giovedì 20 febbraio 2025

« Quando l’olio E.V.O. si tinge di rosa »

Vania Sarullo d'Amico

Nella sala Fazello del Museo Archeologico “P.Griffo” di Agrigento si è svolta la premiazione degli Istituti Scolastici che hanno partecipato all’Edizione 2024 del Premio “Storie di alternanza e competenze”, un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Agrigento con l’obiettivo di valorizzare i racconti di alternanza realizzati nell’ambito di percorsi di formazione ITS.


Il primo premio è andato alla Fondazione ITS Academy Sicani di Bivona (AG) che ha partecipato con il progetto "L'oro verde dei Sicani" raccontato in un video di Alessia Filippazzo studentessa del Corso di “Tecnico responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agroalimentari e agro-industriali-Filiera olivicola”.🌿📍
Sono stata invitata dalla Camera di Commercio di Agrigento a partecipare alla manifestazione per raccontare la storia dell’azienda olearia della mia famiglia, un’impresa fin dalle sue origini anche al femminile www.oliosarullo.com e per illustrare la realtà associazionistica delle donne dell’olio di cui faccio parte, in primis di Pandolea che rappresento come referente per la Sicilia.
Due sono stati i fili conduttori del mio intervento, che ho provato ad intrecciare per “tessere” il racconto della mia esperienza personale: un filo verde che rappresenta la storia della mia famiglia di origine, costituita da olivicoltori e frantoiani che da quattro generazioni a Calamonaci (AG) si dedica all’olivicoltura e alla produzione di olio E.V.O. e dalla quale ho ereditato la mia passione per la cultura dell’olio e un filo rosa che rappresenta le associazioni, anche internazionali, di donne dell’olio di cui faccio parte.
Quando l’olio si tinge di rosa?🪡🪡
Si tinge di rosa quando una donna si impegna nella diffusione della coltura e della cultura dell’ulivo e del suo olio.


L’oro verde dei Sicani si è tinto di rosa attraverso la testimonianza di Alessia che nel video ha dimostrato il suo interesse per l’olivo e il suo olio, acquisito attraverso lo studio e le esperienze maturate durante il suo percorso formativo, guidato da validi docenti che sono riusciti ad appassionarla, insieme ai suoi colleghi, alla bellezza e al valore di un lavoro che permetterà loro di entrare nel settore olivicolo-oleario con professionalità.
Il video dimostra inoltre che ancora oggi è possibile appassionare i/le giovani a questo settore, proponendo loro un buon motivo per scegliere la “restanza” nel nostro territorio, circoscrivendo la “partenza” verso il nord Italia o all’estero limitata ad un periodo di studio e di formazione interculturale, da utilizzare una volta rientrati in Sicilia.
Alessia e i suoi colleghi hanno ben compreso il valore che l’olio rappresenta per il nostro territorio, tanto da definirlo “ORO”.
Tuttavia sappiamo che questo prodotto ha bisogno di essere maggiormente comunicato soprattutto tra i piú giovani, facendo conoscere loro, oltre alle importanti proprietà salutistiche e nutraceutiche che lo caratterizzano, anche le potenzialità e le soddisfazioni che il settore olivicolo-oleario può offrire. Sfatando lo stereotipo che vuole l’olivicoltura un lavoro manuale e arcaico, informandoli che l’uso di nuove tecnologie moderne puö rendere l’olivicoltura piu interessante e meno faticosa non solo facilitando la produzione ma rendendo l’intero processo piú sostenibile e redditizio. Occorre infine portarli a conoscenza degli incentivi per l’imprenditoria giovanile, delle start-up agricole e delle opportunità legate al turismo esperienziale dell’olio (oleoturismo).
L’Olio EVO si è tinto di rosa il 23 novembre 2023 a Madrid nella sede del C.O.I. (https://www.internationaloliveoil.org/?lang=i )
dove le reti internazionali di donne dell’olio si sono riunite per celebrare la Giornata mondiale dell’ulivo istuita dall’UNESCO per salvaguardare l’olivo e promuovere i valori pace, saggezza e armonia di cui è simbolo.
In quell’occasione è stato redatto e firmato un manifesto per riconoscere, dare piú visibilità e valorizzare maggiormente l’impegno di tutte quelle donne che nel mondo, grazie alla loro conoscenza ed esperienza, rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo di questo settore e nella diffusione della cultura olivicola-olearia nelle generazioni attuali e future.
Tra le associazioni presenti WIOO ((Women in Olive Oil) https://womeninoliveoil.org/, un'organizzazione internazionale che mira a unire le donne con la passione per l'olio d'oliva.
Unendo queste voci in tutto il mondo, WIOO mira a realizzare progetti locali strategici che siano connessi a livello globale e volti alla promozione di un cambiamento reale.
Attraverso una piattaforma online le socie possono scambiare conoscenze, competenze ed esperienze e possono ottenere gli strumenti e il supporto di cui hanno bisogno per promuovere obiettivi comuni nelle loro comunità locali ma con una portata internazionale.

