell’invaiatura (6-30 gg)

-periodo della maturazione (25-50 gg)

-periodo della sovra-maturazione (o super-maturazione)

Come noto, la maturazione dell’uva inizia quando gli acini si ingrossano e si colorano (invaiatura) e la polpa diviene morbida con una grande concentrazione di fruttosio, che in parte va a sostituire il glucosio.

Non tutte le sostanze presenti nell’acino aumentano durante la maturazione: gli acidi, per esempio, diminuiscono e soprattutto l’acido malico, il più aspro e aggressivo, presente in quantità maggiori nelle uve non ancora mature e in quelle coltivate nelle zone più fredde. E’ importante invece che rimanga un buon tenore in acido tartarico, fondamentale nel determinare l’acidità totale del mosto (AT).

Negli anni passati il momento della vendemmia veniva stabilito sulla base del rapporto tra zuccheri e acidi, ma tempo ci si basa anche su altri fattori: si può infatti parlare di maturità tecnologica, maturità fenolica e maturità aromatica, raggiunte in genere tra la seconda metà di agosto e la fine di ottobre, cambiamenti climatici permettendo.

Ad ogni modo, occorre trovare il giusto equilibrio tra la maturazione tecnologica (rapporto tra zuccheri e acidi), la maturazione fenolica (la concentrazione delle sostanze che contribuiscono al colore e alla struttura del vino) e la maturazione aromatica delle uve, problematica ancora più evidente nei climi caldo-aridi.


La maturazione tecnologica. Come ricordato, viene valutata in base al rapporto tra zuccheri e acidi: di conseguenza, per favorire la produzione di un mosto più ricco di acidi fissi, soprattutto nelle zone calde, la raccolta delle uve viene anticipata. I tannini nelle uve a bacca nera hanno proprietà conservanti e anti-ossidanti a cui devono la loro funzione protettiva del vino e la capacità di influenzarne il colore: nella fase di maturazione e affinamento del vino, quando l’acidità tende a diminuire insieme alla concentrazione degli antociani, i tannini lo rendono di una colorazione più aranciata. Con l’invecchiamento in botte, i tannini presenti e gli antociani si legano all’ossigeno per dare al vino un colore più vivo (rosso granato).

Inoltre, i tannini servono anche a determinarne il sapore, conferendo al vino caratteristiche di astringenza (tannicità), mentre gli antociani sono contenuti in particolare sono presenti soprattutto nella buccia dell’acino e ne condizionano il colore con la loro tonalità che varia dal rosso al blu.

La maturazione fenolica. I polifenoli sono uno dei più importanti e sicuramente il più numeroso tra i gruppi di sostanze fitochimiche presenti nel regno vegetale. In enologia la maturazione fenolica riguarda la concentrazione delle sostanze fenoliche dell’uva, più concentrate nelle bucce e nei vinaccioli.

Questo tipo di maturazione tiene conto dell’accumulo di antociani e tannini e della loro solubilità.

Quando le uve raggiungono la maturazione fenolica, la membrana delle cellule della buccia si trova nella situazione ottimale per la massima dissoluzione dei componenti fenolici nel mosto, soprattutto degli antociani. Lasciando maturare le uve più a lungo, quindi, si ha un incremento della componente fenolica che contribuisce a rendere il vino più strutturato e ricco di tannini. Il caso ideale (ma purtroppo, non frequente) è quello nel quale maturità tecnologica e fenolica coincidono, a conferma di un perfetto adattamento del vitigno all’ambiente pedoclimatico e di un ottimo andamento stagionale.

La maturazione aromatica. E’ legata in particolare all’accumulo degli aromi varietali, soprattutto del gruppo dei terpeni.

Nel vino troviamo, infatti, gli aromi della vite, chiamati appunto varietali e cioè legati alla varietà, al terreno, meglio terroir, (terreni argillosi daranno aromi più aggressivi, terreni sciolti aromi più fini), alla zona, alla tecnica viticola (potatura), e alla maturità dell’uva.

I terpeni sono contenuti nella buccia dell’uva e conferiscono sentori di fiori o di frutta: possono essere libere nella polpa, e quindi percepite anche masticando un chicco d’uva, come per il moscato, oppure possono essere legate a molecole di zucchero, e quindi in questo caso diventeranno volatili e quindi percettibili dall’olfatto solo in seguito a reazioni di idrolisi nel mosto e nel vino. L’accumulo di sostanze aromatiche nelle bucce tende ad aumentare durante la maturazione, per poi diminuire se questa viene prolungata.

Quindi, il processo di maturazione comporta una serie d’importanti trasformazioni chimico-fisiche che interessano colorazione, consistenza e composizione della bacca.

