venerdì 16 maggio 2025

BeerCatania 2025 – Il Festival delle Birre Artigianali

  torna dal 22 al 25 maggio a Catania

Oltre 20 birrifici italiani, più di 150 birre alla spina, laboratori del gusto, talk scientifici, dj-set e street food: l’Istituto Ardizzone Gioeni si trasforma per quattro giorni nel capoluogo della birra artigianale.

Catania 16 maggio 2025 – Dopo il successo delle precedenti edizioni, BeerCatania si prepara a tornare con una nuova, attesissima edizione che si svolgerà da giovedì 22 a domenica 25 maggio 2025 presso l’Istituto Ardizzone Gioeni, in via Etnea 595. Un evento che ha fatto della cultura brassicola il suo cuore pulsante e che da dieci anni rappresenta un punto di riferimento nazionale per appassionati, professionisti e operatori del settore.

Per quattro giorni, lo storico complesso nel cuore della città ospiterà una grande festa della birra artigianale, con oltre 150 referenze alla spina provenienti da più di 30 birrifici artigianali siciliani e italiani, affiancate da un ricco calendario di attività culturali, momenti di approfondimento tecnico e una proposta gastronomica dedicata al cibo da strada e alle eccellenze siciliane.

Il format di BeerCatania si conferma unico nel suo genere: non un semplice evento fieristico, ma un’esperienza immersiva pensata per valorizzare la filiera della birra artigianale, creare occasioni di incontro tra produttori e pubblico, e stimolare la divulgazione delle conoscenze sul prodotto e sul contesto in cui nasce.

Questa iniziativa è finanziata dall’assessorato regionale dell'agricoltura dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea – dipartimento regionale dell’agricoltura, a sostegno della promozione delle produzioni brassicole e agroalimentari siciliane.

Il programma prevede ogni giorno talk scientifici e laboratori del gusto a cura dell’Università di Catania (Di3A), di Unionbirrai, di Trinakria Homebrewers e di esperti del settore. Tra i temi trattati: le birre “NOLO” (a bassa o nulla gradazione alcolica), la birra come prodotto del terroir siciliano, l’abbinamento con cioccolato e formaggi, la comparazione tra birre industriali, artigianali e homebrewed.

A firmare gli appuntamenti serali sarà una line-up di DJ locali, che animerà la manifestazione fino a tarda notte: la chiusura degli stand è fissata per le ore 2.00 (alle 24.00 la domenica). L’ingresso è gratuito, le degustazioni saranno disponibili tramite gettoni acquistabili in loco.

Tra i birrifici presenti: Yblon, Babylon, Birrificio del Vulture, Birrificio dell’Etna, OBS, Epica, La Fucina, Compagnia del Fermento, Cantaloop, Bruno Ribadi, Brewfist, Free Lions, Lariano, Lametus, Il Mastio, Li Patarnosci, Onei, Birreria Riposto, Terre a Sud Est, Orso Verde, Birrificio Sabino, solo per citarne alcuni. Una selezione che offre una panoramica completa della scena brassicola italiana, con stili che spaziano dalle blanche alle IPA, dalle sour alle imperial stout, fino a birre gluten free e sperimentali.

Accanto alla birra, spazio al gusto con una street food area che proporrà piatti caldi e specialità regionali: BBQ di carne, arancini gluten free, coppi fritti, pizza fritta, porchetta dei Nebrodi, hot dog, burger artigianali, crepes e waffle.

Nato nel 2015, BeerCatania è cresciuto edizione dopo edizione fino a diventare uno degli appuntamenti brassicoli più rilevanti del Sud Italia. L’edizione 2025 vuole rilanciare la manifestazione puntando su qualità, sostenibilità, innovazione e identità territoriale, con un’attenzione crescente alla produzione siciliana e alla collaborazione con enti universitari e associazioni di categoria.

Webinar Rete PAC: primo insediamento giovani, 29 maggio 2025

 Il programma “Rete Nazionale della PAC 2025-2027” prevede la realizzazione di progetti per incrementare le capacità gestionali delle Amministrazioni nazionali utilizzando strumenti diversi per il trasferimento di metodologie, conoscenze e sistemi procedurali che si siano dimostrati innovativi sia dal punto di vista tecnico che amministrativo a livello nazionale e comunitario.


