domenica 2 febbraio 2025

5 febbraio, Giornata nazionale per la consapevolezza contro lo spreco alimentare


 un terzo del cibo che viene prodotto ogni anno viene distrutto

Un dato sorprendente, che chiama in causa la coscienza di ognuno,    cittadine e cittadini, spinti a fare la spesa anche quando non ne avremmo veramente bisogno. L'8% delle emissioni di CO2 che finiscono in atmosfera arrivano proprio da qui: dal cibo sprecato, prima di essere ingerito. 

Sprechiamo tantissimo cibo, è vero. Ma siamo sicuri sia tutta colpa nostra? Siamo certi che sia tutta responsabilità del consumatore? Partiamo dai numeri: lo spreco alimentare riguarda un terzo del cibo che viene prodotto ogni anno.

Milioni di tonnellate di frutta, verdura, cereali che vengono coltivati e poi trasformati per diventare cibo, in realtà si trasformano in spreco prima ancora di finire nel nostro stomaco. Gli esperti lo chiamano food waste ed è un fenomeno di dimensioni impressionanti.  

Ma di chi è davvero la colpa di tutto questo spreco? La risposta più semplice è: noi. Ma è una risposta fuorviante e controproducente. Pensiamoci, non appena nominiamo la parola spreco, la nostra mente visualizza immediatamente il sacco dell’immondizia di casa, il contenitore dell’umido che, anche questa volta, ospita suo malgrado la carota raggrinzita rimasta in un anfratto del frigo per lunghi mesi, l’insalata del giorno prima che nessuno ha più voglia di mangiare e quel vasetto di yogurt comprato in offerta al supermercato che è scaduto chissà da quanto tempo. Diciamo la verità, siamo talmente abituati a questa immagine che oramai ci sembra normale riversare tutte le responsabilità sul consumatore, su noi stessi, reo di non prestare attenzione agli acquisti, di non programmare la spesa o, peggio, di fregarsene. In effetti, l’ultimo rapporto di Waste Watcher 2024 racconta che nelle case degli italiani ogni settimana vengono gettati 683,3 grammi di cibo pro capite. Tantissimo  

Leggendo questi dati sembra proprio che la responsabilità sia tutta nostra. Ma proprio tutta. Solo che in questo racconto mancano altri due attori protagonisti: il primo, quello subdolo, che ci spinge a consumare sempre di più. Il secondo, quello che non si vede, si verifica ancor prima che il consumatore se ne possa accorgere.

Viviamo nella società del consumo, siamo invogliati a comprare cibo di ogni tipo, siamo circondati di offerte mirabolanti, quando entriamo in un supermercato siamo indotti a comprare cibo che costa poco, a volte pochissimo, e che spesso non non solo non sa di nulla ma è di pessima qualità. L’induzione al consumo è uno degli elementi basilari della nostra vita e ha un impatto enorme sullo spreco.

Individuare la causa dello spreco di cibo è impresa ardua. Una cosa è certa, bisogna invertire la vecchia narrazione che punta il dito solo contro i cittadini che sprecano nelle mura di casa, e iniziare a guardare anche alla quantità di cibo inutilmente prodotto o inutilmente scartato.

Bisogna cioè ridurre lo spreco di cibo dalla produzione alla vendita al consumo.

Ecco perché è necessario organizzare  eventi e attività che raccontino che dietro allo spreco alimentare c'è di più.

giovedì 30 gennaio 2025

Innovazione sostenibile nella filiera ovina e caprina

 

La gestione informatizzata dei pascoli per valorizzare ambiente e produzioni

Nel cuore della Sicilia, in un areale vasto e ricchissimo come quello compreso tra Petralia Sottana e i territori di Capizzi e Cerami, sta prendendo piede un progetto innovativo che punta a rivoluzionare la gestione zootecnica degli allevamenti ovini e caprini. Si tratta di uniniziativa che coniuga alta tecnologia e sostenibilità ambientale, con lobiettivo di migliorare sia la qualità delle produzioni che la gestione dei pascoli, fondamentali per il benessere degli animali e per l'ecosistema. Il progetto, denominato iSAFE GRAZE, è stato finanziato nellambito del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2014-2022, Misura 16 Cooperazione, Sottomisura 16.1, e vede coinvolte diverse aziende siciliane e lUniversità degli Studi di Messina. Il gruppo operativo è infatti composto dallazienda Petra nel ruolo di capofila e dalle aziende partner Scinardo Antonio, Scinardo Giacomo, Scinardo Angela, Mangimi Di Pasquale e dallUniversità degli Studi di Messina con il Dipartimento di Scienze Veterinarie quale Ente Pubblico di Ricerca. 