Un’altra associazione culturale no profit è PANDOLEA, http://www.pandolea.it/index.php?lang=it costituita da donne legate al mondo dell’olio, non solo produttrici ma anche agronome, giornaliste, ristoratrici, biologhe e nutrizioniste che hanno in comune un grande obiettivo: diffondere e promuovere la cultura dell’olio extravergine di oliva e della sana alimentazione soprattutto tra le giovani generazioni che saranno i consumatori attivi di domani, attraverso iniziative rivolte alle Scuole di ogni ordine e grado.

Oltre a tali iniziative, portate avanti e condivise anche dalla rete delle donne dell’olio di vari paesi del Mediterraneo, in occasione del ventennale della fondazione (2023) si è aggiunta un’altra MISSION: la prevenzione delle malattie tipicamente femminili (tumore al seno) attraverso la promozione e la cultura di uno stile di vita corretto, legato alla sana alimentazione e alla Dieta Mediterranea in cui l’olio gioca un ruolo fondamentale.
Un’altra iniziativa, dedicata al legame tra il mondo dell’olio e la cultura, è il Premio letterario Raniero Filo della Torre: un concorso letterario (poesie, brani di prosa e haiku) e scientifico (tesi di laurea) dedicato all’olivicoltura e all’olio EVO alla memoria di una personalità di spicco del mondo olivicolo scomparso nel 2011 e appassionato non solo di olio ma anche di arte, cultura e musica.


Nel 2021 Pandolea, ha anche dedicato una conferenza internazionale all’imprenditoria femminile in occasione della 13ª Giornata Internazionale delle donne rurali.
In tale occasione ha considerato il rilancio della imprenditorialità femminile fondamentale per un piano di ripresa economica e sociale.
“In un momento storico in cui il cambiamento climatico e la sostenibilità delle produzioni sono argomenti di grande attualità e di rilevanza internazionale, l’esperienza delle donne del Mediterraneo di Pandolea dimostra come un prodotto agroalimentare come l’olio extravergine di oliva e la sua cultura possano essere messaggeri di un nuovo stile di vita, forieri di emancipazione femminile e portatori di pace”.

Ristorazione scolastica, esperienze a confronto

 Per dare continuità all'incontro che si è tenuto a Torino sul tema che lega la ristorazione scolastica al suo territorio partendo dall'intervento del dott. Alberto Ritucci , responsabile della ristorazione scolastica di Torino,  che mettiamo a disposizione insieme alla presentazione.  


La video call è programmata per il 21 febbraio alle ore 18:00, con queste coordinate: 
Zooom Link:

Meeting-ID: 654 1968 9729
Password: 331415

Qui sotto i contributi della tavola che si è tenuta il 31 gennaio a Torino:

Video intervento: 

Presentazione:

Condividiamo con voi anche la riflessione di Alberto Ritucci sull'etimologia del servizio:

'Mensa' è un termine che identifica il servizio in termini storici. Ristorazione tende a essere oggi più utilizzato per rendere meglio i contenuti che hanno caratterizzato l'evoluzione del servizio. 
Mensa deriva da "tavolo" ed evoca il mettersi seduti per saziarsi. 

