domenica 10 agosto 2025

COMUNE DI POLIZZI GENEROSA - 68^ Sagra delle Nocciole- Settimana Food

 

 



 


Dal 11 al 17 agosto torna la sagra delle nocciole- settima Food a Polizzi Generosa, giunta alla sua 68° edizione.

Nuovamente per le strade del borgo, respiri di Sicilia più tinta colorate e allestimenti a tema caratteristici che ricordano l’economia primaria di un tempo che affonda le radici nell’agricoltura.

Danze e ritmi folkloristici, musiche di tradizione, ricordano il vanto di un tempo dove si raccontano i linguaggi popolari, gli usi, i costumi e tutto ciò che non è mai stato dimenticato.

Si ripercorrono nei tre giorni più momenti fatti da più “quadri viventi”, di una Sicilia che ha fermato il suo tempo affondando le radici in un passato che viene ancora una volta vissuto e valorizzato, per certi versi un po’ rivisitato alla luce più moderna del presente.

“Questa iniziativa è finanziata dall’ Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea – dipartimento regionale dell’agricoltura” 

 

Prova certa di aver comunque ben saputo tramandare gli intrecci,i riti e le consuetudini identitarie fino alla quotidianità contemporanea.

Un impegno costante che nel tempo ha sempre dato i suoi risultati e soddisfazioni al comune madonita.

Sempre più presenze registrate per questo evento che nel tempo ha dato prova di continuità fra generazioni.

Punto di forza, il credere in un territorio facendo trasparire la voglia di presentare un luogo accogliendo al meglio con il suo migliore biglietto da visita. In ogni angolo, un dettaglio da scoprire che rimanda alla storia del luogo attraverso l’abilità artistica di mani che creano e fanno sostare ammirando, valorizzando la semplicità.

È un poter presentare un territorio intriso di fascino d’arte ed un invito in più per scoprire ed apprezzare le peculiarità e caratteristiche, bellezze architettoniche conservate.

Associazioni locali collaborano al meglio, un rapporto sinergico con l’amministrazione comunale per la riuscita. Più spettacoli proposti durante l’evento ad allietare le giornate e a immergersi nell’intero contesto. Da anno in anno, sempre più protagonisti hanno caratterizzato l’evento.

Quest’anno sarà la volta di una cover giorno 11 “da Lucio a Lucio”, si prosegue giorno 12 con il concerto di Giulia Mei, giorno 13 sarà protagonista “Polizzi Night Food con Salvo e Grace, giorno 14 con i Barracuda Live, giorno 16 Shakalab in concerto e infine giorno 17 con  la sfilata dei carri siciliani e con  i gruppi folk Gruppi Folk internazionali concludendo con  Calisnayo and Mary.

Una moltitudine di scenari tipici apriranno i sipari  lungo le strade fino a convergere dinanzi al Piano: luogo principale di eventi e spettacoli, manifestazioni polizzane. Sempre un grande raduno di gente proveniente da più luoghi, non soltanto di paesi limitrofi ma anche di terre straniere.

Polizzi, specialmente in questo periodo dell’anno, offre il meglio con la sua accoglienza e generosità con cui si contraddistingue, non soltanto per il nome che porta, ma poiché la sua “generosità” è il senso d’ospitalità: l’aprire le porte di casa mettendo a disposizione ciò che il luogo può donare, nei frutti che questo grande albero prolifico cerca nel piccolo di poter sempre offrire ad ogni visita.

Ogni anno, più proposte, tra cui, molto attesi, i gruppi folk provenienti da parti varie del mondo. Un momento d’ interscambio culturale di forte fascino.

Una possibilità oltretutto, di poter conoscere, seppur in piccolissima parte, le tradizioni e le altre culture ricche di fascino mediante la musica, il costume, i colori di luoghi e realtà lontane con cui poter entrare in contatto attraverso i colori e i ritmi di terre lontane. Questo e molto altro a Polizzi Generosa, che festeggia la sua sicilianità.

Quest’anno sarà la volta del gruppo “Il sud” che suonerà in concerto avviando la prima serata esibendosi nella grande piazza; il 17 spazio al fagiolo badda cooking show, che potrà essere meglio conosciuto fra le sue caratteristiche e lanciato fra i prodotti bio con cui si caratterizza il paese di Polizzi e in serata, la proposta di maggiore divertimento e coinvolgimento per riunirsi e stare insieme, sarà fatta dagli Skatematti, per scatenare gli animi in spirito di divertimento e leggerezza. Il 18, la sfilata dei carri siciliani e i gruppi folk provenienti dall’ Italia, Macedonia, Polonia, Romania, Serbia, Bolivia.

Una moltitudine di scenari tipici apriranno i sipari  lungo le strade fino a convergere dinanzi al Piano: luogo principale di eventi e spettacoli, manifestazioni polizzane. Sempre un grande raduno di gente proveniente da più luoghi, non soltanto di paesi limitrofi ma anche di terre straniere.

Polizzi, specialmente in questo periodo dell’anno, offre il meglio con la sua accoglienza e generosità con cui si contraddistingue, non soltanto per il nome che porta, ma poiché la sua “generosità” è il senso d’ospitalità: l’aprire le porte di casa mettendo a disposizione ciò che il luogo può donare, nei frutti che questo grande albero prolifico cerca nel piccolo di poter sempre offrire ad ogni visita.

Ogni anno, più proposte, tra cui, molto attesi, i gruppi folk provenienti da parti varie del mondo. Un momento d’ interscambio culturale di forte fascino.