Nello specifico, alla priorità IS 1 - “Azioni dirette a supporto del PSP” della Rete PAC, la scheda progetto IS01.07 “Interfaccia con soggetti istituzionali e portatori di interesse (anche rapporti internazionali)” riserva un’attenzione particolare alle iniziative di scambio di esperienze e buone pratiche tra le Autorità di Gestione (AdG) dei complementi regionali del Piano Strategico della  PAC 2023-2027 (PSP) su determinate tematiche al fine di favorire il miglioramento della capacity building istituzionale e la qualità dell’attuazione delle amministrazioni coinvolte nella gestione del PSP stesso.

 

In tale contesto, è emersa l’opportunità di organizzare un evento avente come oggetto la tematica dell’insediamento dei giovani agricoltori nell’ambito del PSP 2023-27. L’incontro, dal titolo “Insediamento dei giovani agricoltori: il punto tra le due programmazioni”, intende  rappresentare un utile momento di confronto tra i referenti settoriali sullo stato di attuazione dell’intervento SRE01 (insediamento dei giovani agricoltori), anche in relazione alla fase di chiusura della  programmazione dei PSR 2014-22, tramite la presentazione delle esperienze dirette maturate dal alcune AdG in tale settore.

 

Il webinar si terrà in modalità videoconferenza nella giornata di giovedì 29 maggio p.v. nell’orario 10:00-13:30 tramite la piattaforma digitale Zoom.

 

Si invia in allegato il programma dell’evento e si invitano i destinatari a trasmettere la presente comunicazione ai propri servizi e ai referenti specifici per la tematica oggetto dell’iniziativa, onde permetterne la partecipazione tramite iscrizione entro la serata di martedì 27 maggio p.v. al seguente link: iscrizione evento 

giovedì 15 maggio 2025

Vino,Olio & Salute a Marsala














 










Un legame indissolubile, antichissimo tra due elementi cardine della sana alimentazione e della cucina mediterranea che assicurano il benessere, profondamente radicati nella nostra storia e nella nostra cultura, ma in maniera speciale in quella della civiltà siciliana dove si intrecciano a tradizioni le cui origini si confondono con quelle greche, arabe, bizantine, è il titolo del Convegno che si svolgerà a Marsala (TP) presso l’Auditorium Santa Cecilia sabato 31 maggio 2025, organizzato da K2 Innovazione s.r.l.. Obiettivo dell’evento è quello di incoraggiare la ricerca scientifica per rilanciare l’agroalimentare siciliano partendo dai due elementi tanto preziosi come il vino e l’olio e proporre un paniere dei prodotti salutistici Made in Sicily.

 

Il programma, dai ritmi serratissimi, si annuncia particolarmente ricco e di notevole interesse con la partecipazione di autorità religiose e civili, di rappresentanti delle Istituzioni e di accademici e ricercatori di notevole statura che interverranno sui molteplici aspetti che riguardano le produzioni, l’alimentazione, l’enogastronomia, la salute.

Il prestigioso Comitato scientifico organizzatore del Convegno è composto da Giacomo Dugo, Prof. Emerito di Chimica degli Alimenti, Università degli Studi di Messina; Piero Marino, Cardiologo; Vincenzo Nicolí, Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Chimici e Fisici della Sicilia; Vittorio Gebbia, Prof. di Clinica Oncologica Medica, Università degli Studi di Enna “KORE”; Peter Quinto Tranchida, Prof. di Chimica degli Alimenti, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, Università degli Studi di Messina; Alessandro Spadaro, socio fondatore di K2 Innovazione s.r.l. Enna; Giuseppe Avellone, Prof. di Chimica degli Alimenti, Università di Palermo; Vincenzo Ferrantelli, Veterinario; Ivana Lidia Bonaccorsi, Prof. di Chimica degli Alimenti, Università degli Studi di Messina, delegata dell’Università degli Studi di Messina - Gruppo di Lavoro Cibo nella Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS); Filippo Sgroi, Prof. di Economia Agraria, Alimentare ed Estimo Rurale, Coordinatore del Corso di Laurea Triennale in Scienze Gastronomiche, Università di Palermo; Antonella Sidoti, Prof.ssa di Biologia Applicata e Genetica Molecolare, Presidente Fondazione Albatros ITS Agroalimentare, Messina; Alessandro Pitruzzella, Presidente dell’Ordine regionale dei Biologi della Sicilia; Andrea Salvo, Prof. di Chimica degli Alimenti, Sapienza Università di Roma; Pietro Clemente, Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Trapani.