Per valutarne il livello di maturazione e la loro qualità enologica ci si affida usualmente alle misurazioni analitiche di zuccheri, acidità totale, pH e, per scendere più nel dettaglio, si procede spesso anche alla determinazione di acido tartarico e acido malico. Nel caso delle uve a bacca nera a queste analisi si aggiungono quelle relative alla maturità fenolica ovvero indice di fenoli, antociani potenziali, antociani estraibili e tannini dei vinaccioli (Indici di Glories). Tramite questi parametri vengono realizzate le curve di maturazione, un importante strumento che consente di seguire l’evoluzione delle caratteristiche dell’uva e di stabilizzare di conseguenza il momento più opportuno per la vendemmia, che come noto riveste un’importanza fondamentale nel determinare il profilo qualitativo del vino che sarà ottenuto.

Per questi motivi, la valutazione della qualità enologica dell’uva è un obiettivo fortemente ricercato sia dai tecnici viticoli, che devono potere avere a disposizione parametri oggettivi per indirizzare le scelte in vigneto, sia dagli enologi, che, sulla base delle caratteristiche dell’uva, devono adattare la tecnologia di vinificazione.

L’analisi sensoriale delle uve. La metodica di analisi sensoriale messa a punto presso l’ICV, ed applicata nella pratica da oltre 25 anni, rappresenta una risposta concreta all’esigenza di cui sopra. L’Institut Coopératif du Vin (ICV), con sede principale a Montpellier, è un organismo privato che svolge attività di consulenza viticola ed enologica presso cantine che complessivamente vinificano fino a 12 milioni di ettolitri, tramite l’operato di circa 80 tecnici tra enologi ed agronomi, i quali effettuano anche un’importante attività di formazione per i propri clienti grazie alla messa a punto di specifici corsi di aggiornamento professionale con una forte impostazione tecnico-applicativa.

In particolare, con questa metodologia vengono valutate con un’unica analisi le caratteristiche meccaniche degli acini, l’equilibrio acidico, la potenzialità aromatica, la qualità e la locazione dei polifenoli, evidenziando eventuali disequilibri esistenti tra le varie componenti dell’acino.

Il grande pregio della metodica è di aver standardizzato e trasformato in uno strumento oggettivo quello che si è fatto fin dagli albori della viticoltura, ovvero l’assaggio delle uve. Inoltre, permette di quantificare ognuno di questi parametri in una scheda analitica, rendendo comparabili i risultati ottenuti in giorni, periodi ed annate diverse, oltre a condensare i risultati dell’analisi in una valutazione sintetica, di facile e pratico uso quotidiano.

L’analisi sensoriale prevede l’utilizzo di una scheda analitica che prende in considerazione le tre porzioni principali dell’acino, ovvero polpa, buccia e vinaccioli, utilizzando 19 descrittori.


 

La proceduta di degustazione è applicata a tre acini scelti a caso nell’ambito del campione prelevato in campo e prevede che si parte dall’esame visivo e tattile. Comprimendo l’acino tra le dita viene valutata la consistenza meccanica, che diminuisce col procedere del processo di maturazione; si prende poi in esame il colore della buccia, che passa dal verde al giallo ambrato nelle uve a bacca bianca e dal rosa pallido al nero in quelle a bacca nera. Nell’uva matura il pennello, ovvero ciò che resta attaccato al pedicello se si stacca con facilità dalla bacca, presenta poca polpa aderente e assume colorazione rossa nelle uve a bacca nera; la presenza di un pennello con polpa gelatinosa è indice di stress idrico subito dalla pianta.

Si passa quindi alla degustazione della polpa, che prevede che sia estratta schiacciando l’acino tra lingua e palato, separando la buccia e i vinaccioli che sono sputati e conservati; si continua schiacciando la polpa al fine di estrarre il succo. La presenza di un grumo gelatinoso attorno ai vinaccioli è indice di stress idrico subito dalla pianta. Sul succo estratto vengono valutate la dolcezza, l’acidità gli aromi erbacei e gli aromi fruttati. In talune varietà, col procedere della maturazione sparisce l’erbaceo e compare il fruttato, mentre in altre varietà queste due sensazioni aromatiche s’intrecciano.

La degustazione della buccia prevede che dopo aver deglutito e sputato la polpa, si rimettano in bocca le bucce e si proceda alla loro masticazione, effettuando un numero di movimenti mascellari compreso tra 10 e 15. Dopo aver masticato viene valutata l’attitudine alla triturazione della buccia, che è maggiore nelle uve mature. Passando poi la lingua sul palato viene valutata l’intensità tannica ed infine l’acidità.

L’analisi sensoriale si conclude con l’esame visivo e gustativo dei vinaccioli, la cui importanza non deve essere sottovalutata. Innanzitutto viene valutato il loro colore, che può variare dal bianco giallo-verde, fino al marrone scuro, che caratterizza i vinaccioli da uve mature; la metodologia prevede che i vinaccioli non siano degustati qualora siano verdi. Mordendo i vinaccioli tra gli incisivi, viene valutata la loro durezza; il vinacciolo immaturo è tendenzialmente gommoso e non si rompe, mentre presenta un grado di maturazione ottimale quando diventa fragile e croccante.