Ristorazione evoca invece il "ristoro", la generazione o la rigenerazione di energie, e sembra più capace di descrivere l'attenzione a nutrirsi e anche alla gradibilità e all'appetibilità delle preparazioni, caratteristiche queste ultime tipiche del ristorante. Per questo noi ormai abbiamo adottato il termine "ristorazione". 
Oppure "refezione", con etimologia simile a "ristorazione" e che viene sovente adottato dai giudici quando scrivono sentenze in materia. 

Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare di Roma

 Il CURSA, nell'ambito delle sue attività di ricerca e advocacy, ed in particolare per le attività dell'Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare di Roma, sta aprendo una posizione per un* giovane ricercator*.


Le caratteristiche richieste sono:
- PhD in economia agraria/agroalimentare o, in seconda battuta, in materie economiche affini quali geografia economica, sociologia economica; altri profili affini saranno valutati;
- tesi di dottorato e/o attività di ricerca post-dottorato inerente i temi delle politiche agroalimentari;
- padronanza di metodi di indagine quantitativa e qualitativa.

La sede di lavoro è Roma, in modalità ibrida (presenza e remoto).

Se qualcuno fosse interessato si prega di inviare il proprio CV ed una brevissima lettera motivazionale alla mail dell'Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare Roma osserva.povertaalimentare.roma@gmail.com
In ogni caso verrà creata una lista dalla quale poter selezionare personale per progetti attuali e futuri.

 

Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare (OIPA)
Progetto realizzato da CURSA,
Consulta il sito web del progetto e la nostra ultima pubblicazione.

mercoledì 19 febbraio 2025

BANDO PROMOZIONE

 

 

 Due milioni di euro per sostenere la promozione per il rafforzamento della competitività del settore agricolo siciliano. È stato pubblicato il bando a valere della sottomisura 3.2 del Psr Sicilia 2014/2022 rivolto ad associazioni di consumatori e consorzi. 

L’obiettivo è incentivare le attività di informazione e promozione rivolte ai consumatori e migliorare ulteriormente le prestazioni economiche delle aziende agricole siciliane, promuovendo le produzioni regionali di qualità.

 




I fondi per l’agricoltura e i progetti

“Con questa misura – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo – stimoliamo la promozione delle nostre aziende nel mercato interno ed europeo. È un modo per dare slancio alla produzione di qualità che potrà fare da volano per la crescita delle nostre imprese”.

I progetti dovranno riguardare campagne di partecipazione a fiere in Paesi Ue, iniziative di informazione e promozione rivolte ai consumatori esclusivamente sul mercato nazionale, regionale e dell’Unione (punti vendita, workshop, incontri B2b, seminari, eventi promozionali), campagne di partecipazione a fiere in regioni Italiane.

La spesa massima ammissibile a finanziamento non potrà superare la somma di 750mila euro. Le istanze vanno presentate entro il 10 marzo.

  BANDO E ALLEGATI

AGRIGENTO, GIORNATA CONCLUSIVA DEL PROGETTO PREVANIA SULLA MORINGA

 

                            Alan David Scifo

 Allo Stelai di Agrigento, l’incontro finale della sperimentazione in Sicilia della Moringa oleifera Lam. e della Salvia officinalis L.