Il Convegno avrà inizio alle ore 8:40 con i saluti delle Autorità, Don Marco Renda, Arciprete della Chiesa Madre di Marsala, Massimo Grillo Sindaco di Marsala, Mimmo Turano, Assessore dell’Istruzione e della Formazione professionale della Regione Siciliana, On. Stefano Pellegrino, On. Giuseppe BigaLuigi Mondello, Presidente eletto della Società Chimica Italiana, Paola Dugo, Prorettore alla Ricerca Scientifica Università degli Studi di Messina, Alessandro Pitruzzella, Presidente dell’Ordine Regionale dei BiologiVincenzo Nicolì, Presidente dell’Ordine dei Chimici e Fisici della Sicilia, Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Trapani.

Ad aprire i lavori, alle ore 9:20, sarà il Prof. Emerito Giacomo Dugo dell’Università degli Studi di Messina. Seguiranno (ore 9:30) gli interventi dei relatori moderati dalla giornalista Paola Musumeci e da Vincenzo Nicolì.

Fulvio Mattivi interverrà su “I Biomarcatori del consumo moderato del vino”; Giuseppe Avellone (ore 9:55) su “Il vino e i suoi sottoprodotti: le nuove applicazioni della tecnologia alimentare e farmaceutica”. Alle ore 10:15 Peter Quinto Tranchida presenterà il Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana. Titolo dell’intervento di Danilo Sciarrone e Paola Eustochia Donato (ore 10:30) è “Enantio – MDGC-accoppiata alla spettrometria di massa a rapporto isotopico per la certificazione del vino moscato”.

Alle ore 10:45 Andrea Salvo esporrà la sua relazione su “Indagini sull’influenza della tecnologia spray-drying sulla qualità del Nero d’Avola”.


Vi sarà poi, alle ore 11:00, uno spazio dedicato alle Rappresentanze del mondo del vino, seguito (ore 11:15) dal Coffee break presso il Dome (adiacente all’Auditorio).

Le relazioni proseguiranno alle ore 11:30 con Luigi Mondello e Paola Dugo che interverranno su “Chimica e intelligenza artificiale per la qualità degli oli extra vergine di oliva”; alle ore 11:50 con Marina Russo che esporrà la sua relazione su “Molecole ad elevato valore biologico nell’olio d’oliva e nelle foglie: potenziale per la salute umana”.

ore 12,10. “Olio di oliva: controllo qualità e importanza nutrizionale” è il titolo dell’intervento (ore 12:10) di Salvatore Giuliano. Seguiranno, alle ore 12:30, Filippo Sgroi e Federico Modica con “La percezione dei consumatori per le olive da tavola: un’analisi tra tradizione enogastronomica e comportamenti salutistici”.

Alle ore 12:50 sarà dedicato uno spazio alle Rappresentanze del modo dell’olio a cui farà seguito (ore 13:05)

la Discussione con la chiusura (ore 13:15) della sessione affidata all’Assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Edmondo Tamajo, e all’On. Raffaele Stancanelli, Deputato europeo della Lega.

Alle ore 13:35 è in programma la Colazione di lavoro con Degustazioni al Dome a base di abbinamenti di oli e vini con preparati alimentari tipici del territorio con la collaborazione del Prof. Paolo Austero e degli studenti dell’Istituto Abele Damiani di Marsala, Preside Prof. Domenico Pocoroba.


I lavori del Convegno riprenderanno alle ore 15:00 con i moderatori Pietro Marino e Biagio Valenti e saranno incentrati sugli aspetti riguardanti l’alimentazione e la salute.

Alle ore 15:00 Vittorio Gebbia interverrà su “Dieta e Neoplasie: fra miti e Realtà”; alle ore 15:20 Maurizio Abrignani su “Alimentazione e salute cardiovascolare”; mentre su “Diabete obesità e Alimentazione” interverrà (ore 15:40) Antonio Lo Presti. Le relazioni conclusive saranno quelle di Fabiola Martinico su “L’olio e il vino nell’alimentazione” (ore 16:00) e di Pietro Tamaro su “Emozioni, Alimentazione Postura e Alta Performance Sportiva” (ore 16:20).