La degustazione dei vinaccioli prosegue masticandone un numero fisso tra 10 e 15, al fine di poter valutarne l’astringenza, gli aromi e l’intensità tannica. L’astringenza è avvertita sulle labbra e sul palato, mentre gli aromi che possono essere da verdi, erbacei a torrefatti, scaturiscono dall’analisi della poltiglia. Passando la lingua sul palato durante la masticazione, è invece analizzata l’intensità tannica.

Da molti anni l’ICV applica la metodologia di analisi sensoriale delle uve nelle proprie prove di vigneto, ed ha potuto così definire il peso di varie pratiche agronomiche sul profilo sensoriale dell’uva: inerbimento, diradamento dei grappoli, etc. Ma soprattutto si può monitorare l’andamento dei valori dei descrittori durante il periodo di maturazione dell’uva al fine di investigare l’influenza delle forme di allevamento, dell’età del vigneto, delle condizioni climatiche e delle tecniche colturali.

Un’altra delle applicazioni pratiche più interessanti dell’analisi sensoriale delle uve consiste nel contributo che può dare all’organizzazione della vendemmia: utilizzando la tecnica per valutare il potenziale qualitativo delle uve, è possibile definire degli obiettivi di maturità adeguati ad ogni tipologia di vino che si vuole produrre, e quindi impostare il calendario vendemmiale in funzione di questi stessi obiettivi.

Questo particolare aspetto è stato applicato nell’ambito del Progetto Perricone finanziato dal PSR Sicilia 2014-22, Sottomisura 16.1. e in particolare come Sotto-azione 4 b) nella quale è stata studiata la cinetica di maturazione della bacca ponendo a confronto metodi convenzionali (analisi dei principali parametri enologici) e metodi innovativi basati sulla degustazione dei costituenti della bacca (buccia, vinacciolo).

Per le finalità della sotto-azione è stata effettuata una specifica attività di degustazione utilizzando una scheda semplificata in diversi vigneti della cv. Perricone. La degustazione in campo ha permesso di evidenziare una buona comparazione tra la valutazione del grado di maturazione, in generale, ed il potenziale qualitativo, nello specifico, e i valori zuccherini e di potenziale alcoolico delle uve, dimostrando l’utilità del metodo nell’ambiente siciliano.


Coesistenza delle due “vie” e prospettive future.


Giuliana Cattarossi, Giovanni Colugnati

Colugnati&Cattarossi, Partner Progetto PER.RI.CON.E.



Va detto con chiarezza che, al di là delle diverse posizioni politiche e ideologiche, le due “vie” sono ben distinte: da un lato i vitigni resistenti, con un genitore nobile e un pedigree composito, e dall’altro le nuove tecnologie (NBT) che consentono di attuare gli stessi meccanismi che sono alla base dell’evoluzione biologica: i due prodotti, entrambi interessanti, producono nuova biodiversità.

Ma è incontestabile che ormai il processo è avviato e coinvolge a diversi livelli tutti i principali attori della filiera vitivinicola, ed in questo senso anche il ruolo dei Consorzi di Tutela appare strategico quale cerniera tra produttori e il Comitato Nazionale Vini al fine di una discussione serena e soprattutto scevra da pregiudizi circa il ruolo di queste novità genetiche nel coniugare sostenibilità, salute e qualità percepita dei prodotti.

 


È innegabile comunque che, stante l’acceso dibattito in corso, serve un nuovo, urgente e, per certi versi, rivoluzionario corpus normativo circa le tematiche in discussione: la continua evoluzione tecnica richiede infatti un costante aggiornamento del quadro giuridico di riferimento (nazionale e comunitario), magari adottando la tecnica delle sunset laws (legislazione a scadenza).

Bisogna innanzitutto fare chiarezza in questo settore, presto e bene, coinvolgendo imprese e territori, anche perché le aziende stanno di fatto già investendo sui vitigni resistenti. Un percorso che deve passare attraverso un’informazione corretta e non ideologica sulle nuove tecnologie di miglioramento genetico, rivolta a consumatori e opinione pubblica. L’innovazione non è solo nuova conoscenza ma anche trasferimento e diffusione delle tecniche elaborate in questi anni, ma non collaudate in campo e non implementate nei processi aziendali.

Lo sviluppo delle varietà resistenti e il genome editing potrebbero essere uno strumento importante di crescita ed evoluzione della ricerca italiana ed europea oltre che di felice esempio di joint venture pubblico-privato e quindi è auspicabile che la Commissione in tempi brevi dia la possibilità di esercitare questo tipo di ricerca e di darne applicazione, ma è anche necessario snellire le lungaggini burocratiche per le iscrizioni al Registro.