 

 

 

               Giornata conclusiva per ii progetto Prevania, dedicato alle sperimentazioni in Sicilia della Moringa oleifera Lam. e della Salvia officinalis L nel territorio siciliano. Il 19 febbraio, si terrà, allo Stelai di Agrigento, in via Alfredo Capitano 1, l’incontro conclusivo del progetto sulla sperimentazione dei prodotti ad elevato valore nutrizionale ed a impatto ambientale ridotto. La giornata formativa del progetto Prevania (Cup G66D20t00110009) è finanziata nell’ambito della sottomisura 16.1, “Sostegno per costituzione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura” e vedrà la partecipazione del capofila del gruppo operativo, Salvatore Tirrito, di Michele Massimo Mammano, coordinatore scientifico del progetto, del professore Carlo Greco e di Giulia Salsi, del dipartimento Saaf Unipa. L’incontro, moderato dal giornalista Alan David Scifo, vedrà la partecipazione di Giuliana Garofalo e Luca Settanni, che relazioneranno sugli aspetti microbiologici e funzionali di Pecorino arricchito con foglie di moringa oleifera in polvere, di Giancarlo Fascella, del Crea di Palermo, di Francesca Tibaldo, della Fippo Produce e di Andrea Primavera, presidente della Fippo. Le conclusioni, prima del rinfresco finale, sono affidate al dirigente dell’area 3 dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea, Antonino Drago. Organizzato dal Comitato Scientifico Organizzatore composto da Michele Massimo Mammano, Carlo Greco e Salvatore Ciulla, l’evento è patrocinato dall’Ordine dei dottori agronomi e dei forestali della provincia di Agrigento.

 


martedì 18 febbraio 2025

Patto verde a piccoli passi

     

Il pacchetto fa parte del più ampio piano denominato Green Deal, che mira   a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050,  


 


 L’agricoltura europea sta vivendo una trasformazione epocale. Dopo anni in cui gli agricoltori sono stati spesso considerati responsabili di danni ambientali, l’Unione Europea sta ridefinendo il loro ruolo, promuovendoli a protagonisti della transizione ecologica. Il cambio di prospettiva emerge con forza dalle nuove strategie adottate dalla Commissione Europea, che mirano a rendere il settore agricolo più sostenibile e resiliente.

L'Unione Europea cambia rotta: gli agricoltori diventano custodi del verde

L’uso intensivo di fertilizzanti chimici e pesticidi, per lungo tempo al centro del dibattito sulla sostenibilità agricola, ha alimentato critiche nei confronti di un modello di produzione ritenuto dannoso per la biodiversità e il clima. Oggi, tuttavia, Bruxelles punta a un’agricoltura che sia parte della soluzione, anziché del problema. La Politica Agricola Comune 2023-2027 prevede un sostegno diretto a quegli agricoltori che adottano pratiche più rispettose dell’ambiente, attraverso il finanziamento di progetti legati all’agricoltura biologica, alla tutela del suolo e alla riduzione dell’impatto ambientale delle coltivazioni.

L’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi per il settore agricolo, puntando alla riduzione dell’uso dei pesticidi e dei fertilizzanti chimici e all’incremento delle superfici destinate all’agricoltura biologica. I programmi di finanziamento previsti nei prossimi anni incoraggeranno le imprese agricole a investire in tecnologie innovative e metodi di coltivazione a basso impatto ambientale. Non si tratta solo di un cambiamento di approccio, ma di una vera e propria rivoluzione culturale che coinvolgerà milioni di agricoltori in tutto il continente.

Parallelamente all’adozione di nuove tecniche di produzione, la Banca Europea per gli Investimenti ha stanziato risorse significative per sostenere questa transizione. I finanziamenti saranno destinati in particolare ai giovani agricoltori e alle piccole e medie imprese, per favorire l’adozione di soluzioni più sostenibili e garantire al contempo la competitività del settore. La trasformazione non riguarda solo l’ambiente, ma anche il mercato del lavoro e il futuro dell’intero comparto agroalimentare.

L’agricoltura rigenerativa sta emergendo come una delle risposte più promettenti alle sfide ambientali. Questo approccio, basato sulla conservazione del suolo e sulla riduzione delle emissioni di carbonio, permette di migliorare la produttività agricola senza compromettere l’equilibrio degli ecosistemi. Attraverso tecniche come la rotazione delle colture, la riduzione dell’aratura e l’integrazione di coltivazioni e allevamenti, gli agricoltori possono contribuire in modo concreto alla lotta contro il cambiamento climatico, migliorando al contempo la qualità dei prodotti e la fertilità del terreno.

