lo Stato condannato per i danni alla biodiversità causati dai pesticidi
Periodicamente si assistono ad attacchi più o meno strumentali all’UE verde, da una parte gli agroindustriali e dall’altra i neofiti, che hanno interessi convergenti, economici e ignoranza in primis. La sentenza francese, rappresenta un punto fondamentale per le future politiche dell'UE
Le possibili ricadute in Italia
Una vittoria giuridica senza precedenti
Il principio di precauzione come pilastro europeo
Le ricadute in Italia
Sebbene la sentenza sia stata emessa in Francia, i suoi effetti si riverberano inevitabilmente anche in Italia, dove il tema dei pesticidi è centrale per l’agricoltura, la salute pubblica e la tutela del patrimonio naturale.
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Giurisprudenza e diritto ambientale
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In Italia potrebbero aprirsi nuovi spazi per azioni legali promosse da associazioni ambientaliste, apicoltori e cittadini, sulla scia del caso francese.
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La sentenza costituisce un precedente che rafforza la possibilità di invocare la responsabilità dello Stato italiano in caso di autorizzazioni non conformi al principio di precauzione.
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Politiche agricole e revisione delle AIC
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Il Ministero dell’Agricoltura e quello della Salute potrebbero essere sollecitati ad aggiornare le procedure di autorizzazione all’immissione in commercio dei fitofarmaci.
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Ciò porterebbe a un maggiore allineamento con le normative europee, riducendo progressivamente l’uso di molecole dannose per gli impollinatori e per la biodiversità.
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Tutela degli impollinatori e apicoltura
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L’Italia, tra i principali produttori di miele in Europa, potrebbe trarre grande beneficio dall’applicazione rigorosa del principio di precauzione, garantendo un futuro più sicuro alle api, oggi minacciate dai neonicotinoidi e da altri principi attivi.
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Il settore apistico, già protagonista di numerose battaglie civili, potrebbe rafforzare il proprio ruolo di sentinella ambientale.
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Implicazioni per la salute pubblica
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La riduzione dell’esposizione ai pesticidi non riguarda solo la fauna selvatica ma anche la popolazione, soprattutto nelle aree agricole.
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In Italia, dove i pesticidi sono utilizzati in modo intensivo in alcune regioni un aggiornamento delle procedure di valutazione ridurrebbe i rischi di contaminazione delle acque, dei suoli e degli alimenti.
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Nuove prospettive per l’agroecologia
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La sentenza francese può rappresentare un incentivo per l’Italia a sostenere modelli agricoli alternativi, come l’agricoltura biologica, rigenerativa e neorurale.
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Un’opportunità per l’Italia
In sintesi, la decisione della Corte francese non è soltanto un episodio nazionale ma un campanello d’allarme europeo. Per l’Italia, essa rappresenta un’occasione per:
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rafforzare il legame tra scienza, diritto e società civile;
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accelerare la transizione ecologica del sistema agricolo;
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tutelare biodiversità, salute pubblica e paesaggio rurale, che costituiscono asset fondamentali del nostro Made in Italy agroalimentare.