Ma soprattutto, è giunto il momento che la scienza “esca definitivamente dal canone, inteso come regola, che l’ha inevitabilmente condizionata da secoli. Per questi motivi dobbiamo uscire dall’ideale ristretto della specie, soprattutto perché per fortuna ora abbiamo chiarito i meccanismi e possediamo i protocolli (marcatori molecolari, genomica ecc.) per cui la separazione delle specie non risulta così rigida. Dobbiamo ripristinare le strade comuni tra le varie Vitis, al fine di rendere possibile un meticciamento: in altri termini, serve una nuova antropologia culturale che non si fossilizzi sul concetto di purezza genetica” (Scienza, 2022).


lunedì 30 settembre 2024

XLII Sagra delle Pesca IGP di Leonforte e dei Prodotti Tipici


Si svolgerà nei giorni 5 e 6 ottobre 2024 a Leonforte la XLII edizione della “Sagra della Pesca di Leonforte IGP e dei Prodotti Tipici”. E’ già stato pubblicato il programma di una due giorni ricchissima di eventi che vedrà la partecipazione di diversi mondi che condivideranno quella che rappresenta una vera e propria festa collettiva: agricoltura, gastronomia, cultura, turismo, spettacolo, artigianato, storia e tradizione. 

Grazie al prezioso contributo ottenuto dall’Assessorato Regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, è stato possibile programmare eventi e iniziative promozionali grazie alle quali migliaia di persone raggiungeranno la città di Leonforte.


 

Sarà possibile degustare l’eccellenza locale rappresentata dalla pesca coltivata nel sacchetto e i tanti presidi slow food che contrassegnano Leonforte come città del gusto e dei sapori.

Questa edizione della Sagra costituisce un vero e proprio rilancio di una iniziativa nata più di quarant’anni fa. Il contributo della Regione Siciliana e il coinvolgimento del Consorzio di Tutela della Pesca e delle tantissime associazioni partecipanti farà sì che Leonforte torni ad essere meta turistica di punta per la promozione dei prodotti agricoli autoctoni d’eccellenza”, dichiara il Sindaco di Leonforte Avv. Pietro Livolsi.



 

PIRAINO,- ARTE, TRADIZIONI E SAPORI DI SICILIA 2024


PIRAINO – A San Costantino pronto il programma di “Arte, Tradizioni & Sapori di Sicilia”

Il 6 ottobre, San Costantino di Piraino si prepara a diventare il cuore pulsante della cultura siciliana con l’evento “Arte, Tradizioni & Sapori di Sicilia”.

L’evento è finanziato dall’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, ed è organizzato dal Comune di Piraino insieme all’associazione culturale locale ContinuaMente, sotto la guida di Elisa Martelli, che con impegno e passione ha lavorato per garantire un’esperienza indimenticabile.

La grande festa, dedicata alla celebrazione delle eccellenze artistiche, gastronomiche e culturali della Sicilia, prenderà il via alle ore 12:00, in una cornice suggestiva che accoglierà visitatori e appassionati pronti a vivere una giornata all’insegna delle tradizioni isolane.

Un ricco programma per tutti i gusti

Alle 13:00, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Piraino, Salvatore Cipriano, si darà il via all’apertura degli stand enogastronomici, offrendo ai partecipanti l’opportunità di immergersi nei sapori unici della cucina siciliana. Le degustazioni saranno curate da una selezione di produttori e associazioni locali che, attraverso le loro eccellenze, racconteranno il legame profondo tra cibo e territorio.

Tra i protagonisti di questa vetrina del gusto ci saranno:

Proloco Piraino, Rock Brewery, Ristorante Pizzeria da Costanzo, La Cuddrireddra di Delia, TI.PI.CA. Norcineria dei Nebrodi, L’Angolo delle Delizie, Associazione Demetra, Mercatino della Spesa Az.Agri, Cuttone Pasticceria Artigianale, Macelleria Aveni, Musica e folklore.

Dalle 12:30 alle 14:00, il gruppo folklorico Il Meliuso intratterrà i presenti con musiche, canti e balli tipici della tradizione siciliana, portando in scena l’allegria e il calore delle antiche feste di paese.

Per i più piccoli, dalle 14:00 alle 16:00, sarà attivo uno spazio dedicato al divertimento e alla creatività, con un laboratorio artistico a cura di Chiara Ceraolo, che offrirà ai bambini la possibilità di esplorare la propria fantasia attraverso attività manuali e creative.

Momenti culturali e spettacoli

Alle 15:00, la chiesetta di Santa Elena e Costantino Imperatore ospiterà un momento culturale organizzato dall’Associazione GliacAllegra, offrendo un’occasione per riscoprire il patrimonio storico e artistico del borgo.

Alle 16:15, la Compagnia Joculares presenterà lo spettacolo di magia comica “Stupefacente”, con protagonista il Mago Dimis, che saprà coinvolgere grandi e piccoli in uno show esilarante e sorprendente.

A seguire, alle 17:00, salirà sul palco la Mizzica Band, con un repertorio che spazierà tra Rock’n’Roll, Swing e Folk, garantendo un finale di giornata all’insegna della musica e del divertimento.

Mostre d’arte e antichi mestieri

Nel ristorante Costanzo, durante tutto l’arco della giornata, si potrà visitare una mostra dedicata agli antichi mestieri della tradizione siciliana, accanto a esposizioni artistiche di pittori locali come Dario Di Bella e Claudia Tripiciano. Sarà presente anche il laboratorio di ceramiche artistiche di Sabrina Busà, che offrirà una finestra sull’arte artigianale siciliana.

