sabato 4 agosto 2012
mercoledì 23 maggio 2012
le minni di virgini un dolce sensitivo
Il concetto di Genius Loci
Il termine genius loci, originariamente inteso in
latino come “spirito tutelare del luogo”, è stato reinterpretato nella
modernità come l’insieme dei valori, delle atmosfere, dei saperi e delle
relazioni che rendono unico ciascun borgo.
Il Genius Loci non è statico: evolve con le generazioni senza
perdere le proprie radici. Si manifesta in diversi ambiti:
- Nei
prodotti agricoli e artigianali, legati a microclima, stagionalità e
tradizione.
- Nelle
architetture e nei paesaggi rurali che raccontano la storia dei luoghi.
- Nelle
feste popolari, nei dialetti e nelle pratiche comunitarie.
- Nelle
narrazioni collettive che trasmettono memoria e senso di appartenenza.
Valorizzare il Genius Loci significa restituire voce ai
territori e rendere le comunità protagoniste del proprio futuro, senza
rinunciare alla modernità ma fondandola su valori profondi e condivisi.Da qui il nome al percorso per la De.Co. conclude Nino Sutera
sabato 12 maggio 2012
minni di virgini, prodotto De.Co
Le Minni di Virgini di Sambuca di Sicilia e l’Agnello Pasquale di Favara
Le Minni di Virgini di Sambuca di Sicilia e l’Agnello Pasquale di Favara
mercoledì 7 marzo 2012
Necessità, status symbol, o sogno proibito. Néo-ruraux, piace agli italiani e agli stranieri
Per il sociologo Corrado Bareris, autore del libro La rivincita delle campagne (Donzelli): «Per i protagonisti dell’esodo, cinquanta, sessant’anni fa, la città era il paradiso: coppie costrette a vivere in ammucchiata si amarono in riservatezza; le donne decisero cosa mangiare senza chiederlo alla suocera; perfino la fede fu praticabile senza il controllo del parroco. Poi ci si è accorti che, se si ricreano alcuni aspetti dell’antica società fuori del suo contesto di miseria, le persone con cui si litigava erano quelle con cui si scherzava e rideva; l’occhio che faceva i conti nelle tasche del vicino era quello che lo proteggeva anche dai ladri».
giovedì 19 gennaio 2012
martedì 29 novembre 2011
lunedì 28 novembre 2011
sabato 19 novembre 2011
mercoledì 16 novembre 2011
Sambuca di Sicilia. Audizione Pubblica, Borgo GeniusLoci De.Co.
venerdì 11 novembre 2011
giovedì 10 novembre 2011
De.Co. Sicilia
Ciò che è dentro “è”, ciò che è fuori dai confini della De.Co. “non è”»
La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione al luogo storico di origine.
" Come io ammiro Picasso perché lo riconosco, così posso apprezzare un vino o qualsiasi altra cosa che viene dalla terra, se la riconosco. Trovo che questo sia un recupero di civiltà, di intelligenza e di libertà estremamente importante ". Così Luigi Veronelli, in una delle sue ultime interviste, spiegava lo spirito e l'importanza delle Denominazioni Comunali, ovvero la capacità d’identificare un prodotto territoriale come proprio di un territorio, di un luogo concedendogli una "carta d'identità" in grado di attestarne la provenienza e l'origine.
Se non interveniamo oggi, molto probabilmente non avremo, fra 10-15 anni, il nostro patrimonio di saperi, sapori e tradizioni da trasmettere ai nostri figli e ai nostri “ospiti” che arrivano sul nostro territorio per conoscerlo, viverlo ed ascoltarlo.
Pertanto, la De.Co. sulle produzioni locali consente di recuperare la memoria storica e le tradizioni di un luogo, come componenti determinanti del senso civico di appartenenza; di considerare la tradizione ed il lavoro alla base della qualità della vita; la conservazione eco-ambientale di un luogo come il mezzo necessario per la crescita dell’intero sistema socio-territoriale di riferimento.
Nella loro seconda valenza, invece, le Denominazioni Comunali diventano la leva su cui far ruotare l’intera economia locale. Basti pensare ai tanti “Piccoli Comuni” che trovano proprio nelle produzioni tipiche del territorio la vera “risorsa” su cui programmare il proprio sviluppo locale. Attraverso la loro valorizzazione formale e sostanziale s’inserisce un meccanismo di promozione all’esterno non soltanto del prodotto certificato come De.Co., ma dell’intero universo socio-culturale e storico del territorio d’origine.
La De.Co. è una realtà innovativa che restituisce agli abitanti le ricchezze del territorio e la loro tutela privilegia, chi il territorio lo vive: la Comunità.
La Comunità è chiamata a difendere e a riconoscere ciò che ne fa la storia e che nessuno potrà mai appiattire o imitare, realizzando in questo modo un livello di autocoscienza tale, riconosciuta dal Sindaco, che può dare adito allo sviluppo di un’economia, alla creazione di marchi o semplicemente a forme associative tra produttori.
Per garantire la sostenibilità di una De.Co. occorrono tuttavia due principi, la storicità del prodotto da promuovere, perchè si eviti improvvisazioni che possono nascere da meri interessi commerciali.
e la De.Co. come espressione di un patrimonio collettivo e non a vantaggio di una singola azienda.
mercoledì 9 novembre 2011
de.co. (denominazione comunale) per un territorio protagonista
Un'idea nata dal basso per valorizzare quegli immensi giacimenti enogastronomici che racchiude l'Italia. Risorse e ricchezze che appartengono alla terra, al proprio luogo.
E' il riconoscimento della tipicità di quei tanti prodotti agroalimentari che non rientrano, per motivi diversi, in altre forme di tutela. Una maniera per legare un prodotto alla sua terra, al suo Comune, al luogo dove esso si produce da sempre.
Il vero "giacimento" del Paese e quindi delle realtà rurali, è costituito dalla grandissima ricchezza di culture, di usi, di tradizioni che si possono incontrare
Non esiste posto, in Italia, dove manchi un esempio alla buona tavola, da sempre conosciuta e apprezzata anche all'estero.
La Denominazione Comunale è si un concreto strumento di marketing territoriale, ma è soprattutto un’ importante opportunità per il recupero e la valorizzazione delle identità locali. L’Italia, è il “paese dei Comuni”, ognuno di essi è un’occasione, di turismo, di cultura, di sapore… di unicità.
Si tratta in effetti di un sistema che vuole difendere il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Le De.Co. non sono marchi non rappresentano tutele, ne tanto meno delle vie brevi rispetto alle denominazioni europee riconosciute. Sono un atto politico, che fissa un valore, una carta di identità che il sindaco rilascia dopo aver censito un passato, un presente, e ipotizzato uno sviluppo futuro.
e la De.Co. come espressione di un patrimonio collettivo e non a vantaggio di una singola azienda.
Ciò che è dentro “è”, ciò che è fuori dai confini della De.Co. “non è”»
Attraverso l’istituzione della De.Co., il Comune, può conseguire importanti obiettivi in ambito economico e sociale, ovvero:
• rilanciare e valorizzare la produzione locale legata all’agroalimentare, all’enogastronomia, all’artigianato così come alla cultura popolare presente sul territorio;
• promuovere il territorio attraverso le sue specificità produttive;
• salvaguardare il patrimonio culturale e le tradizioni locali dai processi di globalizzazione uniformanti anche nel gusto e nell’alimentazione.
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