Una possibilità oltretutto, di poter conoscere, seppur in piccolissima parte, le tradizioni e le altre culture ricche di fascino mediante la musica, il costume, i colori di luoghi e realtà lontane con cui poter entrare in contatto attraverso i colori e i ritmi di terre lontane. Questo e molto altro a Polizzi Generosa, che festeggia la sua sicilianità.

giovedì 7 agosto 2025

“Borghi e Monti d’aMare Festival 2025

 Redazione

Adesso, è il turno della prima tappa costiera nell’ambito di “Borghi e Monti d’aMare Festival 2025” , che è iniziato lo scorso 27 luglio con il “Castroreale Jazz Festival”, raccogliendo larghi consensi e spegnendo la sua 25esima candelina. 



Il 6 e il 7 agosto la manifestazione che è venuta alla luce su idea e promozione del Gal Tirrenico Mmb, con un programma di Sviluppo Rurale, si sposta a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, lungo la Spiaggia di Calderà a Piazza delle Ancore, per portare la mission principale in tutti e tredici i centri, incorporati nella Compagine di Azione. 

Il Gal Tirrenico, attraverso questo progetto congegnato da anni, si incastra con le Amministrazioni comunali per dare valore ad ogni località con le sue caratteristiche peculiari e punta ad indicare una identità significativa che varchi lo Stretto e si proietti verso il mondo con un “motore di squadra”. 

Venerdì 8 agosto, si procederà con la tappa di Tonnarella di Furnari che è stata riprogrammata sempre al Parco Urbano, dopo il rinvio del 4 agosto dovuto alle cattive condizioni meteo. 

L’orario di apertura di tutte le rassegne è fissato per le ore 19.15 per quanto riguarda il segmento che si lega ai ragionamenti culturali con temi di dibattito che rilanciano il territorio e con il Villaggio Enogastronomico che presenta una sorta di paniere globale di tutte le rappresentanze geografiche. 

“Borghi e Monti d’aMare Festival 2025” a Barcellona P.G. vedrà un talk show con ospiti il presidente del Gal Tirrenico - professor Carmelo Pietrafitta, il professor di Analisi di Mercato Flippo Grasso del Dipartimento di Scienze del Turismo di Messina, l’onorevole Tommaso Calderone – deputato a Montecitorio e il direttore generale del Gal Tirrenico architetto Roberto Sauerborn. 

A conclusione di questa tavola rotonda, rulli di tamburo per il momento da acquolina in bocca ovvero quello gastronomico con l’esibizione dello chef Tindaro Ricciardo che permette di conoscere i metodi di preparazione tradizionali, le ricette dell’Area proposta (per esempio, a Castroreale ha realizzato un piatto unico il “Boccone Fiorito” cioè la zucchina lunga da pergola ripiena di zucchina e tante materie prime di qualità e aromi) e le espressioni di ristorazione che ricadono su questo versante. In tutto, si divulgheranno Undici Bocconi per le Undici tappe che sono in connubio parte con il Villaggio. 

Parallelamente, le tipicità agroalimentari in mostra e in assaggio (con una considerevole testimonianza dell’Associazione “Demetra”) consentono di ampliare il raggio di conoscenza dei gusti dei visitatori rispetto al contesto e forgiare una ribalta per i produttori. 

 

La stessa impostazione culturale si materializzerà a Tonnarella, sullo strepitoso lungomare che quasi si aggancia alle Isole Eolie, venerdì 8 agosto sempre alle 19.15 circa, con un talk show dove la conversazione si svilupperà con il sindaco dottor Felice Germanò, il  coordinatore nazionale della Rete “Borghi GeniusLoci De.Co.”   e il direttore del Gal Tirrenico architetto Roberto Sauerborn. Anche in questa latitudine, ci sarà l’opportunità di assistere al Cooking Show dello chef e apprezzare una pietanza della memoria regionale. 

La regia Gal Tirrenico ha reso possibile di strutturare un parterre di studiosi, di artisti, di opinionisti dell’attualità, di amore verso la cucina, sostenibilità e natura e di tracciare un apparato di crescita per la Filiera Turistica Territoriale. 


 Il format GeniusLoci De.Co., adottato da tante amministrazioni lungimiranti, si articola in un percorso culturale composto da 12 steps, di cui l’audizione pubblica rappresenta uno dei momenti fondamentali. Il modello si basa su cinque elementi essenziali: Territorio, Tradizioni, Tipicità, Tracciabilità e Trasparenza.

Come sottolineava il compianto Luigi Veronelli, ideologo delle De.Co. grande enologo e gastronomo, il genius loci rappresenta “l’intimo ed imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva”. Un concetto che si traduce nella pratica: “il Genius Loci si visita nel territorio e si assapora nel piatto”.

“Borghi GeniusLoci De.Co.” rappresenta così una strategia culturale innovativa per la difesa delle peculiarità territoriali, dove l’unicità dell’identità locale diventa l’arma vincente contro l’omologazione globale. Un percorso che non solo preserva le tradizioni, ma le trasforma in opportunità concrete di sviluppo economico e culturale per il territorio.