Nonostante le ambizioni europee, il percorso verso una nuova agricoltura incontra ancora resistenze. La recente decisione della Commissione Europea di ritirare la proposta di riduzione dei pesticidi chimici, a seguito delle divergenze tra gli Stati membri, dimostra quanto sia difficile bilanciare le esigenze di produttività con la necessità di proteggere l’ambiente. Le pressioni delle lobby agricole e le preoccupazioni legate alla sicurezza alimentare pesano sulle scelte politiche, rendendo il cammino verso la sostenibilità più complesso del previsto.

La crescente consapevolezza dell’opinione pubblica sull’importanza di un’agricoltura più responsabile potrebbe però rivelarsi determinante nel plasmare le decisioni future. I consumatori sono sempre più attenti alla qualità dei prodotti che acquistano e all’impatto ambientale delle loro scelte alimentari. Questa domanda di maggiore trasparenza e sostenibilità sta già influenzando le strategie di molte aziende agricole, che si stanno adattando a un mercato in evoluzione.

L’Unione Europea sta ridefinendo il futuro dell’agricoltura con un progetto che punta a rendere gli agricoltori veri e propri custodi del territorio. Il passaggio da un modello intensivo a uno più rispettoso dell’ambiente non è privo di ostacoli, ma rappresenta una delle sfide più cruciali per garantire un equilibrio tra produzione alimentare e tutela degli ecosistemi. La transizione è in corso e sarà la capacità di coniugare innovazione, investimenti e consapevolezza a determinarne il successo.

mercoledì 12 febbraio 2025

Rete regionale Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in agricoltura.

NinoSutera

  Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura è un insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura.


Cos’è la Rete Regionale del Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione

La rete è lo strumento finalizzato alla “concertazione tecnica”, il punto di incontro e di scambio fra le esigenze dell’intero sistema (tecnico, scientifico ed economico) di un determinato settore e gli attori della ricerca scientifica e dello sviluppo rurale con l’obiettivo di: recepire le esigenze del settore, condividere, indirizzare e predisporre nuove attività di ricerca e innovazione, formazione e aggiornamento tecnico, nonché della divulgazione; elaborare strategie finalizzate al miglioramento della competitività e allo sviluppo rurale. Fondamentale è l’incontro con le imprese (focus, forum, tavolo specifico) al quale è essenziale che partecipino non solo le rappresentanze, ma anche i singoli imprenditori: dall’incontro devono emergere le priorità di intervento percepite dalla base produttiva in termini di ricerca, innovazione e sviluppo rurale. 


Gli  obiettivi

Promuovere la relazione fra le componenti del sistema della conoscenza e fra queste e gli utenti

Diffondere innovazioni e sostenerne l’adozione presso le imprese.

Far emergere i bisogni delle imprese.

Sostenere gli obiettivi di politica: competitività, sostenibilità, qualità delle produzioni, inclusione sociale.

Promuovere la crescita del capitale umano in agricoltura anche mediante tecnologie di comunicazione più moderne.

Sostenere le tre componenti fondamentali dell’AKIS: ricerca, formazione, consulenza.

Promuovere la formazione degli operatori dell’AKIS.

Incentivare le relazioni del sistema con la Società civile e le sue istanze.

Chi può aderire

Enti strumentali della Regione in materia agricola e agroalimentare.

Enti e Istituzioni che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, innovazione e ricerca.

Le rappresentanze agricole e agroindustriali, le unioni, le associazioni, la cooperazione agricola, gli ordini e i collegi professionali.

I Gruppi di Azione Locale (Gal).

I Gruppi operativi (Go).