Una giornata tra arte, tradizioni e sapori

Questa manifestazione sarà un’occasione imperdibile per immergersi nella Sicilia più autentica, tra le eccellenze culinarie, le tradizioni popolari e l’arte che caratterizzano il patrimonio dell’isola. Il borgo di San Costantino si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico, dove il passato e il presente si fonderanno in una celebrazione collettiva di cultura e gusto.

Un evento da non perdere

Grazie anche alla suggestiva del borgo di San Costantino, “Arte, Tradizioni & Sapori di Sicilia” promette di essere un appuntamento irrinunciabile per chiunque desideri riscoprire il fascino di una Sicilia autentica e genuina.

Per facilitare l’accesso all’evento, sarà disponibile un servizio di bus navetta dal Salumificio Caputo.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 0941 586318 o visitare il sito www.comune.piraino.me.

Segnate sul calendario il 6 ottobre e preparatevi a vivere una giornata indimenticabile tra arte, tradizioni e sapori a San Costantino di Piraino!

Per tutta la giornata nei locali  del ristorante Costanzo

Mostra di arte e mestieri antichi della tradizione Siciliana.

Mostra dei quadri degli artisti Dario di Bella e Claudia Tripiciano ed il laboratorio di ceramiche artistiche di Sabrina Busà.

Con il suo mix di tradizione, musica, arte e buon cibo, l’evento rappresenta un’opportunità per vivere il cuore della Sicilia in un’atmosfera festosa, dove passato e presente si fondono per dare vita a una giornata all’insegna della convivialità e della bellezza.

cs del Comune

domenica 29 settembre 2024

A Menfi ritorna Inycon

 

Tutto pronto per Inycon che ritorna a Menfi dopo 5 anni: Da Venerdì 4 a Domenica 6 Ottobre 2024, Menfi, Città Italiana del Vino 2023 

La manifestazione  nata agli inizi degli anni 90 frutto delle sinergie tra Comune e Cantine Sociali Settesoli, con il sostegno economico della Assessorato Regionale all’Agricoltura,  per promuovere il territorio e il giacimento enogastronomico.


 

Vino, olio, gastronomia e turismo sono oggi i pilastri sul quale si regge il sistema Menfi e che saranno al centro della ventiseiesima edizione di Inycon: si inizia Venerdì 4 Ottobre con attività per le scuole, seminari di approfondimento, il laboratorio del gusto   per poi concludere in piazza con lo spettacolo del cabarettista Antonio Pandolfo.


 

Sabato mattinata dedicata al “Sicilia, Regione europea della gastronomia 2025: come integrare il turismo e la gastronomia per promuovere lo sviluppo regionale”, convegno accreditato dall’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, dove parteciperanno esponenti della politica locale e regionale, dell’enogastronomia e personalità del mondo del turismo, a seguire il workshop “L’agroalimentare del Belìce” con il progetto CI.VA.BE ed il corso sull’olio   Si prosegue nel pomeriggio con l’Urban tour (in programma anche domenica), il laboratorio del gusto  e la degustazione su “I vitigni antichi Ultima giornata dedicata all’estemporanea di pittura, il laboratorio del gusto con Andrea Severino de Le 4 Stagioni, la degustazione con le Donne del Vino   Gran finale in piazza domenica 6 ottobre con l'atteso spettacolo “Taccuini di Viaggio” di Festi Group e la Compagnia Anima Ignis.
Tutti i giorni il Villaggio enogastronomico con l'esposizione e le degustazioni dei prodotti enogastronomici di eccellenza delle Terre Sicane, l’Expo village con l’esposizione dei prodotti dell’artigianato, della tradizione e della cultura locale e siciliana, il Wine Bar ed i cortili

 

DA VISITARE DURANTE LA MANIFESTAZIONE

Mostra “Valle del Belice” - Installazioni a cura della Rete Museale Belicina - Via della Vittoria, cortile 22

I suoli delle Terre Sicane – Casa Planeta

Esposizione d'arte permanente: donazione civica “Gallè – Upiglio” – Casa Planeta

Mostra malacologica “Vanna Rotolo” – Palazzo Pignatelli

Museo del mare “Sebastiano Tusa” – Palazzo Pignatelli

Museo cose di mare “Prof. Lillo Barbera” – Via Garibaldi

Museo dell’artigianato dell’Associazione “I Sicani” – Ex Asilo Stella

Visite alle cantine e ai frantoi di Menfi (su prenotazione)

Cortile “Olio su Terra”, Via della Vittoria - Cortile 39

   

sabato 28 settembre 2024

G7 Siracusa / Efficientamento idrico e intelligenza artificiale


In mostra l’innovativo progetto pilota di Acireale per la Regione Siciliana

L’appello del presidente del GAL Terre di Aci, Roberto Barbagallo: “la Regione sostenga chi cura terreni e raccolti incentivando innovazioni simili, contro siccità e spreco di acqua”

  Fra gli eventi in corso al G7 di Siracusa, presso cui la Regione Siciliana ha invitato il

GAL Terre di Aci ad esporre innovazioni ed eccellenze premiandone l’efficiente capacità di

progettazione negli anni, lunedì 23 Settembre è stata illustrata la sperimentazione del sistema

IRRIGOPTIMAL®. Si tratta di un pioneristico progetto pilota condotto tra Maggio ed Agosto 2024

nel terreno del convento ubicato nel vicolo dei Padri Filippini ad Acireale, comune capofila del

GAL Terre di Aci 15.