Ogni sito poi deve fare la sua parte, recependo gli input forniti dalla macchina operativa inaugurale. Castroreale certamente può vantare lo zoccolo duro della Musica Jazz schierando personalità su scala internazionale nella bellissima Piazza Pertini, ribattezzata popolarmente “Piazza delle pietre”: andando a ritroso il 3 agosto – il trombettista torinese Fabrizio Bosso in Quartetto trasmettendo tutta la sua dirompenza creativa; il 2 agosto, Francesco Cafiso & Mauro Schiavone con l’unicità del sax alto, che duetta con il virtuoso pianista; il 1° agosto, la sicilianità del sax di Giambruno 4ET featuring con il professionista francese Nicolas Folmer alla tromba; il 31 luglio, con la poliedrica e divertente Conturband, che ha fatto ballare con la spensieratezza di 14 strumentisti un po’ acrobatici; per terminare nella narrazione dei concerti,

  

 Alla moderazione delle tavole rotonde e all’intrattenimento giornalistico dello Show dello chef è la cronista Marcella Ruggeri.
 

 

 

Canna da zucchero, non solo un ipotesi

                                                    NinoSutera
Si lavora alla  strada della canna da zucchero  Born in Sicily.
 La presentazione il prossimo 9 Agosto ad Acquedolci
L'Assessorato da sempre ha posto attenzione alle istanze e alle richieste che provengono dai territori

“D’oro, alla piantagione di canna da zucchero, fiorita, al naturale, terrazzata di verde; alla campagna di argento mareggiata di azzurro. Ornamenti esteriori da comune”

Recita così il Decreto del Presidente della Repubblica datato 15 dicembre 1981, con il quale si ufficializza ma soprattutto si lega in maniera indissolubile la canna da zucchero al comune di Acquedolci in quel di Messina. Probabilmente unico in Europa e forse oltreoceano a rappresentare l’amata saccharum officinarum, anche chiamata cannamedda, cannamiele o più semplicemente canna da zucchero nel proprio stemma civico e ovviamente anche nel gonfalone municipale del piccolo comune in provincia di Messina.




RETE REGIONALE SISTEMA DELLA CONOSCENZA

La canna da zucchero in Sicilia merita di essere riscoperta e valorizzata, non solo per il suo valore storico e culturale, ma anche per le sue potenzialità economiche e ambientali. E la produzione del primo rum made in Sicily, interamente prodotto in terra siciliana, è un segno di come sia possibile essere protagonisti nel mercato dei distillati, offrendo un prodotto di qualità e di origine controllata. Ma andiamo con ordine.  

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 La Sicilia è una terra di antiche e nobili tradizioni agricole, che ha saputo conservare e valorizzare i suoi prodotti tipici e le sue eccellenze enogastronomiche. Tra le colture che hanno segnato la storia e la cultura dell’Isola, una delle più affascinanti e dimenticate è quella della canna da zucchero, una pianta tropicale che ha trovato in Sicilia un clima ideale per la sua crescita e trasformazione.

E a proposito di trasformazione, oltre all'”oro bianco” (come veniva definito lo zucchero), risale al 1600, ed esattamente ad Avola (Siracusa) la prima produzione di rum ottenuto dalla fermentazione e distillazione del succo o della melassa di canna da zucchero. La tradizione del rum ad Avola si perse nel tempo, tuttavia, fino a quando, nel 2020, un imprenditore locale, Corrado Bellia, decise di riprendere la coltivazione della canna da zucchero e di realizzare il primo rum 100% siciliano, con il marchio “Avola Rum”. A questo, nei giorni scorsi è stato affiancato anche il primo Rum interamente distillato in Sicilia, a Modica, grazie al sapiente lavoro della distilleria Alma, che lavora al progetto dal 2021. Il rum è prodotto con il metodo “agricolo”, che utilizza solo il succo fresco di canna da zucchero coltivata in Sicilia, senza aggiunta di altri ingredienti. Il succo viene fermentato con lieviti selezionati e distillato in alambicchi discontinui a vapore. Il rum viene poi lasciato maturare in botti di rovere per almeno 12 mesi.



La storia delle origini del rum ha ancora dei lati da far emergere. Di certo, la canna da zucchero in Sicilia fa riecheggiare i segni di un fiorente passato, ancora poco visibile ma tangibile. Un’impronta storica è data dall’inserimento iconografico di quattro culmi di canna da zucchero nel Gonfalone di Acquedolci, un piccolo centro in provincia di Messina, autonomo dal 1969 e che negli anni ’80 ha inserito come simbolo identitario la pianta della canna da zucchero, a memoria della coltivazione e trasformazione in zucchero. Proprio ad Acquedolci esisteva uno dei maggiori Trappeti dell’isola secondo solo a quello di Avola. La testimonianza storica della canna da zucchero in Sicilia è concreta anche a Trappeto 

RETE

 

lunedì 4 agosto 2025

L'esaltazione dell'identità territoriale al Festival del Gattopardo

 

Una serata dedicata al gusto e alle radici culturali ha chiuso il Festival del Gattopardo a Santa Margherita di Belìce, nel secondo cortile del Palazzo Filangeri di Cutò. Protagoniste le specialità gastronomiche delle Terre Sicane e i dolci descritti nel celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa.

Una brigata di pasticceri artigianali dell’associazione Umat,   ha realizzato una cassata siciliana  servita al pubblico accanto ai mini “Trionfi di Gola” preparati dalle lady chef pastry della Federazione italiana cuochi in abbinamento ai vini del territorio. Un grande omaggio al dolce simbolo del Gattopardo realizzato nella sua versione originale.