Alle ore 16:40 è in programma la Discussione che precederà la chiusura della sessione prevista alle ore 17:00 e affidata all’On. Salvatore Cuffaro e a Giacomo Scalzo, Direttore regionale DASOE (Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico).

Seguirà, alle ore 17:30 il Coffe break presso il Dome.

Alle ore 17:40 la Tavola Rotonda, moderata da Giacomo Dugo e Vincenzo Nicolì, prevede la presentazione del progetto del paniere dei prodotti salutistici siciliani. Vi parteciperanno Nino Sutera, Ivana Bonaccorsi, Vito Zichitella, Lucio Monte, Antonella Sidoti, Benedetto Renda, Salvatore Agate e Alessandro Spadaro Delegato Ricerca ed innovazione Sicindustria PMI.


 






mercoledì 14 maggio 2025

Il Progetto INPOSA: La Sicilia all'EU CAP Network Brokerage di Praga il 29-30 aprile


NinoSutera


 

Il progetto INPOSA (Innovazione nel Pomodoro e Sostenibilità in Agricoltura)finanziato dalla Misura 16.1 del PSR-Sicilia 2014-2022  e il relativo gruppo operativo (GO PRIA)   ha partecipato su invito all'EU CAP Network Stand-Alone Brokerage Event, che si svolto a Praga il 29 e 30 aprile 2025. Questo evento, organizzato dalla rete CAP Network, rappresenta una prestigiosa occasione di networking tra gruppi operativi, ricercatori, innovatori e finanziatori, con l'obiettivo di sviluppare collaborazioni per i bandi Horizon Europe, Cluster 6, focalizzati sull’agricoltura e le aree rurali.
                 INPOSA   presentato dalla Dott.ssa Maria Sabrina Leone, Innovation Broker del progetto, durante la sessione "Innovation Market", dedicata alla disseminazione e condivisione delle esperienze. Questo momento ha consentito  al progetto di entrare in contatto con altre realtà internazionali e di ampliare le possibilità di collaborazione.

L'evento esplorerà tematiche cruciali come la sostenibilità agricola, le tecnologie digitali, i modelli di business innovativi, e la gestione circolare delle risorse naturali, nonché le opportunità di finanziamento attraverso la Politica Agricola Comune (PAC) e altri fondi europei. Sarà anche un’importante occasione per confrontarsi con realtà provenienti da tutta Europa, contribuendo a stimolare la cooperazione internazionale nel settore agricolo.

L’agricoltura è sempre stata un crocevia di tradizione e innovazione, dove la saggezza dei secoli si incontra con la creatività delle menti moderne. Sin dalla sua costituzione nel 2012, l’European Innovation Partnership for Agricultural Productivity and Sustainability (EIP-AGRI) spicca, in questo contesto, come punto di riferimento a supporto di una agricoltura più sostenibile in Europa.

INPOSA è il progetto siciliano a partecipare a questo evento, rappresentando così la nostra Regione in un contesto internazionale di grande rilevanza. Nel 2024, il progetto ha ottenuto un altro importante traguardo, arrivando tra i 5 finalisti, l'unico italiano, nella categoria "Sostenibilità" agli EIP-AGRI Innovation Awards a Lisbona.

Proprio a  maggio dello scorso anno  si è tenuto in Portogallo l’evento “EIP-AGRI Innovation Awards”, durante il quale sono stati premiati  i  progetti presentati daI   gruppi operativi europei,   aventi l’obiettivo di promuovere pratiche, soluzioni e processi innovativi. Tra i progetti italiani finanziati dal PSR 2014-2022 – appartenenti alla Sottomisura 16.1 (Bando 2018) – ammessi alla fase finale del Contest   due erano di matrice siciliana  LINK

 







sabato 10 maggio 2025

Un "bagno nella foresta" per rigenerarsi con Gaspare Armato

 

Gaspare Armato

Gaspare Armato psicologo libero professionista, psicoterapeuta cognitivista che lavora anche nell’ambito della Psicologia Ambientale e futuro esperto facilitatore in Medicina Forestale presso A.I.Me.F (Associazione Italiana di Medicina Forestale), ridisegna l’idea curativa che hanno la natura e gli ambienti indoor se vissuti in modalità interattiva attraverso lo scambio consapevole tra l’uomo e i suoi stessi habitat.
Montevaghese di origine, vissuto da bambino per alcuni anni a New York, è nato appena un anno dopo il catastrofico terremoto che nel gennaio del 1968 rase al suolo il Belice, stravolse la vita di migliaia di Siciliani e la cui ricostruzione non rimane proprio il simbolo di trasparenza ed eccellenza urbanistica. Da questo evento traumatico che ne devastò, soprattutto, l’ambiente umano, scaturisce la motivazione che lo porterà a Padova per intraprendere gli studi universitari in Psicologia e orientare la sua ricerca nel contesto ambientale definendo la funzione degli ambienti, sia indoor che outdoor, come luoghi organizzati e resi fruibili per innescare stati di benessere.