L’evento, promosso dal Ministero dell’Agricoltura e introdotto dal Dirigente Generale Regionale,

Dario Cartabellotta, ha visto la relazione dei risultati degli ingenti risparmi idrici ottenuti nel

periodo di siccità più elevato su un terreno coltivato a menta grazie al supporto tecnico della WES

TRADE, società che ha sviluppato l’app nell’ambito del “Laboratorio per l’Agricoltura 4.0”, tra le

molteplici iniziative del Living Lab istituito dal GAL Terre di Aci. Tra i risultati confermati dagli

utenti finali, la capacità dell’app, grazie all’Intelligenza artificiale, di individuare dinamicamente le

finestre temporali ottimali per l’irrigazione, la riduzione dei quantitativi idrici e del numero di

irrigazioni calendariali. Senza contare la riduzione di malattie fungine su alcune specie e la capacità

di decidere giornalmente sul da farsi con un sistema di supporto facile da usare e ricco di

informazioni sul proprio terreno.

“La presenza di quest’installazione applicata nel comune di Acireale, comune capofila del GAL

Terre di Aci, costituisce un esempio potenziale di monitoraggio di aree verdi urbane per tutto il

contesto della Sicilia – precisa Anna Privitera, direttrice del GAL Terre di Aci: - come GAL

abbiamo spinto per una progettazione relativa a questo innovativa applicazione dell’Intelligenza

Artificiale nella gestione dei giardini e delle aree verdi, così da offrire suggerimenti e strategie

all’istituzione pubblica in un tempo segnato da gravi emergenze climatiche e idriche per la nostra

isola. Il nostro obiettivo è quello di supportare anche in questo settore imprese e istituzioni ad

introdurre tecnologia: siamo felici, attraverso le potenzialità di un hub come il Living lab delle Aci,

di potere sondare e offrire grandi opportunità per la nostra regione”.

Il sindaco di Acireale e presidente del Gal Terre di Aci, Roberto Barbagallo, rinnova dal canto suo

un importante appello alla Regione Siciliana: “La presenza di questa dimostrazione che per primi

abbiamo voluto applicare ad Acireale, come progetto pilota potenzialmente utilissimo a tutta la

nostra regione, ci ricorda come l’acqua andrà sempre più utilizzata in modo razionale, evitando

qualunque forma di spreco, soprattutto per l’irrigazione. Abbiamo scommesso su questo sistema,

innovativo e puntuale, con la consapevolezza delle difficoltà di chi si occupa di curare terre e

raccolti. Esorto le nostre autorità regionali a prevedere contributi puntuali e vantaggiosi destinati

a innovazioni come queste per agricoltori e proprietari di terreni pronti ad investire nell’utilizzo di

sistemi innovativi simili, così come di accumulo come delle semplici vasche. Misure che

cambierebbero il panorama della regione siciliana e risollevare le sorti di tanti agricoltori”.

“E’ stato bello vedere come il GAL TERRE DI ACI ed il Comune di Acireale siano stati precursori

di questa tecnologia che sta acquisendo una caratura ormai mondiale nell’agricoltura di

precisione. Ringrazio il presidente del GAL, Barbagallo, e la direttrice Privitera, per l’amore e la

dedizione che hanno messo su questa tematica. Siamo pronti dopo questa sperimentazione a sederci

ad un tavolo con loro e capire come possiamo moltiplicare questi risultati nei Comuni delle Terre

di ACI” ha commentato Alessio Bucaioni, CEO della WES TRADE.

venerdì 27 settembre 2024

Sagra della Mostarda e del Ficodindia

 

 

SAGRA  DELLA  MOSTARDA  E DEL  FICODINDIA  

Militello in Val di Catania

 

 


Lo svolgimento della tradizionale e popolare Sagra della Mostarda e del Ficodindia, giunta ormai alla sua 32ª edizione, finanziata dall’Assessorato Regionale all’Agricoltura, costituisce ormai un appuntamento fisso per la città di Militello in Val di Catania. In programma nella prima e seconda settimana di Ottobre, rappresenta uno straordinario momento per mettere in mostra la affascinante Militello Barocca, che ha già ottenuto il riconoscimento dell’UNESCO per il suo notevole patrimonio artistico-architettonico di matrice barocca, l' inserimento nell'Associazione dei “Borghi più Belli d'Italia” e le sue tipiche produzioni agricole con i relativi derivati. Infatti, nel più favorevole momento per il consumo del ficodindia, si possono mostrare e gustare anche i derivati che con la mostarda in testa stanno sempre più incontrando i favori ed i gusti del grande pubblico.