 

Durante la serata, la “Tavola del Gattopardo” di Santa Margherita ha ricevuto il riconoscimento di ambasciatrice dell’identità territoriale nell’ambito del percorso culturale “Borghi GeniusLoci De.Co.”. Inaugurata anche l’enoteca del Gattopardo, uno spazio dedicato ai vini delle Terre Sicane in collaborazione con l’ente Strada del vino.

Al talk show hanno partecipato numerosi ospiti: il sindaco Gaspare Viola, definito custode dell’identità territoriale, l’assessora al turismo Debora Ciaccio, il coordinatore della rete nazionale Borghi GeniusLoci De.Co. Nino Sutera, il maestro pasticciere e Cavaliere del lavoro Nicola Fiasconaro, e la Lady Chef Concetta Marino, erede della tradizione dei dolci conventuali di Palma di Montechiaro, cresciuta nel convento delle Benedettine e oggi impegnata nella valorizzazione dei “Ricci”, iscritti nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia.


 

Nel corso della serata, Concetta Marino è stata insignita del titolo di custode dell’identità territoriale, affiancata dal maestro pasticciere Lillo De Fraia, anche lui ambasciatore della pasticceria siciliana e Cavaliere del lavoro.

Presenti inoltre lo chef Rosario Seidita, presidente regionale della Federazione italiana cuochi; lo chef Paolo Austero, segretario generale dell’associazione U.M.A.T.; lo chef Giovanni Chianetta, presidente provinciale dell’associazione cuochi e pasticceri Agrigento e docente all’istituto Salvatore Schifano; lo chef Giovanni Montemaggiore, presidente regionale dei Disciples d’Auguste Escoffier e i patron pastry chef Salvatore Santangelo, Giuseppe Viola e Calogero Milione.

A seguire, la cerimonia di svelamento della targa e la consegna al sindaco Gaspare Viola della bandiera ufficiale della rete nazionale dei Borghi GeniusLoci De.Co. In chiusura, la performance dei maestri di danza storica Rita La Sala e Antonino Barbera della CNDS School, che hanno eseguito il Valzer del Gattopardo.

La serata, condotta da Nino Graziano Luca, ha concluso la tre giorni del Festival Gattopardiano. In occasione della premiazione del 2 agosto, che ha visto il riconoscimento agli scrittori Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice per il saggio “Operazione Gattopardo” (Feltrinelli), si sono contate oltre 1.500 presenze

 

sabato 2 agosto 2025

Acquedolci Convegno sulla Canna da Zucchero

 


 Paolo Salanitro, Benedetto Rotelli

Sabato 9 agosto alle ore 18.00 presso l'Aula Consiliare del comune di Acquedolci si terrà un primo importante Convegno sulla Canna da Zucchero, il cui tema va dal recupero del patrimonio identitario, alle opportunità. L'iniziativa rientra  tra le attività del  European Rural Parliament Italy   che ha al suo attivo tantissime iniziative, ispirati dal concetto del born in sicily e dai borghi genius loci De.Co.  

Esperti del settore tracceranno le linee guida per un percorso culturale ed economico, a livello regionale tra i Comuni che furono interessati della coltivazione della Canna da Zucchero (Cannamele) e dalla commercializzazione dello zucchero, fino alla trasformazione in Rum.  

Gli Arabi, durante la loro espansione nel Mediterraneo, introdussero la coltivazione della canna da zucchero in Sicilia, con il passare del tempo la Sicilia divenne un importante centro di produzione di zucchero, con mulini (trappeti) dedicati alla lavorazione della canna da zucchero, successivamente la produzione siciliana di zucchero perse competitività con la scoperta dell'America e la conseguente produzione a basso costo favorita dalla schiavitù.

Aziende della Sicilia, Calabria e Campania, hanno messo nuovamente in coltura la Canna da Zucchero, per la produzione del Rum, distillato già prodotto in Sicilia ai tempi del Gattopardo. Con il convegno ad Acquedolci si vuole dare vita ad un Percorso ovvero  fare rete tra i comuni interessati in passato dalla coltivazione della coltura, cercando di archiviare più informazioni utili alla realizzazione di un percorso, che valorizzi la storia identitaria dei luoghi, "una strada della Canna da Zucchero e dei Trappeti" per mantenere non solo viva la memoria storica di una coltura agraria che rese florido il commercio, ma anche come attuale diversificazione agroindustriale, alla luce degli evidenti cambiamenti climatici, adattandola alle nuove esigenze del mercato, utilizzando le nuove tecniche d'irrigazione,  utilizzando  una delle piante C4 che maggiormente assorbono CO2, quindi una essenza botanica importante sia come pianta alimentare, sia come biomassa da energia. 

Il lavoro preparatorio del Convegno è stato condotto da Paolo Salanitro, Benedetto Rotelli, da Roberto Condipodaro Assessore alle Attività Produttive del comune di Acquedolci , dal Vice Sindaco Salvatore Ricca, dal Presidente del Consiglio Giuseppe Salerno. Importante è stato l'impegno del consulente Sergio Mezzanotte e dell'Assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Lupica,  dal Sindaco Alvaro Riolo che in questi anni ha dato spazio ad attività e visibilità a questa coltura simbolo identitario di Acquedolci, unico comune in Europa ad avere impresso sul Gonfalone Istituzionale quattro culmi di Canna da Zucchero, scelta voluta negli anni '80 dal prof.re  Alfonso Di Giorgio già Assessore alla Cultura.