Rigenerazione in natura, Medicina Forestale, Psicologia Ambientale ed Architettonica: saranno questi i cardini del nostro prossimo futuro formulato sul concetto psicofisico di benessere e, aggiungiamo arbitrariamente, anche quello di bell'essere.

 Siamo nella Valle del Belice, percorso sul quale viaggia idealmente il suo progetto, scaturito dal master universitario in Futuro Vegetale condotto dallo scienziato e noto botanico Stefano Mancuso, docente all’Università di Firenze, fondkatore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV) e che insieme allo psichiatra Gianni Liotti, fondatore della Psicoterapia Cognitivo-Evoluzionista, rappresentano i pilastri fondamentali della sua formazione. Partiamo però dall’inizio.


La storia è di quelle che oggi cominciano a ripetersi in Sicilia, tra le antesignane che parlano di partenze e ritorni, scelte di vita di chi crede che in questa terra ci siano tutte le possibilità per lavorare e creare sviluppo e innovazione, costruire un futuro moderno ed evoluto, utilizzando le risorse del territorio senza inventarsi nulla, ma utilizzando il bello che c’è.

Così Gaspare vede la sua Sicilia: un luogo dove la grande bellezza degli habitat naturali come di quelli abitativi delle architetture, o di fruizione culturale hanno una funzione curativa già in situ, ancor più se su alcuni di questi si promuovono i principi di reciprocità, integrazione e rigenerazione, dove la cura dei luoghi diventa terapia, dove i luoghi diventano cura.

Armonia, equilibrio, reciprocità: connessioni che stanno sotto lo stesso ombrello, ovvero, “i luoghi della cura, la cura dei luoghi” la sintesi alla base della sua ricerca, seguendo quel principio scientifico che insiste sulla potenzialità curativa dell’interazione tra ambiente e uomo, innescando processi benefici migliorativi sui sistemi cognitivi, neuroendocrini, cardiocircolatori ed immunitari degli esseri umani.

È durante l’incontro che spiega come uno dei mali che affliggono la società contemporanea è l’errata percezione umana dell’ambiente naturale: la nostra è una visione della natura di tipo predatoria e non interlocutoria, non di reciprocità, non intendiamo, ad esempio, le piante come degli esseri viventi dotati di una propria vita neurale, di una esistenza vegetale al pari della nostra ma sviluppata in un senso ovviamente diverso, le ignoriamo rendendole invisibili ai nostri occhi, alla nostra percezione.

Gli esseri umani sono afflitti da Plant Blindness ovvero di cecità alle piante e questo nel corso della storia ha generato e continua a generare enormi problemi alla vita sul pianeta. Ma i paesaggi e gli ambienti naturali non sono solo luoghi da cui ricavare risorse alimentare o gradimento estetico, possono essere dei luoghi dove “coltivare” importanti processi di salutogenesi, sia a livello psichico, sia a livello fisico.

Esiste ormai una vastissimi letteratura scientifica internazionale che ne dimostra l’efficacia in questo senso. Il master diventa il volano della sua idea e i “luoghi della cura, la cura dei luoghi” prendono il nome di “Kepos” un progetto già avviato nella fase della riorganizzazione degli spazi insieme ad agronomi, architetti, designer ed artisti, tutti colleghi del master in Futuro Vegetale, provenienti da diverse parti d’Italia, il cui primo scopo è la valorizzazione proprio di quei paesaggi martoriati del suo Belice, trasformandoli in luoghi curativi e di rigenerazione.

