Chi decide che cosa mangiamo e a quale prezzo? Chi sono i sovrani del cibo?
Dalla metà degli anni Sessanta la produzione di cibo a livello globale è cresciuta del 300%, eppure ancora oggi la malnutrizione continua a ridurre l’aspettativa di vita di milioni di persone: 783 milioni di esseri umani – cioè il 9% della popolazione mondiale – hanno sofferto la fame cronica nel 2023 e più di 333 milioni hanno affrontato livelli acuti di insicurezza alimentare.
Il tutto mentre un pugno di multinazionali dell’agroalimentare controllate da pochissimi e ricchissimi Fondi speculativi ha registrato negli ultimi anni profitti record, godendo di sussidi andati scapito della salute delle persone e dell’ambiente. Com’è stato possibile questo “sacco del cibo” e quali strumenti hanno a disposizione i consumatori “attivi” per costruire un’alternativa, superando un modello per il quale tre quarti del cibo che consumiamo oggi proviene da sole dodici specie vegetali e da cinque animali?
Dall’osservatorio di Altreconomia e di Altromercato, un saggio divulgativo che con il piglio dell’inchiesta economica vuole svelare chi sono i padroni del mercato, discutere di quantità e qualità dei consumi e difendere il diritto umano al cibo. Per cercare di restituire lo scettro a quelli che dovrebbero essere i veri sovrani del cibo: contadini e consumatori.
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