 

La gestione informatizzata dei pascoli

LAzione 1 del progetto consiste nelluso combinato di tecnologie satellitari e GPS e di determinazione periodica dei parametri ematici per monitorare le aree di pascolo e tracciare il comportamento degli animali. Grazie alladozione di collari dotati di GPS, gli allevatori possono monitorare in tempo reale i percorsi, gli spostamenti e i chilometri percorsi dagli ovini e caprini durante il pascolamento. A questo si aggiungono immagini satellitari ad alta risoluzione, che permettono di ottenere dati dettagliati sulla qualità del pascolo, sul suo stato di salute e sul miglior utilizzo delle risorse naturali. Tramite prelievi ematici, inoltre, si analizzano sia gli indicatori dello status metabolico nutrizionale che delle qualità del latte.

Innovazione nella produzione casearia

Unaltra innovazione chiave del progetto riguarda l’Azione 2, ovvero la produzione di formaggi più salutari, arricchiti con acidi grassi polinsaturi, come i coniugati dellacido linoleico (CLA), che si sono dimostrati benefici per la salute umana. Questi acidi grassi, che si trovano naturalmente nel latte e nei prodotti lattiero-caseari, sono noti per le loro proprietà anti-infiammatorie, antidiabetiche e per il supporto al sistema immunitario. Lapproccio utilizzato per aumentare la concentrazione di CLA nel latte si basa su una dieta ottimizzata per gli animali, che include foraggi verdi ricchi di acidi grassi essenziali e lintegrazione con semi oleosi.

I risultati Scientifici: formaggi più sani e sicuri

La consapevolezza da parte dei consumatori della correlazione tra una dieta equilibrata e la salute umana ha generato quindi una crescente domanda di alimenti funzionali (Alu’datt et al., 2024, J Food Sci). È stato dimostrato un notevole interesse per l'acido linoleico coniugato (CLA), in particolare il cis9, trans11 e trans10, cis12. Il CLA è presente nel latte, nei prodotti lattiero-caseari e nella carne di ruminanti (Iorizzo et al., 2024, Foods, 13: 75) e ha effetti benefici per la salute, come la modulazione del sistema immunitario, gestione del peso corporeo, effetti antidiabetici e proprietà antipertensive (Lehnen et al., 2015, J. Int. Soc. Sports Nutr. 12). Alcuni microrganismi come i batteri lattici (LAB), sono in grado di convertire l'acido linoleico presente negli alimenti in CLA.

Sono stati effettuati screening su un totale di 45 LABs presso la Spin Off ProBioEtna dell’Università degli Studi di Catania, secondo i metodi proposti da Ribeiro (Ribeiro et al., 2018, LWT90, 403-41) somministrando 0.5 mg/ml di acido linoleico puro alle brodocolture, incubate a 30°C per 48 ore. Gli acidi grassi sono stati estratti con 2-propanolo ed esano e sottoposti a lettura spettrofotometrica a 233 nm. Due ceppi appartenenti al Lacticaseibacillus rhamnosus sono stati valutati per la loro attitudine alla caseificazione (proprietà coagulante, potere acidificante e sopravvivenza a diverse concentrazioni di sale) come proposto da Nicosia e collaboratori (Nicosia et al., 2023, Foods, 12: 1154). I ceppi sono stati utilizzati in un blend ed inoculati come coltura starter nella caseificazione tradizionale di un formaggio ovino a latte crudo tipo canestrato. Le analisi microbiologiche e nutrizionali sono state eseguite sul latte e successivamente sui formaggi dopo 24h, 15 e 30 giorni di stagionatura.