La data del Convegno non è casuale, ma si realizza nella settimana dei festeggiamenti di San Benedetto il Moro, Santo Patrono di Acquedolci, e Compatrono della Città di Palermo,  San Benedetto nasce a San Fratello da due africani, Cristofalo, schiavo di casa Manasseri e Diana, schiava della  famiglia Larcan, è legato alla coltura della Canna da Zucchero per via della mano d'opera degli schiavi utilizzata alla coltivazione nei campi di Acquedolci allora territorio di San Fratello.  

Al Convegno parteciperanno  relatori sia in presenza che da remoto, un occasione di confronto ricco di spunti ed idee che saranno acquisite dal dott. Nino Sutera, coordinatore della Rete Regionale Sistema della Conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura i relatori in presenza saranno il prof. Antonio Morreale, il prof. Francesco Maria Raimondo, il dott. Giuseppe Ingrillì, il dott. Natale Torre, l'imprenditore Riccardo Catania, la prof.ssa Arianna Oddo.  

Mentre interverranno con contributo da remoto: il dott. Corrado Bellia e la dott.ssa Francesca Gringeri Pantano da Avola, la dott.ssa Roberta Mentesana dell'Università di Barcelona (Spagna), la dott.ssa Anna Martano da Siracusa, il dott. Marco Graziano da Bologna, il dott. Pietro Proietto da Misilmeri. 

Al convegno sarà presente una mostra esclusiva di fogli di carta realizzata con lo scarto di lavorazione della Canna da Zucchero a cura della prof.ssa Arianna Oddo, una esposizione di Rum siciliani e campani delle aziende Alma, Avola Rum e Berola Distillati, si potrà assagiare il succo fresco appena estratto per pressatura a freddo delle Canne da Zucchero a cura di Benedetto Rotelli e Paolo Salanitro ideatori del progetto, si darà vita ad un assaggio guidato al Rum a cura di Riccardo Catania,si potranno osservare Cultivar/Cloni di Canna da Zucchero dei Vivai Natale Torre,  importante la presenza della IRRITEC SPA che esporrà materiale innovativo nel campo dell'irrigazione tradizionale e della subirrigazione idonee per piante tropicali e sub tropicali, azienda leader presente in 120 paesi del mondo. 

L'evento moderato da  Giuseppe Ingrillì Presidente di SiciliAntica di Capo d'Orlando vedrà la regia del dott. Fabio Carollo.


giovedì 31 luglio 2025

Povertà alimentare e non solo...

 

Per il terzo anno consecutivo,  un rapporto sui numeri relativi alla povertà alimentare in Italia.
L’analisi si basa sui principali dati disponibili nel database ISTAT, a partire dall’indagine sulle condizioni di vita delle famiglie (EU-SILC), dalla FIES (la scala basata sull’esperienza dell’insicurezza alimentare) e dall’indagine sui consumi.



Nel 2023, circa l’11,8% della popolazione sopra i 16 anni ha sperimentato almeno una forma di deprivazione alimentare, secondo l’indice di Deprivazione Alimentare Materiale o Sociale (DAMS). Si tratta di circa sei milioni di persone, in aumento rispetto all’anno precedente. Tra queste, tre milioni vivono difficoltà di tipo materiale – legate all’impossibilità economica di accedere a un’alimentazione adeguata – mentre quasi due milioni si trovano in una condizione di esclusione sociale legata al cibo, ad esempio per l’impossibilità di vivere il pasto come momento di socialità e condivisione con altri. Oltre un milione di persone sperimenta entrambe le forme.

Nonostante il numero complessivo di persone formalmente a rischio di povertà sia diminuito (da 9,7 a 9,2 milioni), è aumentata la quota di chi, all’interno di questa fascia, vive anche una condizione di povertà alimentare. Ma il dato forse più significativo riguarda chi non è classificato come povero secondo le soglie ufficiali: 3,6 milioni di persone vivono comunque una condizione di deprivazione alimentare, spesso invisibile agli strumenti di intervento pubblico.

Secondo i dati FIES, che misurano l’insicurezza alimentare sulla base delle esperienze vissute dalle persone in relazione all’accesso al cibo, nel 2023 circa il 3,6% della popolazione italiana – pari a oltre 1,8 milioni di individui – ha vissuto una condizione di insicurezza alimentare moderata o grave.
L’insicurezza moderata si riferisce a situazioni in cui si è costretti a ridurre la qualità o la varietà del cibo, diminuire le quantità o saltare i pasti; quella grave implica invece l’assenza completa di cibo per uno o più giorni.
I risultati appaiono più contenuti rispetto ai dati del DAMS perché si tratta di uno strumento pensato per essere applicato in contesti molto diversi, in particolare nei Paesi dove l’insicurezza alimentare assume forme più gravi e diffuse.
Pur con questi limiti, la FIES resta uno strumento prezioso per cogliere la dimensione vissuta del fenomeno, a partire dalle esperienze quotidiane delle persone.

Questi dati confermano che la povertà alimentare non coincide semplicemente con la mancanza di risorse economiche, ma è legata a un intreccio di disuguaglianze che colpiscono la vita quotidiana: precarietà lavorativa, aumento degli affitti, rincari dei beni essenziali, figli a carico, disuguaglianze di genere, background migratorio.
Il cibo, in questo scenario, diventa spesso la prima voce su cui si risparmia, generando forme di esclusione silenziosa anche tra chi ha redditi medio-bassi.