La manifestazione persegue finalità di promozione, valorizzazione e sviluppo del territorio puntando sui prodotti tipici agricoli e gastronomici. Nei giorni di Sagra, grazie ad una accurata realizzazione ed assegnazione di stands espositivi ed una altrettanta dislocazione di espositori, si riesce ad offrire un mix di prodotti ed opportunità di svago e cultura che rappresentano un unicum nel pur articolato panorama di eventi della Sicilia. L’elevato numero di visitatori e le consolidate  presenze di gruppi organizzati e camperisti contribuiscono a fare della Sagra un particolare momento per lo sviluppo di Militello in Val di Catania.

Le caratteristiche sopra rappresentate fanno della iniziativa un sicuro strumento per la valorizzazione, nel medio-lungo periodo, del territorio di Militello, dei suoi prodotti, della sua storia delle sue tradizioni.

Incontri tecnici sulle qualità del prodotto e le sue potenzialità nel mercato dell’agroalimentare e per le applicazioni gastronomiche completano un programma che riesce a ben coniugare svago e divertimento con promozione culturale ed economica del territorio.

Infine, è di tutta evidenza, per il numero di edizioni già realizzate, che la manifestazione ha ormai assunto un carattere di continuità e si pone come progetto di particolare valore fortemente coerente con gli obiettivi raccomandati da IGCAT connessi al riconoscimento della Sicilia quale “Regione europea della gastronomia 2025” .

Visite guidate degli alunni delle scuole locali e dei paesi limitrofi agli stands, della Sagra e degustazione dei prodotti.

Attività di comunicazione ed informazione in materia di qualità del prodotto – Educazione alimentare di carattere sanitario.

Per l’importanza della manifestazione viene attribuita particolare attenzione alle modalità di pubblicizzazione dell’evento. L’attività si avvale di validi collaboratori per la progettazione e realizzazione del materiale pubblicitario da impiegare. Manifesti murali di differenti dimensioni e locandine, realizzati con suggestive ed evocative immagini che possano subito richiamare al consumatore le qualità del prodotto e la bellezza del territorio; spot radiofonici e televisivi che puntano ora ai contenuti ora alle immagini fanno il resto, consentendo una valida ed efficace promozione della manifestazione.

 

             

 

 

 

 

 

mercoledì 25 settembre 2024

“Sagra della pasta fritta

 

  28 e 29 settembre 2024 Campofelice di Roccella

Il prossimo weekend, dal tardo pomeriggio in poi, si svolgerà a Campofelice di Roccella, la sagra della pasta fritta, finanziato dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura, realizzata in loco, in appositi gazebi ,dalle maestranze locali. Essa verrà omaggiato agli ospiti che potranno passare due belle giornate ricche di divertimento e spensieratezza . La pasta fritta , ricetta sfiziosa e veloce , verrà servita calda, aromatizzata con zucchero e cannella. All’interno del percorso della sagra, incentrato nella splendida piazza Garibaldi , verrà allestita una mostra di artigianato in collaborazione con altre associazioni, uno stand solidale , un’area food con panini e bibite ed un’area bambini con gonfiabili , giochi e animazione. Sono previsti intrattenimenti musicali lungo il corso principale a cura degli esercenti locali . Come da programma allegato, le iniziative previste per il primo giorno (gg 28 settembre 2024 ) sono : torneo di burraco( con targhe ricordo ) , piano bar ne tardo pomeriggio, inaugurazione area bambini con animazione e giochi, apertura area food con le degustazioni e alle 21:30 un varietà musicale con tante esibizioni artistiche , canore e di danza , coordinate dai maestri Giuseppe e Cettina:  l’evento musicale  prevede il coinvolgimento del pubblico presente . Le iniziative previste per il secondo giorno ( gg 29 settembre 2024) sono , invece: l’ intrattenimento musicale pomeridiano ( genere  Country e rock leggero), l’apertura dell’area bambini ( con attività differenti rispetto al giorno precedente) , quella dell’area food con degustazioni e alle 21:30 il gran finale con lo spettacolo comico di Tony Carbone ( previsto un avanspettacolo musicale 

 


cs degli organizzatori

 

martedì 24 settembre 2024

Festa della Montagna 2024 – Nicosia e la sua Ruralità

 

manifestazione in località San Martino presso R.N.O Campanito - Sambughetti in agro di Nicosia giorno 29 Settembre 2024

 

Si rinnova a Nicosia l'appuntamento con una tradizionale iniziativa, la Festa della Montagna 2024 – Nicosia e la sua Ruralità, organizzata per il 29 Settembre, finanziato dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura  a cui faranno da corollario tutta una serie di iniziative che prevedono una sequela di attività di valorizzazione e promozione del territorio, all’interno della Riserva Naturale Orientata Campanito – Sambughetti (area attrezzata) come da seguente



PROGRAMMA

Ore 08.30 Trekking ai laghetti Campanito (Il percorso, che si sviluppa su un sentiero sterrato e traccia, ha una lunghezza di 4 km con un dislivello in salita di 200 m. Il tempo previsto per completare il percorso è di circa 2 ore. Ai partecipanti si consiglia di portare scarponi, giacca impermeabile, abbigliamento a strati, acqua 1 lt – partenza ore 8,30 rientro 12,30);

Ore 11.00 Battesimo della sella – A.S.D. Un Cavallo per amico;

Ore 11.30 Dimostrazione e degustazione della ricotta;

Ore 13.00 Degustazione dei prodotti tipici locali;

Ore 14.00 Diffusione musicale e canti popolari;

Ore 17.30 Salutiamo la nostra montagna.

