lunedì 11 agosto 2025

LA CANNA DA ZUCCHERO SICILIANA TRA STORIA, INNOVAZIONE E SVILUPPO

  

Acquedolci, 9 agosto – Un passato di eccellenza agroindustriale che può ispirare il futuro economico della Sicilia. È questo il filo conduttore emerso nel recente convegno sulla canna da zucchero siciliana, che ha riunito ad Acquedolci storici, esperti, operatori del settore e amministratori locali.

Gli interventi  qualificati   hanno offerto una prospettiva inedita sulla storia dell'isola. Le loro ricerche, documentate in importanti pubblicazioni sullo zucchero e sul rum siciliano, svelano una Sicilia tra il 1300 e il 1500 ben lontana dall'immagine di arretratezza medievale. Al contrario, l'isola emerge come un polo di innovazione agroindustriale, capace di attrarre investimenti e di porsi all'avanguardia nel panorama economico del tempo.

Oggi, questa risorsa sta già rivitalizzando alcune aree della Sicilia, con la riattivazione di piantagioni di canna da zucchero e la produzione di rum. Ma il potenziale è ancora più ampio,  gli intervenuti infatti hanno sottolineato le possibilità innovative legate agli scarti di lavorazione e all'uso del succo, aprendo la strada a nuove applicazioni.

Al convegno hanno preso parte dopo i saluti istituzionali del Sindaco Alvaro Riolo,  Roberto Condipodaro Assessore alle Attività Produttive,   dal Vice Sindaco Salvatore Ricca, dal Presidente del Consiglio Giuseppe Salerno . Gli interventi del prof. Antonio Morreale, il prof. Francesco Maria Raimondo,   Giuseppe Ingrillì,   Natale Torre, l'imprenditore Riccardo Catania, la prof.ssa Arianna Oddo e  con contributi da remoto:   Corrado Bellia, Francesca Gringeri Pantano da Avola,  la Prof. Roberta Mentesana dell'Università di Barcelona (Spagna),   Anna Martano da Siracusa,   Marco Graziano da Bologna,   Pietro Proietto da Misilmeri.



                     A conclusione del convegno, è stata lanciata una proposta di grande respiro: la creazione della "Strada della canna da zucchero e del rum Born in Sicily". Presentata da Nino Sutera, Coordinatore della Rete Regionale Sistema di Conoscenza e innovazione in Agricoltura,  l'iniziativa mira a coinvolgere l'intera isola in un progetto che genererebbe importanti risvolti economici, turistici e culturali . Obiettivo non secondario è il recupero del genius loci (anima di un luogo) come l’intimo e imprescindibile legame fra uomo, ambiente, clima e cultura produttiva”, per la valorizzazione identitaria dei luoghi e del prodotto Born in Sicily, ha concluso Nino Sutera. 

La proposta, accolta con entusiasmo dai partecipanti, rappresenta una chiara visione di rilancio per l'economia siciliana. Gli organizzatori e i relatori invitano ora le istituzioni regionali e locali a sostenere e realizzare questo progetto, trasformando un'eredità storica in un motore di sviluppo per il futuro.

                     L’evento è stato curato da Paolo Salanitro e Benedetto Rotelli,     animatori del gruppo Tutti gli interventi (presenza e remoto)saranno resi disponibili quando prima
















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