 

lunedì 10 febbraio 2025

Insediato l’Osservatorio Regionale sull’Agricoltura sociale


Si è insediato l’osservatorio Regionale sull’agricoltura sociale, istituito con il D.A. n. 36/2021.  L’Assessore Regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale, e della pesca mediterranea, Prof. Salvatore Barbagallo ha evidenziato l’importanza dell’Osservatorio Regionale sull’Agricoltura Sociale ed ha affermato che la Regione Siciliana si dota di uno strumento di ascolto e di elaborazione che coinvolge le associazioni di rappresentanza, i vari assessorati regionali, i centri di ricerca che hanno competenze sull’A.S.

 


Il dott. Dario Cartabellotta ha ripercorso l’iter complesso che ha portato alla nascita dell’Osservatorio Regionale sull’Agricoltura Sociale e ha elencato le competenze e le funzioni dell’Osservatorio Una priorità  individuata è  modifica al D.A. n.36/2021 al fine di rendere più ampia la platea delle aziende agricole che praticano l’agricoltura sociale in Sicilia. Sottolinea il ruolo propositivo svolto in questi anni dalla Rete Fattorie Sociali Sicilia, dal CREA e, più in generale, dai vari soggetti del terzo settore di rappresentanza del mondo agricolo.   «Finalmente siamo davanti a una realtà concreta e operativa», sottolinea Dario Cartabellotta, il dirigente generale dell’assessorato all’Agricoltura che ha preso a cuore le esigenze di chi opera nel settore, tagliando questo importante traguardo, «facendo in modo che le aziende che fanno agricoltura sociale si possano accreditare secondo le linee guida indicate dalla Regione. Il compito dell’Osservatorio sarà quello di dare loro serenità regolamentando tutto. Per esempio, partendo dai bandi, che prima erano pensati solo per l’agriturismo e le attività didattiche, mentre ora potremo guardare alla funzione terapeutica e riabilitativa della campagna, all’educazione ambientale, ma non solo». C’è un’area del disagio di cui si occupa l’agricoltura sociale che, grazie all’Osservatorio regionale, potrà essere maggiormente riconosciuta «Disagio che va trattato con competenza», aggiunge il dirigente regionale. «È chiaro, quindi che investiremo nella formazione. Del resto, un agricoltore che sa produrre il formaggio fa già un’operazione didattica. Nel caso dell’agricoltura sociale, per avere una funzione terapeutica e riabilitativa, in azienda bisogna che ci siano professionalità. Penso, per esempio, anche a quella scienza professionale nella quale si sviluppano i sensi, le terapie, gli aromi e gli odori della natura. Questo è il percorso che ci siamo dati da seguire, rinforzando le realtà in maniera tale che questi servizi, possibilmente poi in collegamento con tutti gli interventi che propongono l’assessorato alla Famiglia o quello alla Salute, possano portare all’interno dell’azienda agricola nuove opportunità di reddito e di occupazione».

Il dott. Salvatore Cacciola (presidente della Rete Fattorie Sociali Sicilia BioAS condivide la proposta di modificare e semplificare il D.A. 36/2021 e afferma la necessità di attuare pienamente gli obiettivi della Legge Quadro nazionale 141/2015.  “La vivacità e il dinamismo delle aziende agricole e delle cooperative sociali siciliane che fanno agricoltura sociale è a tutti evidente. Abbiamo bisogno di migliorare il dialogo istituzionale e di fare diventare l’agricoltura sociale un’opportunità concreta per i giovani e le fasce svantaggiate della popolazione.

Dalla lettura delle progettualità emerse con i bandi della misura 16.9, il dott. Bruno Lo Bianco ritiene particolarmente diversificata l’esperienza delle aziende agricole che praticano agricoltura sociale. L’O.Re.A.S. potrebbe contribuire a una migliore conoscenza e strutturazione del fenomeno in ambito regionale.  La dott.ssa Claudia Cardillo evidenzia la particolare vivacità dell’agricoltura sociale siciliana e la forte integrazione con i soggetti del terzo settore (Associazioni, cooperative sociali, fondazioni e organizzazioni di volontariato).  I compiti e le funzioni dell’ORAS sono veramente molteplici quali:

a)        monitoraggio delle attività, al fine di facilitare la raccolta e la diffusione di informazioni e l’individuazione di buone pratiche regionali;