È qui che la povertà alimentare assume forme meno visibili, fatte non necessariamente di scarsità assoluta di cibo, ma di rinunce silenziose e quotidiane. Si rinuncia alla varietà e alla qualità, alla possibilità di scegliere, di condividere un pasto, di vivere l’alimentazione come esperienza di piacere, cura e relazione.
È una condizione che investe profondamente il rapporto quotidiano con il cibo, influenzando le pratiche, le emozioni e i legami sociali. Non è solo deprivazione materiale, ma anche psicologica e relazionale, perché il cibo non è semplicemente nutrimento: è dignità.

Misurare non è solo un’operazione tecnica, ma un atto politico. Le scelte su cosa osservare, come definirlo e come rappresentarlo influenzano la comprensione del fenomeno, la lettura delle sue cause e, di conseguenza, le risposte che vengono messe in campo.
È quanto abbiamo cercato di mostrare anche nel rapporto Fragili equilibri, che esplora la povertà alimentare a partire da disuguaglianze, vissuti e dimensioni invisibili.

Di fronte a questi dati, le risposte messe in campo dalle istituzioni e dalla società civile restano ancora frammentarie. L’Italia non dispone oggi di una politica organica di contrasto alla povertà alimentare.
Gli interventi pubblici si concentrano sulle situazioni più estreme, senza affrontare le cause strutturali del fenomeno né raggiungere quelle fasce di popolazione che, pur vivendo condizioni di difficoltà, restano escluse dai canali tradizionali di sostegno.
È urgente ripensare approcci e strumenti, superare lo stigma che ancora accompagna l’accesso all’aiuto alimentare e costruire percorsi capaci di rispondere non solo al bisogno materiale, ma anche al benessere psicologico, alle relazioni sociali, alla solitudine.

Allo stesso tempo, servono politiche strutturali che agiscano sulle disuguaglianze territoriali, socio-economiche e di genere, che rafforzino i redditi, migliorino l’accessibilità al cibo sano.
In quest’ottica, il riconoscimento del diritto all’accesso universale alla mensa scolastica sarebbe un passo fondamentale per contrastare la povertà alimentare minorile.
Un diritto che ancora oggi non è garantito nel nostro ordinamento, ma che rappresenta una misura concreta e necessaria.


DOSSIER

Cianciana (AG): al via la 5° edizione della Sagra del Raccolto, dei Grani antichi, Cereali e Legumi

 



 
Dal 31 luglio al 3 agosto, Cianciana promuove i prodotti dell’agroalimentare di alta qualità del suo territorio con quattro giorni di eventi tra showcooking, talk show, degustazioni e un ricco intrattenimento serale. Attesi gli spettacoli musicali di Lello Analfino ed Enrico Nigiotti e il cabaret di Sasà Salvaggio.
 
Torna a Cianciana, più ricca e vivace che mai, la Sagra del Raccolto, dei Grani antichi, Cereali e Legumi in programma dal 31 luglio al 4 agosto nella location di Piazza Aldo Moro.

 

Si tratta della quinta edizione della manifestazione, nata con grande successo nel 2019 e sostenuta con entusiasmo dalla locale amministrazione che punta a promuovere le produzioni agroalimentari del territorio. I Grani Antichi, così come i Cereali e i Legumi siciliani, e in particolar modo quelli prodotti nell’areale agrigentino di Cianciana, sono stati oggetto negli ultimi anni di una riscoperta e valorizzazione che fa leva sullo studio dei benefici che a questi prodotti sono riconosciuti nell’ambito di un’alimentazione sana e genuina. L’uso di questi prodotti, infatti, non solo valorizza il km 0, ossia il consumo di produzioni locali di qualità, ma ha portato a riscoprire un patrimonio di cultivar per lungo tempo dimenticate e di ricette che si legano ad antiche tradizioni popolari. Così è stato possibile riscoprire e promuovere il Cece rosso di Cianciana (riconosciuto dal Ministero, con l’iscrizione P.A.T. - prodotti alimentari tradizionali), il pregiato Tartufo dei Monti Sicani, il Pistacchio della Valle del Platani e un olio pregiatissimo di varietà c.d. Pidicuddara che le aziende locali coltivano e producono.


 
L’Amministrazione, con in testa il sindaco Francesco Martorana e gli assessori all’agricoltura, Paolo Manzullo e allo Sport, Turismo e Spettacolo, Liborio Curaba, è impegnata nel valorizzare questi prodotti a fianco al Movimento Terra è Vita, presieduto da Pino D’Angelo, mettendo insieme tutte queste esperienze e affidando ogni anno alla Sagra il compito di accendere i riflettori su un territorio ricchissimo di eccellenze coinvolgendo i produttori locali e sostenendo l’iniziativa imprenditoriale.




 
Quando poi qualità e gusto incontrano i migliori chef isolani, artisti e performers in una manifestazione aperta al pubblico e gratuita, il successo è garantito. Ed è così che a Cianciana, cittadina cosmopolita dell’agrigentino che accoglie da anni scrittori, attori e personalità di tutto il mondo che l’hanno scelta per l’atmosfera tipica, la Sagra del Raccolto, dei Grani antichi, Cereali e Legumi apre le porte alla sua quinta edizione, all’insegna della continuità e della valorizzazione di un modello che piace e convince.
 