Le analisi microbiologiche hanno mostrato come sia il latte che entrambi i formaggi, siano risultati conformi agli standard europei per la sicurezza alimentare (Tabella 1). Il formaggio sperimentale ha mostrato una maggiore abbondanza di Lactobacillus spp (8,24 log CFU/g vs 6,5 log CFU/g) e Lactococcus spp (7,69 log CFU/g vs 7 log CFU/g) rispetto al formaggio controllo e una riduzione significativa di enterococchi (4 log CFU/g vs 5,5 log CFU/g), stafilococchi (4,4 log CFU/g vs 5,4 CFU/g) e enterobatteriacee (4 log CFU/g vs 5 log CFU/g). I risultati delle analisi chimiche non hanno evidenziato nessuna differenza tra i due formaggi, mentre da un punto di vista nutrizionale il contenuto in PUFA (Acidi grassi polinsaturi) è risultato essere più elevato nei formaggi “Sperimentali” (5,39 vs 5,72; P< 0,5) come anche gli acidi grassi della serie n3 (1,08 vs 1,20; P<0,01) e n6 (2,91 vs 3,36; P<0,01). Nessuna differenza è emersa per gli indici di qualità IA, IT, DFA, mentre l’indice OFA è risultato più elevato nei formaggi sperimentali (41,14 vs 42,04; P<0,01).


 

 

CONTROLLO

iSAFE GRAZE

p-value

Microorganismi (log CFU/g)

 

 

 

Lactobacillus spp

6,5

8,24

< 0.01

Lactococcus spp

7,0

7,69

< 0.01

Enterococchi

5,5

4,0

< 0.01

Stafilococchi

5,4

4,4

< 0.01

Enterobatteriacee

5,0

4,0

< 0.01

Acidi grassi (% FA)

 

 

 

CLA

0,67

0,70

> 0.01

PUFA

5,39

5,72

< 0.01

n3

1,08

1,20

< 0.01

n6

2,91

3,36

< 0.01

AI Indice Aterogenico

2,98

2,22

> 0.01

TI Indcie Trombogenico

3,03

3,29

> 0.01

DFA Indice ipercolesterolemico

37,06

37,7

< 0.01

OFA Indice ipocolesterolemico

41,14

42,04

> 0.01

Tabella 1 – Analisi microbiologiche, profilo acidico ed indici nutrizionali

 

Team Università di Messina: 

Luigi Liotta, Cinzia Lucia Randazzo, Georgiana Bosco, Federica Litrenta, Annalisa Amato, Carmelo Cavallo, Marco Scalisi, Maria Lunetta, Vincenzo Lopreiato.

Campagna Spreco Zero

 

 Condividiamo  l'invito all'evento che come Campagna Spreco Zero (https://www.sprecozero.it/giornata-nazionale-di-prevenzione-dello-spreco-alimentare-2025/) organizzano in occasione della 12° giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.

Il 4 febbraio a Roma presso lo Spazio Europa (Via Quattro Novembre, 149) si terrà una giornata di lavoro dal titolo "è tempo di agire", il 2030 è ormai dietro l'angolo e l'obiettivo 12.3 degli SDGs (dimezzare lo spreco) si sta avvicinando temporalmente ma si sta allontanando quantitativamente. Questa giornata di lavoro e studio ha l'obiettivo quindi di lanciare un confronto su cosa e quanto si fa e si può fare per permetterci di avvicinarci all'obiettivo 12.3.
 



 

P.S. l'evento può essere seguito anche in streaming al seguente link https://www.youtube.com/live/BIS176fjvvQ









mercoledì 29 gennaio 2025

Al via l’VIII Incontro Nazionale della Rete Politiche Locali del Cibo

 appuntamento annuale per chi si occupa di politiche locali e urbane del cibo in Italia.

In  questa pagina  trovate tutte le informazioni sull'evento: il programma completo e definitivo, la lista di seminari organizzati dai Tavoli di Lavoro e informazioni logistiche.

Ci teniamo ad informarvi che le sessioni plenarie potranno essere seguite in remoto a questo canale: https://media.unito.it/?channel=4


Vi ricordiamo che l'Assemblea della Rete sarà anticipata da un momento di confronto il venerdì pomeriggio, ma al fine di dare spazio a commenti e interventi da parte di un ampio numero di partecipanti, proseguirà online il 6 febbraio alle 16.00. L'Assemblea fa parte a tutti gli effetti dell'Incontro Nazionale. Venerdì pomeriggio comunicheremo le modalità di collegamento, che poi invieremo a tutta la ReteVi anticipiamo che fra poche ore riceverete il link per accedere a un documento prodotto dal Comitato di Gestione della Rete, che verrà discusso e validato in Assemblea: Cosa sono le Politiche Locali del Cibo: definizioni, principi e approcci per la trasformazione dei sistemi alimentari locali 




 




















 



martedì 28 gennaio 2025

Cibo e paesaggio

  Il tavolo "Cibo e paesaggio" si riunirà in occasione dell'Incontro Nazionale di Torino. 