b)        proposizione di iniziative finalizzate alla promozione della diversificazione delle attività agricole in agricoltura sociale, comprese quelle per la costituzione di reti regionali degli operatori di agricoltura sociale;

c)        inquadramento di modelli efficaci di intervento e divulgazione delle buone prassi individuate;

d)        integrazione dei dati relativi alle esperienze di agricoltura sociale con l’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, afferente all’Assessorato regionale della famiglia, politiche sociali e lavoro;

e)        proposizione di azioni di comunicazione e di animazione territoriale finalizzate al supporto delle iniziative della Regione e degli Enti locali;

f)         proposizione di azioni finalizzate al coordinamento e ad una migliore integrazione dell’agricoltura sociale con le politiche regionali di sviluppo rurale;

g)        raccolta, valutazione e diffusione dei risultati delle attività di sperimentazione di nuovi modelli di welfare regionale per lo sviluppo e la qualità dell’offerta dei servizi sociali.

 

 

 

Agricoltura Sociale in Sicilia

 Con il termine Agricoltura Sociale (AS) si intende l’insieme delle attività agricole e connesse finalizzate alla promozione di azioni di inclusione sociale e lavorativa, di servizi utili per la vita quotidiana, di attività riabilitative, educative, ricreative o che affiancano le terapie. Si tratta di pratiche spesso inserite nel contesto dell’agricoltura multifunzionale, che mostrano un orientamento spiccato verso la produzione di beni di tipo sociale, spesso associati a beni ambientali. 

Tali attività agricole sono realizzate con finalità produttive e sociali a beneficio di soggetti fragili (persone con disabilità fisica, psichica o intellettiva, disturbi psichiatrici, disturbi dello spettro autistico, dipendenti da alcool o droghe, detenuti o ex-detenuti, ecc.) o sono indirizzate a fasce della popolazione (bambini, anziani) per cui risulta carente l’offerta di servizi.

Le sfere coinvolte sono quella produttiva tipica dell’azienda, quella umana afferente ai rapporti interpersonali, all’integrazione sociale e all’inclusione lavorativa e ai servizi per la popolazione e quella di relazione con il mondo naturale (piante e animali). Più precisamente, come definita dalla legge 18 agosto 2015, n. 141, si intendono le attività esercitate dagli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile, in forma singola o associata, dirette a realizzare: 

  • (a)    inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità e di lavoratori svantaggiati, definiti ai sensi dell'articolo 2, numeri 3) e 4), del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, di persone svantaggiate di cui all’articolo 4 della legge 8 novembre 1991, n. 381, e successive modificazioni, e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale;
  • (b)    prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali mediante l’utilizzazione delle risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per promuovere, accompagnare e realizzare azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;
  • (c)    prestazioni e servizi che affiancano e supportano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative finalizzate a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati (persone fragili) anche attraverso l’ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante;
  • (d)    progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità nonché alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale, quali iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica.

Pertanto, obiettivi prioritari dell’AS divengono tutte le azioni e i progetti orientati verso il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità, nella prospettiva dei nuovi principi di welfare di comunità e di economia civile, nonché l’inserimento socio lavorativo, la formazione e lo sviluppo di abilità personali e professionali delle persone con disabilità psico fisica, sensoriale e intellettiva e con disturbi dello spettro autistico. 

L’ASSESSORATO REGIONALE DELL’AGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA si è dotato del Decreto Assessoriale n. 36/GAB del 12/07/2021 che ha approvato le “Disposizioni per il riconoscimento di operatore di Agricoltura Sociale” che prevede, tra l’altro, anche la pubblicazione dell'elenco regionale degli Operatori di Agricoltura Sociale riconosciuti dal Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura.


ELENCO

Post in evidenza

C’è la Sicilia nel Menù del film gastronomico

NinoSutera C’è la Sicilia nel Menù del film gastronomico                                               Regione Enogastronomica d’Europa 20...