Il programma della manifestazione, condotta dalla giornalista Rosy Abruzzo, prevede l’apertura giovedì 31 luglio alle ore 21.00 con la Festa del Raccolto e la tradizionale Manciata di Ciciri e Favi, una antichissima tradizione dalle radici pagane alla quale i ciancianesi sono molto legati, un appuntamento unico nel suo genere che esalta lo spirito di accoglienza e generosità dei ciancianesi. Le origini della “Festa del Raccolto” si perdono nella notte dei tempi: rappresenta il ringraziamento dei contadini alla divinità per l’abbondanza e la bontà del raccolto. In questa serata la comunità ciancianese, grazie al lavoro della locale Pro Loco, si stringe attorno ad un festoso convivio degustando l'antico piatto di ceci, fave e frumento, buon vino e il dolce tipico del luogo, “Le Sfingi “.

 
Si prosegue venerdì 1 agosto con il riconoscimento in pubblica audizione di “Cianciana Borgo GeniusLoci De.Co.”, un percorso che mira a salvaguardare e promuovere i comuni a forte vocazione identitaria. Nel frattempo lo spettacolo musicale dei Sikanian Street Band allieterà le vie del centro storico con la sua musica travolgente. Alle 21.00, sul palco si accendono i fornelli per lo showcooking del cuciniere palermitano Salvo Terruso, in arte Il Pastaio Matto. La serata proseguirà in Salita Regina Elena con il concerto del frontman dei Tinturia, che porta sul palco il suo nuovo show, Lello Analfino Tork & Star.



 
 Sabato 2 agosto, dopo un momento di approfondimento con il convegno open air “Sicilia Agroecologica: Cuore Mediterraneo del cambiamento” con Guido Bissanti, l’area dedicata agli showcooking ospiterà lo chef marsalese, campione mondiale di cous cous a S. Vito Lo Capo per la Giuria Popolare, Francesco Bonomo che di unirà mare e terra in una ricetta inedita dal nome evocativo “Granuli di terra e di Cous Cous”. A partire dalle 23.00, lo scenario della Salita Regina Elena diventerà set dell’atteso concerto di Enrico Nigiotti, cantautore livornese che ha partecipato ad Amici, Sanremo ed XFactor, con un grande seguito tra i giovani e brani capaci di far cantare intere piazze.
 
Domenica 3 agosto alle ore 20.00 si inizia con il convegno “Il Tartufo dei Monti Sicani e la valorizzazione dei prodotti tipici locali” e si prosegue con una degustazione di prodotti tipici e lo showcooking a tema del Pastaio Matto, Salvo Terruso. A1lle 21.00 il palco di Piazza Aldo Moro ospiterà il pasticcere messinese Lillo Freni che si cimenterà nella preparazione di un dolce estivo realizzato con i prodotti cincianesi. La quattro giorni di eventi si concluderà in leggerezza ed allegria con il cabaret di Sasà Salvaggio.



 
Soddisfatta l’amministrazione per un evento che cresce negli anni e sul quale intende continuare a puntare.
Info e aggiornamenti sulla pagina Facebook Sagra Del Raccolto Dei Grani Antichi, Cereali e Legumi

lunedì 28 luglio 2025

Festival del Gattopardo a Santa Margherita Belìce XX edizione


Dall’1 al 3 agosto le serate finali del Festival del Gattopardo a Santa Margherita Belìce



I vincitori del XX “Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa” sono Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice con il libro “Operazione Gattopardo” edito da Feltrinelli


La cerimonia di conferimento il 2 agosto a Santa Margherita di Belìce con l’attrice Violante Placido, il regista Tom Shankland e l’attrice Roberta Procida (serie Netflix “Il Gattopardo”), il tenore Piero Mazzocchetti. Conducono Nino Graziano Luca e Giusi Cataldo