Il concetto legato a Kepos – per gli antichi Greci una parola densa di significato che riconduce all’idea di giardino, grembo materno, luogo protetto e paesaggio, ambiente dove si sviluppa la vita - parte dalla teoria scientifica di Kaplan, dalle configurazioni ambientali le cui 4 caratteristiche sono leggibilità, coerenza, complessità e fascinazione, elementi che stimolando l’esplorazione conducono al ritrovamento degli equilibri psicofisici e del proprio Sé.

Un’azione progettuale che si configura anche come “meta-progetto” in grado di sviluppare altre azioni parallele con una interdisciplinarità che fornisce più applicazioni. Un lotto di tre ettari nel territorio di Montevago, donato dai suoi genitori, un luogo in passato violentato dal sisma del ’68 e dagli incendi, a pochi passi dal bosco del Magaggiaro, dove si ripropone una configurazione ambientale ecosistemica rigenerata con più aree vegetali.

 

mercoledì 7 maggio 2025

L'eredità verde di Papa Francesco

 

un’agricoltura etica, sostenibile e fraterna

Tra encicliche, discorsi e gesti concreti, Papa Francesco ci consegna una visione dell’agricoltura come cura della terra, rispetto per il lavoro contadino e scelta di giustizia per l’umanità intera.

Papa Francesco ci lascia molto più di parole: ci lascia una visione. In un tempo in cui la terra geme sotto il peso dell’inquinamento e dell’avidità, la sua voce ha saputo risuonare chiara e profetica. L’agricoltura, per lui, non è solo produzione: è vocazione, responsabilità, speranza.

Lungo tutto il suo pontificato, ha costruito un’eredità fatta di gesti e parole, indicando la strada verso un modello agricolo che rispetta la natura, tutela la dignità umana e mette al centro il bene comune. È una visione integrale, che tiene insieme l’etica del lavoro, la sostenibilità ambientale e un’economia capace di includere e non escludere.

Nel tempo dei cambiamenti climatici, delle disuguaglianze e della crisi alimentare globale, Papa Francesco ha scelto di seminare parole che parlano di terra, cibo e giustizia. Il suo sguardo sull’agricoltura è profondo e radicale: la considera uno dei nodi cruciali per la sopravvivenza dell’umanità e per la costruzione di un mondo più giusto.

Etica del lavoro contadino

Per Francesco, l’agricoltura è anzitutto un atto etico. È il lavoro invisibile di milioni di mani che ogni giorno rendono possibile la vita. “Il lavoro dei contadini è un lavoro di speranza. Sono loro che seminano il futuro dell’umanità”, ha affermato in un messaggio al Festival dell’Economia Civile nel 2021. Un riconoscimento non solo simbolico, ma politico, in un sistema che spesso marginalizza i piccoli produttori, sfrutta i braccianti e considera il cibo una merce come un’altra.

Il Papa invita a riconoscere la dignità di chi lavora la terra e a superare l’idea che sviluppo significhi solo profitto. “Abbiamo bisogno di recuperare il senso del dono, della cura e della giustizia”, scrive nella Laudato Si’. In un mondo dove l’agricoltura è spesso dominata da logiche industriali e speculative, la sua voce richiama a un’economia più umana.

Custodia del creato

La dimensione ambientale dell’agricoltura è centrale nel suo magistero. L’enciclica Laudato Si’ (2015) è diventata un manifesto della sostenibilità integrale. Francesco denuncia apertamente i danni dell’agricoltura intensiva, l’uso sconsiderato di pesticidi, la deforestazione e la perdita di biodiversità. “La terra, la nostra casa comune, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia”, scrive con lucidità e dolore.

Invita quindi a promuovere modelli agricoli rispettosi dell’ambiente, legati ai territori e capaci di rigenerare il suolo. Un’agricoltura che ascolti il tempo della natura, che sappia fermarsi, ruotare le colture, lasciare riposare i campi. “Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale”, afferma nel paragrafo 139 dell’enciclica. La cura della terra è anche cura dell’uomo.

Un’economia che nutre tutti

Ma c’è anche un’altra dimensione che Papa Francesco mette in luce: quella economica. Il Papa non ha esitato a definire la speculazione sul cibo “un crimine che viola il diritto umano fondamentale al cibo” (Discorso alla FAO, 20 novembre 2014). Il cibo, ricorda, non è una merce: è vita, è relazione, è diritto.