Per animare il dibattito del nostro tavolo di lavoro abbiamo invitato due ospiti, Michele Bove (Parco del Ticino) e Giovanni Molina (Ufficio Agricoltura del Comune di Milano) che da decenni lavorano per la valorizzazione e gestione di paesaggi agricoli sostenibili, produttori di cibo sano, basati su antichi saperi e nuove tecnologie, in equilibrio con le risorse naturali. Con loro discuteremo del riconoscimento del valore di alcuni dei paesaggi della pianura irrigua, del loro ruolo per la società contemporanea, della loro inclusione in una politica territoriale a ampia scala.
L'incontro avrà luogo venerdì 31 gennaio ore 9:30-11:00  
Chi non potrà essere presente a Torino potrà seguire l'incontro anche a distanza, collegandosi a questo link



Consumi, stili di vita e sostenibilità

 

31 gennaio, dalle 11:30 alle 13  


sarà anche possibile seguire online a questo  





sabato 25 gennaio 2025

AKIS Sistemi a supporto delle decisioni

 NinoSutera

Il Dipartimento Agricoltura  con DDG del 2021 ha istituito la Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura  La Sicilia è stata una delle prime regioni a dotarsi di uno strumento di animazione territoriale, condiviso e diffuso che oggi conta diverse centinaia di    stakeholder                   In questa sezione   intendiamo valorizzare l'impiego dei Sistemi di Supporto alle Decisioni (SSD), strumenti innovativi che forniscono un supporto pratico a consulenti, formatori e operatori AKIS, facilitando l'introduzione e la diffusione delle innovazioni tra le imprese e i territori rurali. Scopri alcuni SSD, messi a disposizione da strutture pubbliche e liberamente accessibili, che affrontano i temi prioritari della PAC 2023-2027:


GestInnova
Consente di identificare attraverso una serie di indicatori gli ambiti regionali che presentano criticità economiche, ambientali e sociali. Il fine è aiutare a comprendere se è opportuno incentivare l'adozione di specifiche innovazioni da parte delle imprese e verso quale direzione.
Clicca qui per vedere il webinar di presentazione

AP Decisio
Strumento realizzato dal CREA-PB per svolgere simulazioni in merito alla convenienza economica associata ad un investimento in agricoltura di precisione (AP).
Clicca qui per vedere il webinar di presentazione

EvaInnova
Strumento di valutazione della sostenibilità economica, finanziaria, ambientale e sociale di un investimento innovativo in agricoltura al servizio di tecnici, consulenti e imprenditori. L'obiettivo è quello di permettere una prima valutazione di un nuovo investimento in relazione alla sua convenienza economica, alla fattibilità finanziaria e alla capacità di rispondere ai fabbisogni del territorio. 
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DSS Carbon and Water Footprint
Applicativo realizzato nell'ambito del progetto Smart Future Organic Farm (PSR Puglia 2014-2022) finalizzato al calcolo dell'impronta idrica e di carbonio della granella di frumento duro al fine di valutarne i benefici ambientali.
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AgriCS
Piattaforma di strumenti di supporto decisionale per l'agricoltura realizzata dall'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (ERSA) per veicolare i risultati della sperimentazione e le conoscenze in agricoltura attraverso una serie di applicazioni modellistiche. Include modelli sullo sviluppo di patogeni e parassiti delle colture e strumenti per l'irrigazione, la fertilizzazione e la simulazione degli effetti delle scelte tecniche e gestionali delle aziende agricole valutati in termini di impronta ambientale e bilancio energetico.  
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IRRIFRAME
Piattaforma realizzata dal Consorzio di bonifica di II grado per il Canale Emiliano-Romagnolo (CER), fornisce consigli irrigui sul momento di intervento e sui volumi da impiegare per un uso efficiente delle risorse idriche. Lo strumento impiega il metodo del bilancio idrico basato su dati meteorologici, pedologici e di falda. 
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AgroSat
Piattaforma libera e gratuita realizzata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) per l'agricoltura di precisione. AgroSat offre: accesso diretto ai dati satellitari per monitorare lo stato delle colture e la resa potenziale; mappe di concimazione compatibili con GIS e sistemi a rateo variabile; previsioni meteo dedicate e dati delle stazioni agrometeorologiche locali; valutazione del contenuto idrico delle colture per ottimizzare l'uso dell'acqua; servizi aggiuntivi tra cui appunti di campagna, messaggistica, tracciabilità, studio e analisi di dettaglio degli appezzamenti.
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