SANTA MARGHERITA DI BELÌCE (AGRIGENTO) – Si svolgeranno dall’1 al 3 agosto a Santa Margherita di Belìce le tre serate finali del Festival del Gattopardo, legato al XX Premio Letterario Internazionale “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” assegnato quest’anno dalla giuria presieduta da Silvano Nigro agli scrittori Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice per il saggio “Operazione Gattopardo. Come Visconti trasformò un romanzo di destra in un successo di sinistra”. Un libro edito da Feltrinelli in occasione dei 70 anni della Casa Editrice, che sarà presente per l’occasione a Santa Margherita di Belìce e a cui si deve la pubblicazione nel 1958 del capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa divenuto poi il romanzo più tradotto in tutto il mondo.
La XX edizione del Premio Letterario “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” si svolge quest’anno sullo sfondo di altri due importanti anniversari, il centenario della nascita di Andrea Camilleri e il cinquantenario della pubblicazione di “Horcynus Orca” di Stefano D’Arrigo, con un omaggio agli editori Feltrinelli e Sellerio.
Questo il programma delle tre serate del Festival del Gattopardo
Venerdì 1° agosto la serata dedicata al Premio “L’Officina del Racconto”, che si svolgerà a partire dalle ore 21 in piazza Matteotti davanti lo storico Palazzo Filangeri di Cutò, si aprirà con la lettura dei racconti e la cerimonia di premiazione delle giovani narratrici e dei giovani narratori di diversi Comuni della Valle del Belìce, che hanno partecipato al Concorso Letterario “L’Officina del Racconto” e ai Tavoli Interattivi “Sullo stesso tavolo le nostre storie” confrontandosi su tre autori legati al territorio come Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Elsa Morante e Danilo Dolci. I giovani ai quali sarà consegnato anche un libro realizzato sulla base di foto e articoli dello storico giornale L’Ora, scritto dai suoi cronisti, dove si parla anche del terremoto del Belìce, donato dalla Biblioteca Centrale della Regione Siciliana “Alberto Bombace”, saranno premiati da una giuria composta da scrittori e studiosi; i loro racconti, pubblicati sul sito del Comune di Santa Margherita Belìce, sono stati letti e votati on line anche dal pubblico.
Subito dopo si svolgerà un vero e proprio “Processo al Gattopardo”, che alla sua uscita fu bollato da alcuni scrittori e intellettuali italiani come un romanzo reazionario prima del suo successo a livello mondiale, con il magistrato Dino Petralia che presiederà il tribunale, mentre la scrittrice Bernardina Rago sosterrà la difesa e il giornalista e presidente della Strada degli Scrittori Felice Cavallaro indosserà i panni del Pubblico Ministero. Quindi si chiuderà con lo spettacolo di Mario Incudine “La Strada degli Scrittori tra cunti e canti” dedicato ad Andrea Camilleri. La serata sarà condotta da Nino Graziano Luca.
Sabato 2 agosto sempre a partire dalle 21 in piazza Matteotti la serata di gala con la Cerimonia di conferimento del XX Premio Letterario Internazionale “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” ad Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice, con ospiti d’eccezione: l’attrice Violante Placido, che interpreterà brani tratti dall’opera di Tomasi di Lampedusa “Il Gattopardo”; il regista Tom Shankland e l’attrice Roberta Procida, protagonisti della nuova serie Netflix “Il Gattopardo”; e il tenore Piero Mazzocchetti, che offrirà un omaggio musicale. La serata sarà condotta da Nino Graziano Luca e dall’attrice e regista Giusi Cataldo che presenterà il suo ultimo cortometraggio dal titolo “Ha toccato”.
Un particolare focus del Premio sarà dedicato al tema del paesaggio, al suo valore e alle sue trasformazioni, con particolare riferimento al Giardino del Gattopardo. Dialogheranno il Prof. Giorgio Galletti, Docente della Scuola di Architettura del Paesaggio dell’Università di Firenze, già Soprintendente dei Beni Culturali di Firenze e Curatore di importanti restauri di giardini storici; Manlio Speciale, Curatore dell’Orto Botanico dell’Università di Palermo, e il Prof. Giuseppe Barbera, esperto Paesaggista, sullo sfondo delle immagini della fotografia di Margherita Bianca.
Lo scrittore Giorgio Vasta renderà omaggio all’opera “Horcynus Orca” di Stefano D’Arrigo con l’interpretazione di alcuni passaggi. Un riconoscimento per la casa editrice Sellerio andrà allo scrittore Santo Piazzese.

Nel corso della serata sarà anche siglato un protocollo d’intesa per l’ingresso di Santa Margherita di Belìce nell’itinerario La Strada degli Scrittori e annunciato un gemellaggio tra due dimore storiche dei principi di Lampedusa: Palazzo Filangeri Cutò a Santa Margherita Belìce e la Villa del Gattopardo ai Colli di Palermo.
Domenica 3 agosto alle ore 21.00 è in programma la Serata Enogastronomica dedicata a “La Cucina del Gattopardo”, un momento prezioso di convivialità che vedrà nuovamente la collaborazione del Maestro Nicola Fiasconaro, già vincitore del Premio come eccellenza siciliana nel mondo, con il suo straordinario “Trionfo di Gola del Gattopardo”. Durante la serata una brigata di pasticcerie del territorio, formata da lady chef realizzeranno una mega “cassata siciliana” insieme a mini “trionfi di gola” da far degustare al pubblico. La tavola del Gattopardo ha ottenuto il riconoscimento di Ambasciatrice dell’Identità Territoriale. Un riconoscimento legato al percorso culturale “Borghi Genius Loci De.Co.”, che valorizza i luoghi e le tradizioni dei territori.


Nella stessa serata a partire dalle ore 20.00 sarà inaugurata anche l’Enoteca del Gattopardo all’interno del secondo Cortile del Palazzo Filangeri di Cutò, in collaborazione con l’ente Strada del Vino delle Terre Sicane, l’itinerario enogastronomico situato nei comuni di Santa Margherita di Belìce, Contessa Entellina, Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Sciacca.
Il Festival del Gattopardo, che ha ottenuto il patrocinio del Ministero Italiano della Cultura, è interamente organizzato dal Comune di Santa Margherita di Belìce, con la collaborazione scientifica e culturale dell’Istituzione “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” presieduta dal Sindaco Gaspare Viola. La manifestazione oggi è riconosciuta tra i “Grandi Eventi” della Regione Siciliana, inserita nella Rete dei Festival Letterari 2025. A ciò si aggiunge il prestigioso riconoscimento ministeriale di “Città che legge”, conferito a Santa Margherita di Belìce dal Centro per il Libro e la Lettura del MiC.


Il Premio Letterario Internazionale G. Tomasi di Lampedusa è stato assegnato in passato a grandi scrittori e premi Nobel come Abraham B. Yehoshua, Tahar Ben Jelloun, Claudio Magris, Anita Desai, Edoardo Sanguineti, Kazuo Ishiguro, Francesco Orlando, Valeria Parrella, Amos Oz, Mario Vargas Llosa, Javier Marìas, Fleur Jaeggy, Emmanuel Carrère, Orhan Pamuk, Fernando Aramburu, Carlo Ginzburg, Guzel’ Jachina, Francesco Piccolo, Pierre Michon.

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