Per questo promuove il commercio equo, le filiere corte, la sovranità alimentare. Difende il diritto dei popoli a decidere come produrre e distribuire il proprio cibo, fuori dalle logiche imposte da un mercato globale che premia pochi e lascia indietro molti. “È scandaloso non vedere il cibo come un bene universale e trattarlo invece come merce soggetta a speculazioni”, ha ribadito con forza.

Un messaggio universale

Il messaggio di Papa Francesco supera i confini della religione. È un appello rivolto a credenti e non credenti, a consumatori e produttori, a politici e cittadini. È una visione del mondo in cui l’agricoltura diventa strumento di pace, giustizia e riconciliazione.

Il Papa non coltiva utopie: coltiva coscienze. E lo fa con parole che sono semi. Sta a noi accoglierli, farli germogliare, annaffiarli con scelte concrete: scegliere cibo locale, sostenere chi lavora con rispetto, educare al consumo consapevole.

Solo così potremo trasformare la tavola in un luogo di fraternità e il campo in un laboratorio di futuro.


Il GAL Terre di Aci alla 42esima edizione di Macfrut di Rimini

 


All’Expo Centre, dal 6 all’8 maggio, grande visibilità per il limone dell’Etna IGP

e per il Cavolo trunzo di Aci

 

Acireale Il GAL Terre di Aci partecipa alla 42esima edizione di Macfrut, fiera della filiera

internazionale dell’ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre dal 6 all’8 maggio, esponendo in particolare due prodotti identitari del comprensorio acese come il limone dell’Etna IGP ed il cavolo trunzo di Aci. Si tratta di una delle più importanti cornici fieristiche internazionali che vede proposte di oltre 1400 espositori (dei quali il 40% esteri), 1500 top buyer connessi a una piattaforma di networking, saloni tematici ed un centinaio di eventi su trend e tendenze del settore. Il patrocinio del GAL Terre di Aci consente così a due eccellenze del territorio di campeggiare tra i più importanti stand del settore sul piano europeo.



Tra profumi di agrumi, sorrisi e incontri con delegazioni internazionali, la delegazione del GAL ha raccontato, attraverso la rete del Consorzio del limone dell’Etna IGP, i sette vantaggi del nostro

limone, frutto unico coltivato alle pendici dell’Etna, simbolo di qualità, tradizione e sostenibilità. In esposizione, anche i prodotti trasformati: liquori, cassette freschissime e tutta la passione della Sicilia più autentica. Grande curiosità ovviamente anche attorno al cavolo trunzo, presidio Slow Food, alle sue “caratteristiche da super food” e alle possibili combinazioni in cucina.



L’iniziativa rientra nell’attività continua del GAL relativa alla Misura 19.2 legata al Sostegno dello Sviluppo Locale Leader (FEASR) prevista dal Dipartimento regionale per l’agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca, orientata a valorizzare la produzione del “Limone dell’Etna” nelle Terre di Aci, mirando a sostenere l’innovazione per favorire la produttività e la diversificazione delle principali filiere produttive, nonché promuovere, rafforzare e integrare le filiere dei prodotti di qualità, in collaborazione con il Living Lab delle Aci. “Anche quest’iniziativa rientra nel grande sforzo del nostro Gal di ascoltare il territorio, per il quale abbiamo rilevato la necessità di un coordinamento in grado di innovare la produzione del Limone dell’Etna IGP e dei suoi derivati nonché la sua commercializzazione, adoperandoci per un forte intervento multilivello (Ministero/regione/centri di ricerca/GAL/produttori, per tutelare quello che è un patrimonio irrinunciabile in ampie aree delle Aci dal punto di vista economico/generazionale, culturale e paesaggistico - sottolinea la direttrice, Anna Privitera. – Questo progetto organico e funzionale nel suo insieme, si integra e si completa nell’ambito di una programmazione più vasta di valorizzazione dei prodotti locali, come del resto il cavolo Trunzo. Per questo, esortiamo le

aziende agricole interessate a farsi avanti e collaborare”.

Nell’ambito del progetto infatti rientra anche l’apertura alla manifestazione di interesse rivolta ad imprese agricole produttrici di limoni e non solo con suoli differenti alle quali installare gratuitamente i sensori di Intelligenza Artificiale per il risparmio idrico e altre valutazioni sulle piante.


Al seguente link, alcune immagini video di copertura: https://www.swisstransfer.com/d/8f19c25d-7c71-4b50-ad7a-3367c0e57cd2

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