Giornata piena di sorprese, intrattenimenti e giochi per bambini.

 

Al fine di garantire un buon esito della manifestazione, anche nell’ambito della sicurezza, l’A.S.S.P. ha acquisito la disponibilità per un supporto tecnico, logistico e d’ordine dagli enti ed associazioni di volontariato, che saranno presenti con personale e mezzi, di seguito elencati:

-        Corpo Forestale tramite il distaccamento di Nicosia con mezzo antincendio;

-        Dipartimento Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale;

-        Comune di Nicosia servizio di Protezione Civile con il modulo antincendio;

-        Croce Rossa Italiana con ambulanza;

-        ASSP di Nicosia con la collaborazione dei n. 5 volontari del Servizio Civile Universale;

-        RANGERS con 10 volontari e mezzi;

-        ENPAS.



comunicato stampa degli organizzatori 

il Gal Aci al G7

 

 

G7 di Siracusa: grande successo per le eccellenze agroalimentari del comprensorio delle Aci allo stand della Regione Siciliana


Grandi apprezzamenti al G7 di Siracusa per gli eccellenti prodotti tipici afferenti ai cinque comuni del GAL Terre di Aci in occasione della vetrina d’eccezione intitolata “Divinazione Expo 24”, che ha visto il GAL Terre di Aci selezionato a titolo gratuito per esporre nello stand della Regione Siciliana al G7.

 

Il programma, scandito nelle tre giornate di sabato 21, domenica 22 e lunedì 23 all’interno del padiglione, ha visto alternarsi video spot, esposizioni, degustazioni e processi di lavorazione. Una mostra di richiamo internazionale che il GAL Terre di Aci ha inteso valorizzare promuovendo alcune pregevoli peculiarità identitarie del comprensorio delle Aci.

Sabato 21 settembre, già poco dopo l’apertura dell’area espositiva, a rubare la scena nello stand della Regione Siciliana sono state le presentazioni delle caratteristiche del tipico cavolo trunzo di Aci, curate da Enzo Pennisi per Slow Food. Lo stesso prodotto, Domenica 22, è stato declinato prima con la presentazione dell’antica ricetta del relativo sciroppo, rimedio naturale contro la tosse, poi con la proposta dell’immancabile insalata. Lunedì 23 è stata invece la volta della dimostrazione di preparazione e degustazione della celebre granita a base di limone dell’Etna IGP, a cura del maestro gelataio Franco Patanè, seguita poi con altrettanta maestria dall’offerta degli arancini al cavolo trunzo a cura di Emanuele Serpa per Frumento, con annessa degustazione di birre artigianali etnee.

Giorni particolarmente importanti sul piano della visibilità per i tanti cittadini, le associazioni, i soci e le istituzioni che concorrono allo sviluppo del territorio compreso dal GAL Terre di Aci, cui è stato riconosciuto il merito di fungere da continuo perno e stimolo per le politiche di sviluppo locale. Non a caso, nel corso dell’inaugurazione “Divinazione – Expo 24” e G7 Agricoltura e Pesca, lo spazio del Gal Terre di Aci ha visto il significativo passaggio ed i saluti della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura), insieme a Renato Schifani (Presidente Regione Siciliana), all’assessore regionale all’agricoltura, Salvatore Barbagallo con altri membri della giunta regionale e il Dirigente generale del Dipartimento regionale Agricoltura, Dario Cartabellotta. Presente ovviamente la delegazione dei sindaci dei comuni del GAL Terre di Aci, rappresentati dal presidente Roberto Barbagallo, sindaco di Acireale e da Domenico Caggegi, sindaco di Valverde.

Come GAL Terre di Aci cogliamo l’occasione per ribadire il nostro ringraziamento alle istituzioni, al Dipartimento regionale citato per l’opportunità di visibilità concessa alle eccellenze del comprensorio delle Aci e alle tre preziose reti di produttori promosse dal nostro GAL, rispettivamente MEA (Mare Etna Arte), Etna’s per la valorizzazione del limone dell’Etna IGP e la filiera del cavolo trunzo di Aci – afferma Anna Privitera, direttrice del GAL. – In particolare, insieme alle tante autorità partecipanti allo nostro stand, il nostro grazie va a Francesco Azzaro, Dirigente generale dell’Ispettorato di Siracusa, e alla sua squadra, per la cura dell’organizzazione di una manifestazione particolarmente articolata e complessa”.


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